Anello del Rio Canaglia-CAI 715
near Moraduccio, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/cascate-di-moraduccio-e-borgo-fantasma-di-castiglioncello-99923873
DIFFICOLTÀ
Poco oltre il nucleo di edifici "I Termini"vi è una vecchia frana e circa 250 metri dopo il guado sul fosso delle Longare si trova un enorme albero caduto sul sentiero. In entrambi i casi con un po' di attenzione si supera l'ostacolo aggirandolo a monte.
La salita (opzionale) ai ruderi del castello di Tirli, indicata da un recente segnavia, va affrontata con molta cautela e valutando bene le condizioni. Dopo il segnavia non vi sono altre indicazioni se non una debole traccia nell'erba, traccia che prosegue su un traverso in salita che dà su un ripido ed alto scosceso , senza nulla che possa frenare un'eventuale caduta. Per la discesa si è preferito utilizzare un altro itinerario, anch'esso da improvvisare tra la vegetazione, ma meno esposto. Entrambi sono da classificare EE(escursionisti esperti).
DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO
Lasciata l'auto nel parcheggio sulla SP 610 si imbocca al di là della strada via Moraduccio-Ronco, una tranquilla strada asfaltata che dopo circa 300 m conduce all' inizio dell' anello. Si prosegue sulla stessa tenendo la sinistra fino a giungere dopo circa 750 metri a un bivio con una carrareccia sulla destra. Si imbocca quest'ultima giungendo in breve ai " I Termini ", un piccolo nucleo di edifici non abitati.
Poco oltre si incontra la già citata frana. Successivamente il sentiero prosegue in moderata salita per circa 1,2 km attraversando una zona boschiva, poco curata ma per questo non priva di un certo fascino, cui contribuisce il rumore dello scorrere dell'acqua del sottostante Fosso delle Longare, un affluente del Rio Canaglia.
Dopo aver guadato il Rio e superato l'enorme tronco che ostruisce il sentiero si giunge dopo circa 500 metri allo stupendo altopiano della Selva di Quedina.
E' questo un luogo veramente magico: le imponenti sagome dei secolari castagni potati nei rami secondari paiono tanti giganti pietrificati.
Poco oltre, dopo un ulteriore guado,si giunge a un edificio nei pressi nel quale vi è un rubinetto con acqua. Sullo stesso edificio un segnavia indica di proseguire sulla destra costeggiando lo stesso. Sì sconsiglia di seguire questa indicazione poiché conduce ad un greto invaso da vegetazione.
Meglio seguire il segnavia abbozzato pochi metri oltre, seguendo il quale si giunge allo stesso punto,ma con percorso più agevole.
Successivamente si risale lungo un costone di arenaria giungendo ad un piccolo passo dove un invitante sentiero sulla sinistra conduce alla SP 32. Lo si ignora proseguendo invece sulla destra su una meno evidente traccia che continua in parte sul costone arenaceo.
Si prosegue su questo crinale per circa 1 km, con belle vedute sia della Valle del Santerno sia della valle del Rio delle Canaglie fino a giungere alla deviazione per la salita ai ruderi del castello di Tirli di cui si è detto.
Proseguendo per circa 2 km sul crinale in discesa, dove in alcuni punti si affrontano facili scaloni arenacei, si giunge al piccolo nucleo edifici di Montecchio, anch'esso disabitato. Successivamente il percorso corre su una carrareccia attraversando poi un vasto a castagneto non però così affascinante come quello visto prima.
La carrareccia prosegue poi nella parte finale con una serie di tornanti fino a giungere all'inizio dell'anello e poi in breve al parcheggio. In questo tratto si hanno anche belle vedute sul borgo fantasma di Castigliocello che spicca sul versante opposto.
Waypoints
Parcheggio pubblico
Non a pagamento, nessun limite di orario ,una quindicina di posti
Inizio percorso CAI 115
Imboccare la strada in salita a fianco dell'albergo- Via Moraduccio/Ronco
A sin-Inizio anello
Inizio anello : continuare sulla strada asfaltata a sinistra
A dx su carrareccia
Lasciare la strada asfaltata e imboccare la carrareccia in salita sulla destra
Frana
Frana nell'alveo di un affluente del Rio Canaglia- un nuovo tracciato e stato abbozzato a monte
Fosso delle Longare
il sentiero corre ora sopra il Fosso delle Longare, un affluente del rio Canaglia
albero caduto
Un gigantesco albero caduto ostruisce in modo invalicabile il sentiero. Per superarlo aggirare a monte le radici divelte che offrono alcune maniglie utlili : sul terrerno sdrucciolevole Prestare attenzione !!
cavità nel tronco
in un notevole tronco si e fornata una grande cavità che puo ospitare due persone
Ignorare questo segnavia- seguire quello poco oltre
NON consigliabile seguire qs segnavia: si giunge ad un alveo invaso da vegetazione Consigliabile seguire l'altro segnavia, situato poco oltre, che segue un percorso che resta sopra l'alveo e si collega all'atra traccia a qs qualche decina di metri oltre
Passetto:a destra .ignorare il sentiero di sinistra
A destra-ignorare il sentiero di sinistra che porta alla SP32
a sinistra e poi destra
Incrocio con carrareccia: a sinistra e dopo una decina di metri sul sentiero a destra
sedili naturali
Luogo idoneo a pausa pranzo, protetto da vento , con sedili naturali
segnavia per Castello di Tirlli
sulla sinistra una debole traccia sul'erba sale il pendio con un traverso che dopo breve passa in uno scosceso ripido ,alto decine di metri e senza alberi per frenare una eventuale caduta. VALUTARE BENE IL DA FARSI. situazione potenzialmente a rischio: tratto EE NB proseguendo qualche decina di metri è possibile salire ai ruderi con percorso da improvvisare ( tracce confuse e labili, vegetazione intricata ) ma a minore potenziale rischio
rimmisione su CAI 715
Può essere un punto alternativo per la salita al castello NB non esiste traccia ufficiale, serve destreggiarsi (EE)
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