LAZIO, Tuscia: anello Vignanello - Vallerano
near Vignanello, Lazio (Italia)
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Itinerary description
Per il Trek di oggi siamo partiti da Vignanello, passando di fronte al bellissimo Castello Ruspoli, ci siamo inoltrati nelle campagne della Tuscia, tra noccioleti e castagneti per arrivare al caratteristico borgo di Vallerano e chiudere di nuovo l'anello a Vignanello con la visita del castello.
➡️CASTELLO RUSPOLI🏰: nasce nell’853, quando Vignanello era parte dello stato Pontificio, come rocca dei frati Benedettini. La prima feudataria di Vignanello fu Beatrice Farnese nel 1531. Nel 1536 Papa Paolo III Farnese confermò, alla morte di Beatrice, la discendenza alla figlia Ortensia, sposata a Sforza Marescotti. Il castello subì quindi una trasformazione secondo gli schemi architettonici Ghibellini, su disegno del Sangallo. Allo stato attuale è come lo volle nel 1610 Ottavia Orsini, moglie di Marc’Antonio Marescotti, figlia di Vicino Orsini creatore del suggestivo Giardino di Bomarzo. Fu lei a creare il Giardino che è da considerarsi uno dei più bei parterres esistenti in Italia. Nel 1704 il Castello prende il nome Ruspoli: un discendente di casa Marescotti ricevette in eredità il patrimonio Ruspoli, unendosi con Vittoria di Orazio Ruspoli di Siena, con l’obbligo di tramandare il nome. Oggigiorno il castello è ancora la residenza estiva dei discendenti della famiglia Ruspoli, Claudia e Giada, hanno mantenuto ancora vivo l’amore per il Castello e in particolar modo per il suo incantevole giardino.
➡️VALLERANO è un piccolo borgo sui Monti Cimini, ogni anno ospita tantissimi eventi tradizionali, d’intrattenimento e gastronomici.
Ospita diverse chiese da visitare, tra cui il Santuario della Madonna del Ruscello.
Nei pressi del borgo ci sono boschi di castagni secolari, numerosi sentieri che conducono a eremi e grotte, quali l'eremo di San Leonardo e quello di San Salvatore, oltre alle grotte dei Quadratini (Colombaro di origini etrusche) e dei Finestroni.
In particolare, siamo rimasti davvero senza fiato di fronte ai
➡️RUDERI DELL'EREMO DI SAN SALVATORE Quello che appare oggi è il risultato del grande distacco della parete tufacea avvenuto nel 1888 che ha scollegato i due ambienti sovrapposti del monastero. La titolazione incerta del cenobio non mette in discussione i documenti che ne parlano nel 1112. Costruita tra il IX e il XII secolo e decorata con stile bizantino mostra sull'altare la Comunione degli Apostoli, mentre accanto si legge la scritta ANDREAS / VMILIS ABBAS, in alto il Cristo che offre il Calice a San Pietro. La seconda nicchia posta sotto la porzione crollata della volta celeste è affrescata con una lunga teoria di figure: la Vergine col Bambino è affiancata da tre sante martiri, Lucia, Agnese e Sofia, le prime due a sinistra e la terza a destra, ora non più leggibile, fan da corona alla Madonna col Bambino, seguono tre santi benedettini Benedetto, Mauro e Placido.
‼️Attenzione‼️Al km. 3,4, anzichè seguire il sentiero a sinistra, abbiamo seguito il vecchio tracciato che passa tra i noccioli. Arrivati ai binari del treno, questo tracciato si perde, quindi è consigliabile seguire il sentiero visibile.
‼️Attenzione‼️Nei pressi di Vallerano abbiamo tentato di raggiungere le grotte dei Quadratini e dei Finestroni, ma è praticamente impossibile, a causa di alcune frane che rendono difficoltoso e pericoloso raggiungerle. Consiglio pertanto di lasciar perdere.
👉🏻A livello trek il percorso non presenta alcuna difficoltà e, anzi, perde molte delle sue potenzialità perchè alcuni tratti sono stati nel tempo cementificati o asfaltati. Meritano sicuramente i ruderi dell'Eremo di San Salvatore, punto top dell'escursione.
Buona camminata! 👣
➡️CASTELLO RUSPOLI🏰: nasce nell’853, quando Vignanello era parte dello stato Pontificio, come rocca dei frati Benedettini. La prima feudataria di Vignanello fu Beatrice Farnese nel 1531. Nel 1536 Papa Paolo III Farnese confermò, alla morte di Beatrice, la discendenza alla figlia Ortensia, sposata a Sforza Marescotti. Il castello subì quindi una trasformazione secondo gli schemi architettonici Ghibellini, su disegno del Sangallo. Allo stato attuale è come lo volle nel 1610 Ottavia Orsini, moglie di Marc’Antonio Marescotti, figlia di Vicino Orsini creatore del suggestivo Giardino di Bomarzo. Fu lei a creare il Giardino che è da considerarsi uno dei più bei parterres esistenti in Italia. Nel 1704 il Castello prende il nome Ruspoli: un discendente di casa Marescotti ricevette in eredità il patrimonio Ruspoli, unendosi con Vittoria di Orazio Ruspoli di Siena, con l’obbligo di tramandare il nome. Oggigiorno il castello è ancora la residenza estiva dei discendenti della famiglia Ruspoli, Claudia e Giada, hanno mantenuto ancora vivo l’amore per il Castello e in particolar modo per il suo incantevole giardino.
➡️VALLERANO è un piccolo borgo sui Monti Cimini, ogni anno ospita tantissimi eventi tradizionali, d’intrattenimento e gastronomici.
Ospita diverse chiese da visitare, tra cui il Santuario della Madonna del Ruscello.
Nei pressi del borgo ci sono boschi di castagni secolari, numerosi sentieri che conducono a eremi e grotte, quali l'eremo di San Leonardo e quello di San Salvatore, oltre alle grotte dei Quadratini (Colombaro di origini etrusche) e dei Finestroni.
In particolare, siamo rimasti davvero senza fiato di fronte ai
➡️RUDERI DELL'EREMO DI SAN SALVATORE Quello che appare oggi è il risultato del grande distacco della parete tufacea avvenuto nel 1888 che ha scollegato i due ambienti sovrapposti del monastero. La titolazione incerta del cenobio non mette in discussione i documenti che ne parlano nel 1112. Costruita tra il IX e il XII secolo e decorata con stile bizantino mostra sull'altare la Comunione degli Apostoli, mentre accanto si legge la scritta ANDREAS / VMILIS ABBAS, in alto il Cristo che offre il Calice a San Pietro. La seconda nicchia posta sotto la porzione crollata della volta celeste è affrescata con una lunga teoria di figure: la Vergine col Bambino è affiancata da tre sante martiri, Lucia, Agnese e Sofia, le prime due a sinistra e la terza a destra, ora non più leggibile, fan da corona alla Madonna col Bambino, seguono tre santi benedettini Benedetto, Mauro e Placido.
‼️Attenzione‼️Al km. 3,4, anzichè seguire il sentiero a sinistra, abbiamo seguito il vecchio tracciato che passa tra i noccioli. Arrivati ai binari del treno, questo tracciato si perde, quindi è consigliabile seguire il sentiero visibile.
‼️Attenzione‼️Nei pressi di Vallerano abbiamo tentato di raggiungere le grotte dei Quadratini e dei Finestroni, ma è praticamente impossibile, a causa di alcune frane che rendono difficoltoso e pericoloso raggiungerle. Consiglio pertanto di lasciar perdere.
👉🏻A livello trek il percorso non presenta alcuna difficoltà e, anzi, perde molte delle sue potenzialità perchè alcuni tratti sono stati nel tempo cementificati o asfaltati. Meritano sicuramente i ruderi dell'Eremo di San Salvatore, punto top dell'escursione.
Buona camminata! 👣
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