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Zone- Impronte Dinosauri-13 Piante al Monte Agolo-Bosco degli Gnomi

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Trail stats

Distance
9.12 mi
Elevation gain
3,169 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
3,169 ft
Max elevation
4,490 ft
TrailRank 
61
Min elevation
2,111 ft
Trail type
Loop
Moving time
4 hours 35 minutes
Time
6 hours 24 minutes
Coordinates
2648
Uploaded
October 4, 2023
Recorded
October 2023
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near Zone, Lombardia (Italia)

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Photo ofZone- Impronte Dinosauri-13 Piante al Monte Agolo-Bosco degli Gnomi Photo ofZone- Impronte Dinosauri-13 Piante al Monte Agolo-Bosco degli Gnomi Photo ofZone- Impronte Dinosauri-13 Piante al Monte Agolo-Bosco degli Gnomi

Itinerary description

Facile ma diversificato itinerario che dal paese di Zone sale al Monte Agolo, nei pressi del quale sono presenti alcuni faggi centenari, le cosiddette "13 Piante". Il percorso si snoda in zona boschiva e, nella parte più elevata, in aree adibite a pascolo. Nella parte iniziale si passa davanti ad un sito di interesse paleontologico: una parete di arenaria dove sono presenti impronte di arcosauri, grandi rettili vissuti nel triassico superiore, circa 220 milioni di anni fa.Nella parte terminale dell'itinerario si percorre invece il cosiddetto "Bosco degli Gnomi", uno stupefacente museo all'aperto dove sono raccolte numerosissime opere di un artista locale, Luigi Zatti noto come 'il Rosso", opere raffiguranti diversi soggetti sia antropomorfi che animali.
DIFFICOLTÀ
L' itinerario si sviluppa totalmente su sentieri CAI classificati escursionistici (E) e non presenta dunque difficoltà di sorta. Ci si muove in prevalenza su stradelli di accesso alle malghe, a scarso traffico veicolare e dal fondo sovente selciato. Va tenuto però in considerazione che il dislivello totale, pur non presentando strappi bruschi, non è trascurabile e viene effettuato tutto nella prima parte ,la salita al Monte Agolo. Inoltre in taluni punti il fondo stradale compatto con presenza di ghiaia o brecciolino suggerisce l'uso di bastoni da trekking laddove ,in discesa,le pendenze sono più accentuate.
DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO
L'itinerario parte da Zone, un paese montano facilmente raggiungibile in auto ,affacciato sulla sponda orientale del Lago d'Iseo. Qui sono presenti numerosi parcheggi a pagamento ma dal costo contenuto. Si è scelto di lasciare l'auto in un grande parcheggio al limitare del paese in modo da poter dare un'occhiata allo stesso durante l'itinerario. Volendo invece parcheggiare dove ha inizio l'anello, il parcheggio del cimitero , si evita una percorrenza di circa 1,4 km in totale.
Dopo aver attraversato il paese si giunge ad un incrocio dove iniziano le segnalazioni degli itinerari "Malghe in Rete". Si prosegue dritti in via Valumbres, strada asfaltata che conduce al cimitero in poco più di 200 m. Si continua sulla stessa via che dopo un analoga percorrenza termina di essere asfaltata: il fondo selciato ci ricorda che stiamo percorrendo un tratto dell'antica via Valeriana.
Si prosegue in modesta salita per ulteriori 700 m circa giungendo così al sito dei ritrovamenti paleontologici: una grigia parete di arenaria quasi verticale dove sono intuibili alcune impronte di sauri.
In loco alcuni pannelli esplicativi aiutano a individuarle e danno spiegazioni sulla loro natura e genesi. Si prosegue sulla via Valeriana incontrando poco dopo la piccola chiesetta di Madonna del Disgiolo e successivamente il bivio col sentiero CAI 233 A- della Salve Regina (ora chiuso per caduta alberi) fino a giungere, percorsi circa 750 m, al Passo della Croce di Zone.
Dall'inizio si è saliti di circa 240 metri. Al passo si abbandona la Via Valeriana iniziando a percorrere il CAI 207, inizialmente una carrabile sterrata che si imbocca a destra della Croce. Fatti pochi passi si incontra sulla destra il CAI 234, un sentierino che sale nel bosco. Noi si prosegue sulla larga sterrata che sale con regolare pendenza in una serie di tornanti fino giungere dopo 1,6 km circa al bivio con il sentiero CAI 207 A. Si prosegue a sinistra sul CAI 207 continuando a percorrere lo stradello sterrato che continua a salire con le medesime modalità fino a giungere,dopo circa un chilometro, ad un piccolo invaso, il Pozzo del Prefond. Qualche decina di metri oltre si supera un cancello: il CAI 207 prosegue ora in una ampia zona con dolci declivi adibita a pascolo, giungendo 350 metri oltre alla Malga Aguina.
Qui, varcata una barriera elettrificata, si prosegue su stradello carrabile per circa 150 metri: il CAI 207 prosegue sulla destra come sentiero che passa attraverso i pascoli mentre il percorso "Anello Malghe 3"continua sullo stradello, lambendo e ricongiungendosi definitivamente al CAI 207 dopo circa 650 m. Si è preferito proseguire sullo stradello per evitare di passare in mezzo ad una mandria che stazionava sul tracciato CAI. Dopo poco più di 500 metri lo stradello giunge al Monte Agolo, il punto più alto di questo itinerario, dove poche decine di metri oltre sulla destra si può osservare il poggio con i 13 faggi secolari. Al passo si trova un punto adeguato per una sosta: e' infatti presente un'area picnic con tavoli cinta da barriera elettrificata che protegge dai cavalli al pascolo molto invadenti, specie quando vedono cibo.
Qui si abbandona il CAI 207 per proseguire sul CAI 230 che scende in circa 250 m alla Malga Agolo. Qui termina lo stradello carrabile e, varcate le recinzioni, si prosegue su sentiero che corre nel bosco con alcuni modesti saliscendi, passando nei pressi di capanni di caccia. Dopo circa 1,4 km si giunge all'area Prà della Paghera dove si incontra una casera. Si prosegue sul CAI 207, che continua ora su più largo stradello,giungendo dopo poco meno di 500 m ,ad un nucleo di edifici, Presel. Qui si incontra nuovamente uno stradello carrabile che non bisogna imboccare.
Si prosegue invece al lato dell'edificio sul largo sentiero che percorsi circa 150 m sfocia nella carrabile sterrata che scende dal rifugio Almici. Qui il CAI 207 confluisce nel CAI 230, condividendone un tratto di circa 300 metri in discesa e con stretti tornanti. Al successivo bivio si abbandona il CAI 230 per proseguire sulla destra sul CAI 227 che continpua a scendere con decisione su stradello selciato in una serie di stretti tornanti. Percorsi circa 1,1 km si giunge ad un bivio: sulla sinistra si stacca il sentiero 227 A, una vecchia mulattiera, mentre a destra prosegue il CAI 227 sulla carrabile selciata. I cartelli segnavia in loco indicano "Bosco degli Gnomi "per entrambi i percorsi, ma percorrendo il 227 A, che comunque si ricongiunge al 227 dopo circa 600 m, si può vedere solo una parte minore di questa stupenda esposizione. Si è pertanto proseguito a destra sul CAI 227 raggiungendo dopo circa 330 m un ulteriore bivio. Lasciando la carrabile selciata si è proseguito sul percorso di sinistra ( CAI 227) dove già da subito compaiono delle sculture lignee protette da una sorta di ombrello metallico. Inizia qui un percorso su stradello pedonale selciato lungo poco meno di 900 m dove ai lati della strada sono posizionate belle sculture lignee raffiguranti diversi soggetti. In taluni punti compaiono anche vecchie sculture realizzate in sito su ceppi di alberi: tali opere non adeguatamente protette risultano notevolmente compromesse. Nella documentazione dei WP si è cercato di dare una larga rappresentazione di queste opere. Lungo il percorso sono presenti numerosi punti picnic con panche e tavoli. A circa 600 metri dall'inizio si incontra la confluenza col sentiero CAI 227A precedentemente incontrato. Terminata l' esposizione di questo vero e proprio museo all'aperto si prosegue sullo stradello per poco più di 800 metri fino ad incontrare un ponte che attraversa il torrente Bagnadore. Si continua sulla sinistra fino ad entrare nel centro del paese, dirigendosi poi verso la chiesa di San Giovanni Battista ben visibile. Da qui in breve è possibile tornare al parcheggio di partenza.

Waypoints

PictographCar park Altitude 2,126 ft
Photo ofParcheggio Photo ofParcheggio

Parcheggio

uno dei parcheggi presenti a Zone ,a pagamento da effettuarsi con gratta e sosta ( indicati in loco riveditori) o con app Money Go. Costo 2euro/giornata

PictographIntersection Altitude 2,258 ft
Photo ofdritti- VV

dritti- VV

inizio circuito giallo: imboccare Via Valumbres , direzione 13 Piante . Si inizia a percorrere un tratto dell'antica Via Valeriana (VV)

PictographIntersection Altitude 2,333 ft
Photo ofa sin-anello 3 -Park cimitero Photo ofa sin-anello 3 -Park cimitero Photo ofa sin-anello 3 -Park cimitero

a sin-anello 3 -Park cimitero

Siamo di fronte al parcheggio del cimitero: continuare a sinistra sulla via Valumbres - direzione 13 Piante. Qu sono presenti pannelli illustrativi relativi alla Via Valeriana, ai percorsi " Malghe in Rete" e ai ritrovamenti palentologici.

PictographWaypoint Altitude 2,376 ft
Photo oftratto lastricato

tratto lastricato

Termine asfalto inizio tratto antica lastricatura

PictographWaypoint Altitude 2,666 ft
Photo ofsito palentologico Photo ofsito palentologico Photo ofsito palentologico

sito palentologico

qui la ripida parete di arenaria dove sono presenti impronte di arcosauri ( non subito evidenti) ed un modello del rettile - Pannelli esplicativi in loco

PictographReligious site Altitude 2,689 ft
Photo ofMadonna del Disgiolo Photo ofMadonna del Disgiolo

Madonna del Disgiolo

La piccola chiesa della Madonna del Disgiolo, sorge accanto all'Antica Strada Valeriana, in Val Valurbes, sul percorso che porta al Passo Croce di Zone. E' stata edificata in seguito ad un evento miracoloso nei primi decenni del Settecento. Si racconta che, a quel tempo, un uomo abitante nella contrada di Sant'Antonio, dopo una giornata di cattivo tempo, si era incamminato, con i suoi buoi che trainavano un carro, su questa strada per raccogliere la legna. Giunto nel luogo dove ora sorge la cappella, sentì un fragore e vide una frana preceduta da un macigno che stava precipitando su di lui. Il pensiero dell'uomo corse alla Beata Vergine di San Cassiano e la invocò di cuore con la fiducia di salvarsi e di salvare anche i suoi buoi. La Santissima apparve e fermò il masso. L'uomo raccontò a tutti del miracolo. Anche il parroco gli credette e decise di costruire sul luogo del fatto, una cappelletta in onore della Santissima Vergine. L'edificio è di piccole dimensioni: il nome disgiolo è la corruzione della parola chiesuola. A pianta rettangolare con un'appendice profonda, coperta a volta, nella quale è stato inglobato il grande masso del miracolo e sopra il quale è stato sistemato l'altare. L'interno sobrio, illuminato da tre finestre, in facciata, conserva un affresco rovinato dall'umidità, che ricorda l'evento miracoloso. Anche l'esterno è semplice, ingentilito da un portale e da finestre che consentono di guardare all'interno. Non manca un piccolo campanile a vela. (da https://brescia.cosedafare.net/luoghi/beni-artistico-architettonici/chiesa-chiostro-convento-parrocchiale/chiesa-madonna-disgiolo-5387.html)

PictographWaypoint Altitude 2,801 ft
Photo ofVia Valeriana

Via Valeriana

Via ( o Strada) Valeriana (VV)

PictographIntersection Altitude 2,851 ft
Photo ofa dx- VV Photo ofa dx- VV

a dx- VV

bivio sentiero CAI 233A- della Salve Regina ( chiuso per caduta laberi ): continuare a destra sulla Via Valeriana

PictographIntersection Altitude 2,942 ft
Photo ofPasso Croce di Zone Photo ofPasso Croce di Zone Photo ofPasso Croce di Zone

Passo Croce di Zone

Passo Croce di Zone : abbandonare la Via Valeriana e seguire lo sterrato a destra della Croce ( CAI207). Pochi metri oltre si incontra il bivio CAI207-CAI 234: qui proseguire a sinistra sullo stradello sterrato ( CAI 207)

PictographWaypoint Altitude 3,102 ft
Photo oflarga sterrata

larga sterrata

Si prosegue su larga sterrata

PictographIntersection Altitude 3,412 ft
Photo ofa sin- CAI 207

a sin- CAI 207

bivio CAI 207-207A -Continuare sinistra sul CAI 207-carrabile sterrata

PictographLake Altitude 3,778 ft
Photo ofPozzo del Prefont

Pozzo del Prefont

Pozzo del Prefont, un piccolo laghetto

PictographWaypoint Altitude 3,779 ft
Photo ofcancello Photo ofcancello

cancello

cancello: varcato il quale si entra in una zona a pascolo dove continua il CAI 207

PictographWaypoint Altitude 3,865 ft
Photo ofMalga Aguina Photo ofMalga Aguina Photo ofMalga Aguina

Malga Aguina

passare il varco nella barriera elettrificata e sprsoeguire sulla carrabile sterrata -CAI 207 La Malga Aguina sul territorio di Zone è uno dei riferimenti principali per i sentieri che salgono sul Monte Guglielmo. Si tratta di una località panoramica e aperta che può essere raggiunta anche con la mountain bike, usufruendo di una parte di tracciato segnalato nell’ambito dei percorsi “Malghe in rete” realizzati dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano (da https://www.bresciatourism.it/cosa-fare/da-zone-alla-malga-aguina/)

PictographIntersection Altitude 3,936 ft
Photo ofa sin-carrabile sterrata Photo ofa sin-carrabile sterrata

a sin-carrabile sterrata

Bivio CAI 207- Anello malghe 3: proseguire a sinistra sulla carrabile sterrata. Il CAI 207 , al quale ci si ricongiungerà , prosegue a destra tra i pascoli

PictographSummit Altitude 4,471 ft
Photo ofMonte Agolo-1366m Photo ofMonte Agolo-1366m Photo ofMonte Agolo-1366m

Monte Agolo-1366m

Il monte Agolo è un promontorio del monte Guglielmo. La sommità è caratterizzata da una corona di 13 faggi secolari. Presente un area pic-nic delimitata da barriera elettrificata ( cavalli al pascolo che si avvicinano alla presenza di cibo)

PictographWaypoint Altitude 4,635 ft
Photo ofa dx-CAI 230

a dx-CAI 230

Qui si abbandona il CAI 207 e si prosegue lungo il CAI 230 che scende alla Malga Agolo

PictographLake Altitude 4,458 ft
Photo ofPiccolo invaso

Piccolo invaso

Piccolo invaso per abbeverare il bestiame

PictographWaypoint Altitude 4,367 ft
Photo ofMalga Agolo Photo ofMalga Agolo

Malga Agolo

Malga Agolo- qui termina lo stradello carrabile. Si prosegue su sentiero oltre le recinzioni

PictographWaypoint Altitude 4,214 ft
Photo ofPrà della Paghera Photo ofPrà della Paghera Photo ofPrà della Paghera

Prà della Paghera

Prà della Paghera: continuare dritti sul CAI 230 che corre ora su un più largo stradello

PictographIntersection Altitude 4,320 ft
Photo ofPredel Photo ofPredel Photo ofPredel

Predel

Predel_ proseguire passando a lato edificio ( vedi foto). NON seguire lo stradello carrabile in salita

PictographWaypoint Altitude 4,304 ft
Photo oflargo sentiero

largo sentiero

si prosegue su largo sentiero

PictographIntersection Altitude 4,215 ft
Photo ofa dx-CAI 230

a dx-CAI 230

Bivio CAI 227-CAI 230 : continuare a destra sulla carrabile sterrata-CAI230

PictographIntersection Altitude 4,037 ft
Photo ofA dx- CAI 227 Photo ofA dx- CAI 227

A dx- CAI 227

continuare a destra sul CAI 227, carrabile sterrata

PictographIntersection Altitude 3,408 ft
Photo ofA dx- CAI 227

A dx- CAI 227

bivio CAI 227-CAI 227A: continuare a destra sul CAI 227

PictographIntersection Altitude 3,289 ft
Photo ofa sin-CAI 227 inizio B. gnomi

a sin-CAI 227 inizio B. gnomi

Qui ha inizio il bosco degli Gnomi-Lasciare la carrabile e proseguire sul sentiero lastricato pedonale a sinistra

PictographMuseum Altitude 3,293 ft
Photo ofinizio esposizione Photo ofinizio esposizione Photo ofinizio esposizione

inizio esposizione

inizio esposizione delle sculture lignee

PictographMuseum Altitude 3,198 ft
Photo ofvarie sculture Photo ofvarie sculture Photo ofvarie sculture

varie sculture

varie sculture

PictographMuseum Altitude 3,133 ft
Photo ofsculture nei pressi di area picnic Photo ofsculture nei pressi di area picnic Photo ofsculture nei pressi di area picnic

sculture nei pressi di area picnic

varie sculture nei pressi area picnic

PictographMuseum Altitude 3,045 ft
Photo ofsculture nei pressi di area picnic Photo ofsculture nei pressi di area picnic Photo ofsculture nei pressi di area picnic

sculture nei pressi di area picnic

varie sculture nei pressi area picnic

PictographMuseum Altitude 2,929 ft
Photo ofsculture nei pressi di area picnic Photo ofsculture nei pressi di area picnic Photo ofsculture nei pressi di area picnic

sculture nei pressi di area picnic

varie sculture lignee

PictographMuseum Altitude 2,879 ft
Photo ofBivio CAI-227- CAI 227A Photo ofBivio CAI-227- CAI 227A Photo ofBivio CAI-227- CAI 227A

Bivio CAI-227- CAI 227A

qui il CAI 227A, incontrato precedentemente, confluisce nuovamente nel CAI 227. Continuano le sculture lignee

PictographMuseum Altitude 2,884 ft
Photo ofContinuano le sculture lignee Photo ofContinuano le sculture lignee Photo ofContinuano le sculture lignee

Continuano le sculture lignee

Continuano le sculture lignee

PictographMuseum Altitude 2,771 ft
Photo oftermine sculture lignee Photo oftermine sculture lignee Photo oftermine sculture lignee

termine sculture lignee

qui, nei pressi di un'altra area picnic, teminano le scultura lignee " ufficiali". Altre sculture nei pressi

PictographWaypoint Altitude 2,742 ft
Photo ofcartello bosco Photo ofcartello bosco Photo ofcartello bosco

cartello bosco

cartello con indicazione del Bosco degli Gnomi, ma qualche opera si incontra anche dopo ( vedi foto)

PictographReligious site Altitude 2,251 ft
Photo ofSan Giovanni Battista Photo ofSan Giovanni Battista

San Giovanni Battista

La chiesa fu edificata nel XVI secolo nell'antica località di Zuzano poi Zone, dove in precedenza vi era un edificio di misure inferiori dedicato a san Giovanni. La chiesa fu elevata nel 1567 a parrocchiale dal vescovo Domenico Bollani, spostandola dall'antica chiesa di San Giorgio.[4] Questo portò a un iniziale ricostruzione dell'edificio dal 1573 che fu ultimato nel 1578. L'edificio però non rispondeva già più alle esigenze della popolazione e già nel 1680 fu ampliata e rimodernata in stile neoclassico con l'aggiunta di arredi di pregio grazie all'allora rettore don Bartolomeo Belotti. La nuova chiesa fu consacrata nel 1717. L'altare maggiore fu posto nel 1758 in marmi policromi. L'organo a canne, lavoro del bresciano Egidio Sgritta fu collocato nel 1880.[1] La chiesa fu completata con la posa degli altari e le decorazioni, per la loro realizzazione fu chiesta la presenza degli artisti migliori sul territorio bresciano. Nel 1914 l'edificio fu nuovamente ampliato con la creazione della nuova facciata, e l'intero edificio fu oggetto di restauro conservativo durante il XX secolo. Descrizione Esterno L'edificio di culto è posto centrale alla località, con la semplice facciata a capanna che si affaccia direttamente sulla viabile cittadina senza sagrato. Quattro lesene in muratura coronate da capitelli tuscani dividono in tre sezioni il fronte principale con l'ingresso posto centralmente completo di paraste e architrave aggettante in pietra di Sarnico. Superiore vi è un'ampia apertura atta a illuminare la navata interna. Il frontone composto da timpano triangolare conclude la facciata. La facciata laterale sinistra, anticipata da una zona pavimentata in ciottolato, ospita il protiro con tre aperture a tutto sesto con due colonne in pietra che reggono la copertura e la volta a crociera e che precedono l'ingresso laterale.[1] Questa parte si affaccia sulla piazza dove è presenta anche l'edificio settecentesco, a pianta ottagonale edificato a fini battesimali e poi dedicato alla Madonna. La facciata conserva l'affresco opera di Domenico Voltolini. Compianto di Andrea Fantoni - Chiesa San Giovanni Battista - (Foto Luca Giarelli) Interno L'interno a una navata con volta a botte unghiata completamente affrescata e a pianta rettangolare, conserva opere di pregio. L'altare maggiore dedicato al Corpus Domini conserva la mensa in marmi policromi e l'ancona lignea scolpita in stile barocco, opera di Andrea Fantoni e Grazioso Fantoni di Rovetta, dove è posta la tela di Francesco Paglia Natività di san Giovanni battista. L'ancona ospita lateralmente, poste su due mensole, le statue dei santi Pietro e Paolo, mentre nella parte superiore vi è al centro l'altorilievo raffigurante la Predicazione di San Giovanni con ai lati le statue dei santi Agostino e Giovanni Crisostomo inseriti in un gruppo di angeli. Al Fantoni è attribuito anche il grande complesso scultoreo Compianto su Cristo morto conservato nella prima cappella a sinistra, composto da dieci statue lignee scolpite a grandezza naturale che compongono la rappresentazione la deposizione di Cristo. La controfacciata ospita la tela di Pompeo Ghitti raffigurante il Giudizio universale, mentre l'altare della Madonna del santo rosario ospita il dipinto Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Nepomuceno e Luigi Gonzaga datato 1750 di Francesco Monti. La navata unica termina con la zona presbiterale a pianta quadrata, anticipata dall'arco trionfale, e rialzata da due gradini in marmo. La parte è di misura inferiore rispetto alla navata e ha copertura a botte. Il coro absidato conclude la parte. (da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giovanni_Battista_(Zone)

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