Anello Val Fiumenero - Rifugio Baroni al Brunone
near Fiumenero, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Anello dalla durata di 9.20 ore
Il Rifugio Brunone si trova sulle pendici occidentali del Pizzo Redorta, che si affacciano sulla lunga e stretta Valle di Fiumenero. Questi luoghi sono aspri e solitari, immersi in un ambiente tipicamente alpino. L'itinerario proposto è un ampio giro ad anello che attraversa l'anfiteatro della valle, raggiungendo le pendici del Diavolo di Tenda, un altro punto importante della gita, per poi scendere nella selvaggia Val del Salto.
L'itinerario è lungo e faticoso, ma non presenta difficoltà tecniche particolari. Solo un paio di tratti un po' esposti richiedono equilibrio e attenzione, soprattutto se la roccia è umida. La discesa nella Val del Salto non è segnalata e appare semi abbandonata, quindi è consigliata a escursionisti con una buona preparazione fisica e capaci di orientarsi autonomamente (uso del GPS e intuito). Data la lunghezza e il dislivello da affrontare, è consigliabile dividere il giro in due giorni, pernottando al Rifugio Brunone, dove si trova l'unica fontanella d'acqua potabile.
Pro: interesse geo-morfologico e paesaggistico; valle stretta ma selvaggia, ambienti solitari e rocciosi.
Contro: discesa nella Val del Salto su sentiero semi abbandonato e inerbato, segnaletica scarsa o assente; alcuni tratti su rocce richiedono attenzione.
**Fiumenero - Rifugio Brunone**
Per raggiungere il Rifugio Brunone, si può lasciare l'auto nelle aree di sosta del paese (costo del parcheggio: 8 Euro per due giorni). A sinistra del parcheggio, in fondo al paese, inizia il sentiero CAI n° 227 A (indicatore presente). La salita inizia subito in modo deciso, seguendo una strada di servizio per alcune abitazioni nel bosco. Poco dopo, una palina indica a destra l'inizio del sentiero vero e proprio. Si sale nel bosco tra radici di faggio, inizialmente con pendenza regolare, poi più ripida. Si prosegue in un bosco di faggi, seguendo dall'alto il fiume fino a incrociare il sentiero proveniente dall'altro lato del torrente, dopo averlo attraversato su un ponticello di legno. L'alveo del torrente è pieno di grossi massi staccatisi dai pendii sovrastanti. Il percorso continua più dolcemente tra faggi e noccioli. La valle inizia a restringersi e, con brevi salite a tornanti, si guadagna quota, costeggiando placche rocciose e il torrente. Segue un breve tratto su rocce, spesso bagnate e scivolose, superabile grazie a catene corrimano metalliche.
Usciti dalla rada boscaglia, si prosegue su una mulattiera tra ontani, rododendri e betulle sparse, fino a raggiungere l'ampia conca alla confluenza della Val del Salto, che scende da sinistra, con la Valle dell'Aser (alta Valle di Fiumenero). Con un ampio giro a destra, dopo aver lasciato a sinistra il detritico Piano di Campo, si arriva a una passerella metallica. Con una serie di tornanti, si sale sopra il salto d'acqua e si continua lungo il torrente fino al Piano dell'Aser.
Si attraversa un ponticello che porta a sinistra e, con fatica, si risale il pendio tra erbe e rododendri. Con fatica, si risale il pendio tra erbe e rododendri, utilizzando i tornanti per guadagnare quota su terreno sempre più ripido e sassoso. A circa 1800 metri, si continua seguendo in falsopiano una canalizzazione interrata, per poi riprendere a salire ripidamente l'ultimo tratto di sentiero fino a incrociare il "Sentiero delle Orobie", proveniente dal rifugio Calvi. Il rifugio Brunone è ormai vicino: seguendo il tracciato (segnavia CAI n° 225) a destra, si arriva finalmente al rifugio.
**Rifugio Brunone - Val del Salto - Fiumenero**
Dal rifugio si percorre il sentiero n° 225 puntando ora in direzione del Diavolo di Tenda. Il sentiero altamente panoramico attraversa l'ampio anfiteatro alpino che circonda i sottostanti Piani di Campo, alternando lunghe parti in falsopiano a brevi gradini su roccia. Dopo aver superato il valloncello nativo del torrente Fiumenero (dove si può trovare un piccolo nevaio fino a metà estate), ci si sposta sul lato occidentale dell'alta valle, caratterizzato da altopiani erbosi ai piedi dei due Diavoli.
Proprio al limite di questi prati, si stacca a sinistra una traccia poco evidente che devia dal sentiero n° 225, in direzione di alcuni ruderi di malghe. Si arriva ai ruderi seguendo un percorso libero tra prati, bassi rododendri e valloncelli rocciosi. Per questo tratto è raccomandato l'uso del gps per non deviare troppo dal percorso più semplice.
La traccia, inizialmente non segnata e visibile solo a tratti, diventa più chiara man mano che si scende dallo spallone erboso dell'alta Val del Salto. Superato un pianoro con un abbeveratoio, si individuano infine i bolli di vernice gialla e rossa, che aiutano a seguire il percorso, ora in discesa ripida tra folti arbusti. Con un po' di fatica si scende fino al torrente Fiumenero, che qui scorre veloce tra enormi massi e detriti. Dopo aver guadato il torrente, ci si sposta a sinistra e si continua a seguire i bolli gialli e rossi, procedendo in leggera discesa attraverso ghiaioni e massi, fino a raggiungere l'inizio dell'ampio vallone erboso di fondovalle.
Il percorso ora prosegue spedito verso la confluenza dei due torrenti, tra pascoli e prati verdi circondati da imponenti pareti rocciose. Qui i due torrenti si allargano in letti ghiaiosi, quasi scomparendo sotto i sassi. Dopo aver guadato facilmente il torrente che scende dal Piano dell'Aser, ci si ricongiunge poco dopo al sentiero n° 227, percorso all'andata, arrivando infine al ponticello di legno a metà strada del ritorno.
Si oltrepassa il torrente sul bel ponticello di legno e si continua a scendere nella bassa valle, sul lato destro. Poco più avanti, il sentiero entra nell'aperta prateria di Campiol, dove scende la stretta e impervia Valsecca e dove si trova una baita. Con una discesa lenta e piacevole, si scende nella valle, abbellita da un bel bosco di faggi che ombreggia il sentiero, ora diventato una strada bianca, allineandosi al torrente di fondovalle, che forma delle vasche naturali per un rinfrescante bagno estivo. Un ultimo tratto di cammino nel bosco porta difronte al piccolo cimitero di Fiumenero e quindi al parcheggio.
Il Rifugio Brunone si trova sulle pendici occidentali del Pizzo Redorta, che si affacciano sulla lunga e stretta Valle di Fiumenero. Questi luoghi sono aspri e solitari, immersi in un ambiente tipicamente alpino. L'itinerario proposto è un ampio giro ad anello che attraversa l'anfiteatro della valle, raggiungendo le pendici del Diavolo di Tenda, un altro punto importante della gita, per poi scendere nella selvaggia Val del Salto.
L'itinerario è lungo e faticoso, ma non presenta difficoltà tecniche particolari. Solo un paio di tratti un po' esposti richiedono equilibrio e attenzione, soprattutto se la roccia è umida. La discesa nella Val del Salto non è segnalata e appare semi abbandonata, quindi è consigliata a escursionisti con una buona preparazione fisica e capaci di orientarsi autonomamente (uso del GPS e intuito). Data la lunghezza e il dislivello da affrontare, è consigliabile dividere il giro in due giorni, pernottando al Rifugio Brunone, dove si trova l'unica fontanella d'acqua potabile.
Pro: interesse geo-morfologico e paesaggistico; valle stretta ma selvaggia, ambienti solitari e rocciosi.
Contro: discesa nella Val del Salto su sentiero semi abbandonato e inerbato, segnaletica scarsa o assente; alcuni tratti su rocce richiedono attenzione.
**Fiumenero - Rifugio Brunone**
Per raggiungere il Rifugio Brunone, si può lasciare l'auto nelle aree di sosta del paese (costo del parcheggio: 8 Euro per due giorni). A sinistra del parcheggio, in fondo al paese, inizia il sentiero CAI n° 227 A (indicatore presente). La salita inizia subito in modo deciso, seguendo una strada di servizio per alcune abitazioni nel bosco. Poco dopo, una palina indica a destra l'inizio del sentiero vero e proprio. Si sale nel bosco tra radici di faggio, inizialmente con pendenza regolare, poi più ripida. Si prosegue in un bosco di faggi, seguendo dall'alto il fiume fino a incrociare il sentiero proveniente dall'altro lato del torrente, dopo averlo attraversato su un ponticello di legno. L'alveo del torrente è pieno di grossi massi staccatisi dai pendii sovrastanti. Il percorso continua più dolcemente tra faggi e noccioli. La valle inizia a restringersi e, con brevi salite a tornanti, si guadagna quota, costeggiando placche rocciose e il torrente. Segue un breve tratto su rocce, spesso bagnate e scivolose, superabile grazie a catene corrimano metalliche.
Usciti dalla rada boscaglia, si prosegue su una mulattiera tra ontani, rododendri e betulle sparse, fino a raggiungere l'ampia conca alla confluenza della Val del Salto, che scende da sinistra, con la Valle dell'Aser (alta Valle di Fiumenero). Con un ampio giro a destra, dopo aver lasciato a sinistra il detritico Piano di Campo, si arriva a una passerella metallica. Con una serie di tornanti, si sale sopra il salto d'acqua e si continua lungo il torrente fino al Piano dell'Aser.
Si attraversa un ponticello che porta a sinistra e, con fatica, si risale il pendio tra erbe e rododendri. Con fatica, si risale il pendio tra erbe e rododendri, utilizzando i tornanti per guadagnare quota su terreno sempre più ripido e sassoso. A circa 1800 metri, si continua seguendo in falsopiano una canalizzazione interrata, per poi riprendere a salire ripidamente l'ultimo tratto di sentiero fino a incrociare il "Sentiero delle Orobie", proveniente dal rifugio Calvi. Il rifugio Brunone è ormai vicino: seguendo il tracciato (segnavia CAI n° 225) a destra, si arriva finalmente al rifugio.
**Rifugio Brunone - Val del Salto - Fiumenero**
Dal rifugio si percorre il sentiero n° 225 puntando ora in direzione del Diavolo di Tenda. Il sentiero altamente panoramico attraversa l'ampio anfiteatro alpino che circonda i sottostanti Piani di Campo, alternando lunghe parti in falsopiano a brevi gradini su roccia. Dopo aver superato il valloncello nativo del torrente Fiumenero (dove si può trovare un piccolo nevaio fino a metà estate), ci si sposta sul lato occidentale dell'alta valle, caratterizzato da altopiani erbosi ai piedi dei due Diavoli.
Proprio al limite di questi prati, si stacca a sinistra una traccia poco evidente che devia dal sentiero n° 225, in direzione di alcuni ruderi di malghe. Si arriva ai ruderi seguendo un percorso libero tra prati, bassi rododendri e valloncelli rocciosi. Per questo tratto è raccomandato l'uso del gps per non deviare troppo dal percorso più semplice.
La traccia, inizialmente non segnata e visibile solo a tratti, diventa più chiara man mano che si scende dallo spallone erboso dell'alta Val del Salto. Superato un pianoro con un abbeveratoio, si individuano infine i bolli di vernice gialla e rossa, che aiutano a seguire il percorso, ora in discesa ripida tra folti arbusti. Con un po' di fatica si scende fino al torrente Fiumenero, che qui scorre veloce tra enormi massi e detriti. Dopo aver guadato il torrente, ci si sposta a sinistra e si continua a seguire i bolli gialli e rossi, procedendo in leggera discesa attraverso ghiaioni e massi, fino a raggiungere l'inizio dell'ampio vallone erboso di fondovalle.
Il percorso ora prosegue spedito verso la confluenza dei due torrenti, tra pascoli e prati verdi circondati da imponenti pareti rocciose. Qui i due torrenti si allargano in letti ghiaiosi, quasi scomparendo sotto i sassi. Dopo aver guadato facilmente il torrente che scende dal Piano dell'Aser, ci si ricongiunge poco dopo al sentiero n° 227, percorso all'andata, arrivando infine al ponticello di legno a metà strada del ritorno.
Si oltrepassa il torrente sul bel ponticello di legno e si continua a scendere nella bassa valle, sul lato destro. Poco più avanti, il sentiero entra nell'aperta prateria di Campiol, dove scende la stretta e impervia Valsecca e dove si trova una baita. Con una discesa lenta e piacevole, si scende nella valle, abbellita da un bel bosco di faggi che ombreggia il sentiero, ora diventato una strada bianca, allineandosi al torrente di fondovalle, che forma delle vasche naturali per un rinfrescante bagno estivo. Un ultimo tratto di cammino nel bosco porta difronte al piccolo cimitero di Fiumenero e quindi al parcheggio.
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