Bisceglie - Grotte di Ripalta
near Bisceglie, Puglia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Da Cala del Pantano alle grotte di Ripalta e ritorno.
Grotta del polpo, grotta della volpe, grotta della spina, grotticella di compare Girolamo e grotta di Punta Ripalda
Le grotte di Ripalta, d'origine cretacea, sono costituite da rocce calcaree micritiche ricche di concentrazioni fossili o detritiche, dello stesso materiale prodotto nelle cave della limitrofa Trani. Hanno tonalità di fondo bianco-avorio, con sfumature gialle o rosse ed una granulosità omogenea o con venature ad andamento rettilineo o serpeggiante (2), particolari specialmente evidenti all’alba durante il periodo estivo. La massima altezza della falesia è di 9,4 m s.l.m..
L’idrografia sotterranea è ricca di profonde falde carsiche e di falde freatiche, quest’ultime facilmente accessibili attraverso pozzi distribuiti uniformemente sul territorio (1).
L'attuale conformazione del paesaggio di quest'area e le sue peculiari caratteristiche ambientali sono legate ad una serie di complessi eventi geologici.
nota 1
I periodi Triassico, Giurassico e Cretacico formano in successione l’era Mesozoica o Secondaria, che va da 245 a 65 milioni d’anni fa. Circa 100 milioni di anni fa, nel Cretacico, nei mari pugliesi si riproduceva una ricca fauna marina. Nel corso delle ere successive gli scheletri e i gusci di questi organismi si sono accumulati in strati successivi, dando origine all’attuale roccia calcarea che caratterizza il territorio murgiano.
nota 2
In realtà il tufo è universalmente una roccia d’origine vulcanica che per tale motivo non presenta resti fossili, mentre il “tufo” di cui si parla è di natura sedimentaria.
Grotta del polpo, grotta della volpe, grotta della spina, grotticella di compare Girolamo e grotta di Punta Ripalda
Le grotte di Ripalta, d'origine cretacea, sono costituite da rocce calcaree micritiche ricche di concentrazioni fossili o detritiche, dello stesso materiale prodotto nelle cave della limitrofa Trani. Hanno tonalità di fondo bianco-avorio, con sfumature gialle o rosse ed una granulosità omogenea o con venature ad andamento rettilineo o serpeggiante (2), particolari specialmente evidenti all’alba durante il periodo estivo. La massima altezza della falesia è di 9,4 m s.l.m..
L’idrografia sotterranea è ricca di profonde falde carsiche e di falde freatiche, quest’ultime facilmente accessibili attraverso pozzi distribuiti uniformemente sul territorio (1).
L'attuale conformazione del paesaggio di quest'area e le sue peculiari caratteristiche ambientali sono legate ad una serie di complessi eventi geologici.
nota 1
I periodi Triassico, Giurassico e Cretacico formano in successione l’era Mesozoica o Secondaria, che va da 245 a 65 milioni d’anni fa. Circa 100 milioni di anni fa, nel Cretacico, nei mari pugliesi si riproduceva una ricca fauna marina. Nel corso delle ere successive gli scheletri e i gusci di questi organismi si sono accumulati in strati successivi, dando origine all’attuale roccia calcarea che caratterizza il territorio murgiano.
nota 2
In realtà il tufo è universalmente una roccia d’origine vulcanica che per tale motivo non presenta resti fossili, mentre il “tufo” di cui si parla è di natura sedimentaria.
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