SORRENTO
near Sorrento, Campania (Italia)
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da wikipedia
Sorrento (Surriento in napoletano) è un comune italiano di 15 539 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
2 Origini del nome
3 Storia
3.1 Simboli
4 Monumenti e luoghi d'interesse
4.1 Architetture religiose
4.2 Architetture civili
4.3 Castelli e fortificazioni
4.4 Statue
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Tradizioni e folclore
6 Cultura
6.1 Cinema
6.2 Musica
6.3 Cucina
6.4 Eventi
7 Economia
8 Infrastrutture e trasporti
8.1 Strade
8.2 Ferrovie
8.3 Porti
9 Amministrazione
9.1 Gemellaggi
9.2 Altre informazioni amministrative
10 Sport
11 Note
12 Voci correlate
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni
Geografia fisica
«Poche città ponno vantare la sua veramente incantevole, romantica, deliziosa, e quanto mai amenissima situazione, quale non può esprimersi con poche parole; anche pel ridente e leggiadrissimo promontorio del suo nome celebre, come per la purissima e saluberrima aria, onde fu appellata naturae miraculo e altamente rinomata.»
(Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. LXVII, p. 233)
Territorio
Il comune è posto lungo la costa del mar Tirreno, nel golfo di Napoli, e sorge sul versante nord-occidentale della penisola sorrentina, alla quale ha dato il nome. Dalla città di Napoli, rispetto alla quale sorge a sud-est, dista circa 25 km in linea d'aria.
Il centro urbano si estende su un alto terrazzo tufaceo, caratterizzato da falesie, con un'elevazione media di 47 metri sul livello del mare. Il territorio comunale è contraddistinto da una rigogliosa vegetazione.
Origini del nome
Il toponimo "Sorrento" deriva dal latino Surrentum, ed è ben documentato in epoca classica, anche da fonti greche.[4] Potrebbe derivare dalla forma greca Συρρεντόν, Syrrentón, dal verbo συρρέω, syrréo, "confluisco", in riferimento dalle acque che scendono dalle strette valli nelle vicinanze: quindi "confluenza delle acque"[5].
Storia
Confini approssimativi degli Stati presenti in Campania intorno all'anno 1000, tra cui il Ducato di Sorrento, evidenziato in rosso
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Sorrento.
Sebbene la fondazione di Sorrento sia tradizionalmente attribuita agli antichi Greci, la cittadina ebbe come primi abitanti stanziali i popoli italici, prima Etruschi e poi, dal 420 a.C., Osci, che vi esercitarono un importante influsso. In età romana, Sorrento è ricordata per aver partecipato all'insurrezione degli Italici (90 a.C.); vi fu quindi dedotta da Silla una colonia, a cui seguì più tardi uno stanziamento di veterani di Ottaviano. Fu poi municipio della tribù Menenia.
Fu sede vescovile almeno dal 420. Durante la crisi del dominio bizantino in Italia, la cittadina acquistò autonomia come ducato, prima sotto la supremazia dei duchi di Napoli, poi con arconti e duchi propri, sempre in lotta con Amalfi, Salerno ed i Saraceni. La storia di Sorrento si confonde con quella delle altre città campane; prese parte alle leghe anti musulmane; combatté i Longobardi di Benevento; conobbe lotte familiari tra i nobili locali. Obbligato nel secolo XI da Guaimario ad accettare come proprio duca il fratello, Guido, il ducato di Sorrento riprese la propria autonomia dopo la morte di quest'ultimo per poi perderla definitivamente nel 1137, assorbito nel nuovo regno dei Normanni. Sorrento seguì da allora le sorti del regno, non senza ribellioni e conflitti, specie all'inizio dell'età aragonese. Il 13 giugno 1558 fu presa e saccheggiata dai turchi; nell'inverno del 1648 la città sostenne valorosamente l'assedio di Giovanni Grillo, generale del duca di Guisa.
Nel corso dell'Ottocento Sorrento si affermò come celebre meta turistica. Nella primavera del 1873 vi soggiornò la zarina di Russia.[senza fonte]
Simboli
Lo stemma di Sorrento è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 settembre 1928.[6]
«Di rosso, a cinque losanghe uguali d’argento accostate e messe in fascia. Ornamenti esteriori da Città.»
Monumenti e luoghi d'interesse
Piazza Tasso
Il centro storico mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche. Vi si trovano il duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la chiesa di San Francesco d'Assisi, con un notevole chiostrino trecentesco, con portico arabeggiante ad archi che s'intrecciano su pilastri ottagonali. Nel museo Correale di Terranova sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo. Presso la Punta del Capo, 3 km a ovest, si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.). Un'altra villa marittima è la villa di Agrippa Postumo, fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto. Ci sono resti anche della villa romana della Regina Giovanna d'Angiò presso gli omonimi bagni, nonché altre ville patrizie sulla lunga spiaggia sotto lo costa tufacea, ove vi è anche un affascinante ninfeo della stessa epoca.
Architetture religiose
Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo: chiesa monumentale risalente al X secolo, cattedrale dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia e sede parrocchiale. Antistante la cattedrale è posto l'episcopio;
Basilica di Sant'Antonino: basilica monumentale risalente all'XI secolo; al suo interno sono custodite le spoglie del santo patrono della città, sant'Antonino;
Chiesa dei Santi Felice e Baccolo: chiesa monumentale conosciuta anche con il nome di chiesa del Rosario, situata nel centro storico e cattedrale della città per diversi secoli;
Chiesa di San Paolo: chiesa monumentale del centro storico; ad essa annesso è anche l'omonimo monastero delle benedettine, trasformato poi in un istituto scolastico;
Santuario della Madonna del Carmine: chiesa monumentale del centro storico; edificata nel III secolo è stata ricostruita nel XVI secolo;
Convento di Santa Maria della Sapienza, celebre per aver dato il nome alle "sapienze", dolci creati dalle monache clarisse, tipici del periodo natalizio, simili ai susamielli, che sono parte della tradizione culinaria napoletana.
Chiesa di Sant'Anna a Marina Grande
Architetture civili
Procedendo verso la località Capo di Sorrento, sul corso Italia vi è la Villa Fiorentino lasciata in eredità dai coniugi Fiorentino-Cuomo alla città di Sorrento. La costruzione fu terminata nel 1936 e si estende dalle antiche mura fino al corso Italia. Essa è usata per esposizioni, concerti e altri eventi pubblici mentre il giardino è adibito a parco giochi.
Vista golfo di Napoli e Vesuvio da Villa Silvana
Nel centro di Sorrento, a pochi passi da piazza Tasso, sorge Villa Silvana, elegante dimora in stile liberty, di inizio Novecento, con una terrazza da cui si vede il golfo. La villa è immersa in una vegetazione esotica (palme, cycas, camelie, rose banksiae, yucca, agave, aloe, e piante grasse). La discesa verso il mare è possibile per mezzo di una lunga serie di scalini, intervallati da terrazzini panoramici circondati da piante di limone, pini, viti e fichi. Famosa anche Villa Tritone, a strapiombo sul mare, dove soggiornò Benedetto Croce quando era presidente del Comitato di liberazione nazionale.
Sono presenti due sedili: il Sedil Dominova, risalente al XVI secolo e conservato nella sua struttura originaria, e il Sedile di Porta, più antico del precedente ma profondamente mutato nell'architettura.
Castelli e fortificazioni
Essendo stata una città vittima di numerosi attacchi da parte di pirati per le sue ricchezze, Sorrento vantava in passato numerosi castelli e fortificazioni, soprattutto sulla fascia di terra che costeggia il mare.
Porta meridionale, detta di Parsano
Sezione vuota
Questa sezione sull'argomento centri abitati d'Italia è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Statue
Nella piazza principale, piazza Tasso, sono presenti due statue: una è posta al centro di essa e raffigura il santo patrono della città, Antonino da Campagna, nato intorno alla metà del secolo VI; l'altra, posta sul lato meridionale della piazza, raffigura il grande poeta sorrentino cinquecentesco Torquato Tasso, autore del celebre poema epico Gerusalemme liberata.
Sorrento (Surriento in napoletano) è un comune italiano di 15 539 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
2 Origini del nome
3 Storia
3.1 Simboli
4 Monumenti e luoghi d'interesse
4.1 Architetture religiose
4.2 Architetture civili
4.3 Castelli e fortificazioni
4.4 Statue
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Tradizioni e folclore
6 Cultura
6.1 Cinema
6.2 Musica
6.3 Cucina
6.4 Eventi
7 Economia
8 Infrastrutture e trasporti
8.1 Strade
8.2 Ferrovie
8.3 Porti
9 Amministrazione
9.1 Gemellaggi
9.2 Altre informazioni amministrative
10 Sport
11 Note
12 Voci correlate
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni
Geografia fisica
«Poche città ponno vantare la sua veramente incantevole, romantica, deliziosa, e quanto mai amenissima situazione, quale non può esprimersi con poche parole; anche pel ridente e leggiadrissimo promontorio del suo nome celebre, come per la purissima e saluberrima aria, onde fu appellata naturae miraculo e altamente rinomata.»
(Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. LXVII, p. 233)
Territorio
Il comune è posto lungo la costa del mar Tirreno, nel golfo di Napoli, e sorge sul versante nord-occidentale della penisola sorrentina, alla quale ha dato il nome. Dalla città di Napoli, rispetto alla quale sorge a sud-est, dista circa 25 km in linea d'aria.
Il centro urbano si estende su un alto terrazzo tufaceo, caratterizzato da falesie, con un'elevazione media di 47 metri sul livello del mare. Il territorio comunale è contraddistinto da una rigogliosa vegetazione.
Origini del nome
Il toponimo "Sorrento" deriva dal latino Surrentum, ed è ben documentato in epoca classica, anche da fonti greche.[4] Potrebbe derivare dalla forma greca Συρρεντόν, Syrrentón, dal verbo συρρέω, syrréo, "confluisco", in riferimento dalle acque che scendono dalle strette valli nelle vicinanze: quindi "confluenza delle acque"[5].
Storia
Confini approssimativi degli Stati presenti in Campania intorno all'anno 1000, tra cui il Ducato di Sorrento, evidenziato in rosso
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Sorrento.
Sebbene la fondazione di Sorrento sia tradizionalmente attribuita agli antichi Greci, la cittadina ebbe come primi abitanti stanziali i popoli italici, prima Etruschi e poi, dal 420 a.C., Osci, che vi esercitarono un importante influsso. In età romana, Sorrento è ricordata per aver partecipato all'insurrezione degli Italici (90 a.C.); vi fu quindi dedotta da Silla una colonia, a cui seguì più tardi uno stanziamento di veterani di Ottaviano. Fu poi municipio della tribù Menenia.
Fu sede vescovile almeno dal 420. Durante la crisi del dominio bizantino in Italia, la cittadina acquistò autonomia come ducato, prima sotto la supremazia dei duchi di Napoli, poi con arconti e duchi propri, sempre in lotta con Amalfi, Salerno ed i Saraceni. La storia di Sorrento si confonde con quella delle altre città campane; prese parte alle leghe anti musulmane; combatté i Longobardi di Benevento; conobbe lotte familiari tra i nobili locali. Obbligato nel secolo XI da Guaimario ad accettare come proprio duca il fratello, Guido, il ducato di Sorrento riprese la propria autonomia dopo la morte di quest'ultimo per poi perderla definitivamente nel 1137, assorbito nel nuovo regno dei Normanni. Sorrento seguì da allora le sorti del regno, non senza ribellioni e conflitti, specie all'inizio dell'età aragonese. Il 13 giugno 1558 fu presa e saccheggiata dai turchi; nell'inverno del 1648 la città sostenne valorosamente l'assedio di Giovanni Grillo, generale del duca di Guisa.
Nel corso dell'Ottocento Sorrento si affermò come celebre meta turistica. Nella primavera del 1873 vi soggiornò la zarina di Russia.[senza fonte]
Simboli
Lo stemma di Sorrento è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 settembre 1928.[6]
«Di rosso, a cinque losanghe uguali d’argento accostate e messe in fascia. Ornamenti esteriori da Città.»
Monumenti e luoghi d'interesse
Piazza Tasso
Il centro storico mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche. Vi si trovano il duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la chiesa di San Francesco d'Assisi, con un notevole chiostrino trecentesco, con portico arabeggiante ad archi che s'intrecciano su pilastri ottagonali. Nel museo Correale di Terranova sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo. Presso la Punta del Capo, 3 km a ovest, si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.). Un'altra villa marittima è la villa di Agrippa Postumo, fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto. Ci sono resti anche della villa romana della Regina Giovanna d'Angiò presso gli omonimi bagni, nonché altre ville patrizie sulla lunga spiaggia sotto lo costa tufacea, ove vi è anche un affascinante ninfeo della stessa epoca.
Architetture religiose
Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo: chiesa monumentale risalente al X secolo, cattedrale dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia e sede parrocchiale. Antistante la cattedrale è posto l'episcopio;
Basilica di Sant'Antonino: basilica monumentale risalente all'XI secolo; al suo interno sono custodite le spoglie del santo patrono della città, sant'Antonino;
Chiesa dei Santi Felice e Baccolo: chiesa monumentale conosciuta anche con il nome di chiesa del Rosario, situata nel centro storico e cattedrale della città per diversi secoli;
Chiesa di San Paolo: chiesa monumentale del centro storico; ad essa annesso è anche l'omonimo monastero delle benedettine, trasformato poi in un istituto scolastico;
Santuario della Madonna del Carmine: chiesa monumentale del centro storico; edificata nel III secolo è stata ricostruita nel XVI secolo;
Convento di Santa Maria della Sapienza, celebre per aver dato il nome alle "sapienze", dolci creati dalle monache clarisse, tipici del periodo natalizio, simili ai susamielli, che sono parte della tradizione culinaria napoletana.
Chiesa di Sant'Anna a Marina Grande
Architetture civili
Procedendo verso la località Capo di Sorrento, sul corso Italia vi è la Villa Fiorentino lasciata in eredità dai coniugi Fiorentino-Cuomo alla città di Sorrento. La costruzione fu terminata nel 1936 e si estende dalle antiche mura fino al corso Italia. Essa è usata per esposizioni, concerti e altri eventi pubblici mentre il giardino è adibito a parco giochi.
Vista golfo di Napoli e Vesuvio da Villa Silvana
Nel centro di Sorrento, a pochi passi da piazza Tasso, sorge Villa Silvana, elegante dimora in stile liberty, di inizio Novecento, con una terrazza da cui si vede il golfo. La villa è immersa in una vegetazione esotica (palme, cycas, camelie, rose banksiae, yucca, agave, aloe, e piante grasse). La discesa verso il mare è possibile per mezzo di una lunga serie di scalini, intervallati da terrazzini panoramici circondati da piante di limone, pini, viti e fichi. Famosa anche Villa Tritone, a strapiombo sul mare, dove soggiornò Benedetto Croce quando era presidente del Comitato di liberazione nazionale.
Sono presenti due sedili: il Sedil Dominova, risalente al XVI secolo e conservato nella sua struttura originaria, e il Sedile di Porta, più antico del precedente ma profondamente mutato nell'architettura.
Castelli e fortificazioni
Essendo stata una città vittima di numerosi attacchi da parte di pirati per le sue ricchezze, Sorrento vantava in passato numerosi castelli e fortificazioni, soprattutto sulla fascia di terra che costeggia il mare.
Porta meridionale, detta di Parsano
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Statue
Nella piazza principale, piazza Tasso, sono presenti due statue: una è posta al centro di essa e raffigura il santo patrono della città, Antonino da Campagna, nato intorno alla metà del secolo VI; l'altra, posta sul lato meridionale della piazza, raffigura il grande poeta sorrentino cinquecentesco Torquato Tasso, autore del celebre poema epico Gerusalemme liberata.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bella Piazza Tasso, il posto giusto dove fermarsi per un buon caffè, un aperitivo o un limoncello
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Muy buena ruta y bien grabada
Gracias
Gracias, me alegra que te guste