Lago di Suviana-Torri

L' itinerario percorre la sponda orientale del Lago di Suviana, risale poi la sponda orografica sinistra del Limentra Orientale proseguendo alti sulla valle del Limentrella fino a giungere al grazioso borgo di Torri, dove in alcune viuzze il tempo pare fermatosi. Per buona parte ci si muove in zona boschiva pochissimo antropizzata . Di particolare rilievo lo stupendo castagneto secolare che si incontra in località "La Torraccia", con anche un esemplare incluso negli alberi monumentali d'Italia.
DIFFICOLTÀ
Fatta eccezione per un breve tratto ci si muove sempre su percorsi CAI escursionistici, segnatamente il 155, 121 C, 121 B, ed 121 che utilizzano facili sentieri, stradelli sterrati o tratti di strade asfaltate a traffico scarso o nullo.
Le difficoltà maggiori sono una certa carenza dei segnavia nel 121 B ed alcuni tratti parzialmente invasi da rovi nello stesso.

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO
Lasciata l'auto nel grande parcheggio di fronte al campeggio Mistral si attraversa la strada asfaltata e , a fianco del bar ci si immette sul sentiero CAI 155 che scende verso il lago correndo a fianco della recinzione del campeggio. Percorsi poco più di 100 m il CAI155 incrocia il CAI 157: si prosegue sulla destra seguendo il primo che corre vicino alle sponde del lago, attraversando un'area boschiva a faggi/conifere. Il sentiero è ben curato e procede con modesti saliscendi, che talvolta toccano spiaggette e spiazzi con aree picnic/barbecue. Il superamento di alcuni modesti corsi d'acqua che si gettano nel lago è reso agevole dalla presenza di ponticelli. Tra questi il più rilevante, è il Fosso di Massofrano che crea una stretta insenatura con cascatelle. Percorsi circa 2,3 km di questo gradevole e rilassante itinerario il lago sfuma nel suo principale affluente, il Limentra orientale. Si continua a seguire il CAI 155 che procede, per buona parte alto una decina di metri sulla sponda orografica sinistra del fiume. Dopo circa un chilometro si giunge in località Mulino di Sasso. Qui si abbandona il CAI 155, che prosegue sulla sinistra attraversando il Limentra su ponte, seguendoinvece sulla destra per poco meno di 100 m la strada asfaltata in leggera salita.
Qui si inizia a seguire il sentiero CAI 121C, proseguendo su largo stradello sterrato. In loco nessuna indicazione, solo uno sbiadito segnavia bianco e rosso poco più avanti. Inizia qui un tratto con indicazioni abbastanza carenti.
Lo stradello prosegue per circa 600 m fino a giungere in località Fabbriche Vecchie. Anche qui nessuna indicazione: il percorso CAI prosegue sul tracciato che passa a fianco degli edifici tenendoli sulla sinistra (vedi foto con indicazione presa però al ritorno). Il percorso continua ora come sentiero che corre sempre vicino al Limentra e giunge ,dopo poco meno di 500 m ,al graziosissimo borgo di Fabbriche Nuove.
Si continua ora per poco meno di 800 m su uno stradello parzialmente asfaltato fino ad incrociare la SP24- strada provinciale Acquerino. Qui per la prima volta sul guard rail compare l'indicazione CAI121 C . Si prosegue per poco più di 500 metri in leggera salita sulla provinciale che si imbocca sulla sinistra fino a giungere ad un ponte che attraversa il Limentrella.
Subito dopo il ponte, ben indicato, il CAI121C prosegue su sentiero inizialmente scalinato che si stacca sulla destra. Se fino ad ora si era saliti con modesti saliscendi ed un guadagno di altezza di circa un centinaio di metri dalla partenza (dislivello assoluto,non cumulativo), ora il sentiero sale con decisione in un bosco a faggeta. In taluni punti la progressione è resa moderatamente difficoltosa dalla presenza di rovi ed alte felci. Dopo esser saliti di poco meno di 200 m su percorrenza di un 1 km il sentiero incrocia nuovamente una strada asfaltata, la comunale Lentula-Torri. La si segue sulla destra per un centinaio di metri dove, in corrispondenza di un evidente curva si stacca, sempre sulla destra, un sentiero segnalato da bollo bianco-rosso posto a sinistra su un albero. E questo è un punto che ci ha creato molte perplessità: quello che è un evidente sentiero proseguiva in discesa ma guardando la direzione della traccia puntava deciso verso il fondovalle, senza che di questo vi fosse indicazione nelle OpenStreetMap escursionistiche.
Memori di esperienze in passato in questa zona, nella quale sono presenti numerosi sentieri non segnalati, si è preferito procedere sulla strada asfaltata che comunque si ricongiungeva,da mappa, al percorso del CAI 121C poco meno di un chilometro oltre. In realtà il sentiero "ufficiale" prosegue subito dopo la segnalazione salendo un crinalino dove è posto l'albero con segnavia , come si è dedotto effettuando il percorso corretto al ritorno (vedi foto nei WP). Si è dunque proseguito sulla strada asfaltata comunale abbandonando il CAI 121C . Poco oltre, in corrispondenza di un evidente curva, ci si è immessi sul CAI 121B, che si è seguito anche al successivo incrocio in direzione La Torraccia: che si raggiunge percorsi un centinaio di metri.È questo un grazioso borgo ben ristrutturato dove si trova un magnifico castagneto secolare, tuttora produttivo, con numerosi mastodontici esemplari tra i quali ne spicca uno inserito tra gli alberi monumentali d'Italia. Qui il sentiero 121 B prosegue sulla destra attraversando il castagneto con qualche difficoltà di orientamento. A questo proposito conviene fare riferimento ai pali della luce dove sono presenti un paio di segnavia. Percorsi circa 400 m in lieve salita (circa 50 m) il CAI 121 B incontra nuovamente la strada asfaltata ( comunale Lentula-Torri) . Si prosegue su questa a destra, percorrendo ora il CAI 121 e giungendo dopo 1,2 km a Torri. Dopo aver visitato il piccolo borgo e raccomandato salire alla chiesa, Santa Maria Assunta, posta su un poggio distante un centinaio di metri e dal quale si ha una bella veduta sul paese. Per il ritorno si è utilizzato lo stesso percorso dell'andata con l'eccezione già accennata: al bivio che si incontra circa 200 metri dopo La Torraccia si prosegue a sinistra incontrando dopo circa 30 m, ben segnalato sulla destra, il CAI 121 C. Il sentiero procede in leggera discesa per circa 400 m fino ad incontrare il " punto critico" di cui si è detto.
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