Ciclabile ex Ferrovia Roma, Fiuggi, Frosinone. Itinerario: Paliano - Serrone - Piglio - Acuto - Fiuggi. A/R
near Colle Rosa, Lazio (Italia)
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Itinerary description
Itinerario sulla classica ciclabile che attraversa la bassa Ciociaria. Ricavata dalla ristrutturazione dell'ex sede ferroviaria Roma - Fiuggi - Frosinone completata e attivata integralmente nel 1917, ebbe purtroppo vita travagliata e breve. Messa in difficoltà dalla concorrenza delle autolinee più comode e veloci negli anni '30, inizia il suo lento declino a partire dagli anni '40 quando la tratta S.Cesareo Frascati subirà ingenti danni con i bombardamenti alleati. Via via fino agli anni '60 i tratti urbani verranno smantellati e nel corso degli anni '70 inizieranno a chiudere numerosi tratti, causa la mancanza di fondi per ripristinare la ferrovia danneggiata da smottamenti e resa obsoleta dal percorso sinuoso e lento in paragone dei più moderni assi stradali.
Tra gli anni '80 e '90 rimarranno attivi solo i tratti urbani della capitale lasciando il resto della tratta alla mercé della natura e delle lottizzazioni private. Negli ultimi anni viene trasformata in una delle più belle ciclabili del Lazio.
Si parte dalla vecchia Stazione di Paliano, vi è un ampio parcheggio accanto al Bar Capori che ha preso sede nella vecchia Stazione. Il tratto che arriva a Serrone è in leggera e costante pendenza. Si tratta di 5,5km che costeggiano la vecchia via Prenestina, purtroppo risultano i meno curati. Il percorso è reso stretto dalle piante infestanti che in estate aumentano la loro portata. Si passa accanto allo sperone roccioso sopra il quale si trovano le Catacombe di San Quirico, poi continuando a salire con maggior pendenza aumentano anche i punti panoramici che si affacciano su Paliano.
Serrone si fa sempre più vicina, protetto dal Monte Scalambra il paese può essere raggiunto previa una irta salita dalla Stazione di Serrone trasformata in sede della Croce Rossa.
Non vi è fino a questo punto nessuna fontanella, bisognerà aspettare Acuto per trovarne una lungo la ciclabile.
Si continua ancora per 3,6km con una pendenza minore fino alla Stazione di Piglio attraversando in due tratti delle vie trafficate dalle auto.
Dalla Stazione del Piglio per chi ne ha voglia si può salire su al paese. Purtroppo la via Circonvallazione che è la meno ripida per raggiungere il centro risulta interrotta nell'ultimo tratto da una frana. Si possono scavalcare le transenne senza difficoltà per poi riscendere alla stazione attraverso la ripidissima via Madonna delle Rose.
Al Piglio nella seconda domenica di Giugno è tradizione realizzare dei tappeti floreali lungo le vie centrali del paese, questo mi ha impedito di raggiungere la parte più alta del paese.
Dalla Stazione del Piglio la ciclabile risulta sistemata, panoramica, molto trafficata e soprattutto in falso piano. Il panorama sui Monti Lepini è molto bello, si noterà in lontananza Artena, Colleferro e Anagni.
La prima fonte d'acqua si trova al km 17,9 accanto ad vecchio casale abbandonato meta di ristoro per altri ciclisti e corridori. Dietro la curva inizia ad apparire il profilo di Acuto. Passando su di un tratto aereo con tre ponti che scavalcano tre fossi si potrà notare il contrasto tra i brulli monti adibiti al pascolo e la caotica valle disseminata di lotti agricoli.
Giunti alla Stazione di Acuto si potrà fare di nuovo rifornimento d'acqua. Per chi ha interesse si può raggiungere brevemente il centro cittadino da diverse vie a vostra scelta.
Anche qui il paese è in fermento per l'allestimento dei tappeti floreali lungo i vicoli pittoreschi del borgo antico.
Tornando alla ciclabile ha inizio ora un tratto di falso piano che si trasformerà in lunga discesa dopo l'attraversamento della via Prenestina Antica.
Fino a Fiuggi si scende velocemente costeggiando la via Prenestina. Fare attenzione ad un tratto di 200m in cui si lascia la ciclabile per passare sulla via a scorrimento veloce. La ciclabile terminerà bruscamente sulla Prenestina dove occorre passare sulla carreggiata opposta per entrare nel centro abitato basso di Fiuggi. Alberghi, attività commerciali nate accanto ai bagni termali rendono affollate queste vie e bisognerà prestare attenzione.
Il viaggio di andata termina di fronte all'ingresso della Fonte di Bonifacio VIII in quanto le previsioni meteo negative mostreranno i suoi effetti appena toccato il punto di partenza. Questo elemento mi ha privato della possibilità di salire al paese vecchio di Fiuggi e di quello di Serrone.
Il percorso di ritorno è il medesimo senza toccare i paesi naturalmente, da tener presente che tutto il tratto da Fiuggi ad Acuto risulta in costante salita e occorrerà buona gamba per affrontarlo. Da Acuto in poi tutto torna nella confort zone, si pedala lentamente in discesa fino a Paliano.
Tra gli anni '80 e '90 rimarranno attivi solo i tratti urbani della capitale lasciando il resto della tratta alla mercé della natura e delle lottizzazioni private. Negli ultimi anni viene trasformata in una delle più belle ciclabili del Lazio.
Si parte dalla vecchia Stazione di Paliano, vi è un ampio parcheggio accanto al Bar Capori che ha preso sede nella vecchia Stazione. Il tratto che arriva a Serrone è in leggera e costante pendenza. Si tratta di 5,5km che costeggiano la vecchia via Prenestina, purtroppo risultano i meno curati. Il percorso è reso stretto dalle piante infestanti che in estate aumentano la loro portata. Si passa accanto allo sperone roccioso sopra il quale si trovano le Catacombe di San Quirico, poi continuando a salire con maggior pendenza aumentano anche i punti panoramici che si affacciano su Paliano.
Serrone si fa sempre più vicina, protetto dal Monte Scalambra il paese può essere raggiunto previa una irta salita dalla Stazione di Serrone trasformata in sede della Croce Rossa.
Non vi è fino a questo punto nessuna fontanella, bisognerà aspettare Acuto per trovarne una lungo la ciclabile.
Si continua ancora per 3,6km con una pendenza minore fino alla Stazione di Piglio attraversando in due tratti delle vie trafficate dalle auto.
Dalla Stazione del Piglio per chi ne ha voglia si può salire su al paese. Purtroppo la via Circonvallazione che è la meno ripida per raggiungere il centro risulta interrotta nell'ultimo tratto da una frana. Si possono scavalcare le transenne senza difficoltà per poi riscendere alla stazione attraverso la ripidissima via Madonna delle Rose.
Al Piglio nella seconda domenica di Giugno è tradizione realizzare dei tappeti floreali lungo le vie centrali del paese, questo mi ha impedito di raggiungere la parte più alta del paese.
Dalla Stazione del Piglio la ciclabile risulta sistemata, panoramica, molto trafficata e soprattutto in falso piano. Il panorama sui Monti Lepini è molto bello, si noterà in lontananza Artena, Colleferro e Anagni.
La prima fonte d'acqua si trova al km 17,9 accanto ad vecchio casale abbandonato meta di ristoro per altri ciclisti e corridori. Dietro la curva inizia ad apparire il profilo di Acuto. Passando su di un tratto aereo con tre ponti che scavalcano tre fossi si potrà notare il contrasto tra i brulli monti adibiti al pascolo e la caotica valle disseminata di lotti agricoli.
Giunti alla Stazione di Acuto si potrà fare di nuovo rifornimento d'acqua. Per chi ha interesse si può raggiungere brevemente il centro cittadino da diverse vie a vostra scelta.
Anche qui il paese è in fermento per l'allestimento dei tappeti floreali lungo i vicoli pittoreschi del borgo antico.
Tornando alla ciclabile ha inizio ora un tratto di falso piano che si trasformerà in lunga discesa dopo l'attraversamento della via Prenestina Antica.
Fino a Fiuggi si scende velocemente costeggiando la via Prenestina. Fare attenzione ad un tratto di 200m in cui si lascia la ciclabile per passare sulla via a scorrimento veloce. La ciclabile terminerà bruscamente sulla Prenestina dove occorre passare sulla carreggiata opposta per entrare nel centro abitato basso di Fiuggi. Alberghi, attività commerciali nate accanto ai bagni termali rendono affollate queste vie e bisognerà prestare attenzione.
Il viaggio di andata termina di fronte all'ingresso della Fonte di Bonifacio VIII in quanto le previsioni meteo negative mostreranno i suoi effetti appena toccato il punto di partenza. Questo elemento mi ha privato della possibilità di salire al paese vecchio di Fiuggi e di quello di Serrone.
Il percorso di ritorno è il medesimo senza toccare i paesi naturalmente, da tener presente che tutto il tratto da Fiuggi ad Acuto risulta in costante salita e occorrerà buona gamba per affrontarlo. Da Acuto in poi tutto torna nella confort zone, si pedala lentamente in discesa fino a Paliano.
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