San Pietro in Elda Bosco Mario Sgarbi San Prospero Bosco Tusini
near San Pietro, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
SINTESI PASSEGGIATA
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-GRADO DI DIFFICOLTÀ:
Facile difficoltà.
-NOTE PERCORSO:
Itinerario pianeggiante fra le campagne di San Prospero di Modena.
-SEGNALETICA CAI:
Non c’è una segnaletica CAI esistente.
PERIODO CONSIGLIATO:
Tutto l’anno ad esclusione dei periodi molto caldi.
-ESPOSIZIONE:
90% sole 10% ombra.
-FONDO PERCORSO:
50% stradine asfaltate secondarie e 50% piste ciclopedonali.
-REPERIBILITÀ ACQUA:
Non ci sono fontane di acqua potabile sul percorso. Si consiglia di portarsi una borraccia al seguito.
-STRUTTURE SUL PERCORSO:
Uscendo dall’abitato di San Pietro si trovano soprattutto case rurali. Le uniche strutture ricettive si possono trovare a San Prospero a metà percorso.
-ADATTO A BAMBINI:
Abbastanza lungo per dei bambini, però il percorso può essere adatto a ragazzi abituati a lunghe passeggiate.
-BICI CANI E CAVALLI:
Percorribile in bici di ogni genere. Percorribile con cani al guinzaglio. Nonostante la zona di aperta campagna non mi sembra il percorso ideale da fare a cavallo.
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DESCRIZIONE
Oggi si parte dal parcheggio di fronte alla Chiesa di San Pietro in Elda in provincia di Modena. Ci incamminiamo verso Sud su Via della Chiesa di San Pietro fino ad incrociare Via Brandoli centro che imbocchiamo alla nostra destra. Percorsi circa settecento metri dall’inizio del percorso incrociamo Via Verdeta, che imbocchiamo alla nostra sinistra su Ciclopedonale. Percorriamo altri ottocento metri prima di arrivare davanti al Bosco dedicato a Mario Sgarbi.
BOSCO MARIO SGARBI
E’ stato intitolato a Mario Sgarbi, sindaco socialista del Comune di San Prospero dal 1975 al 1985 e presidente dell’Opera Pia dal 1990 al 1995, il bosco dell’opera Pia Avvocato Fregni, un polmone verde di 10 ettari alle porte del comune. Un’area che, lasciata nel suo stato originario, offre un habitat naturale incontaminato. Costituito da 11.000 alberi, 800 arbusti, 190 alberi da frutto, tutti autoctoni, e la fauna selvatica tipico del bosco dove nidificano e si muovono cinciallegre picchi e civette e del sottobosco. Oggi così come nella volontà di Mario Sgarbi, il bosco rappresenta un patrimonio per tutto il Comune, frequentabile da chiunque, nello spirito e nella volontà di chi lo realizzò ricordata dal figlio. Un esempio di come la persona ed il suo operato al servizio della collettività rimanga nella memoria collettiva prima dell’appartenenza politica. Un impegno politico,chiudono dal Psi, “assiduo e continuo che viene oggi premiato con una intitolazione che rappresenta un sincero tributo della comunità di San Prospero ad un amministratore e cittadino esemplare”.
Percorsi altri seicento metri raggiungiamo la SS 12 Via Canaletto, che attraversiamo per iniziare a percorrere Via Brandoli Ponente. Oltrepassata una prima zona industriale, ne attraversiamo una seconda residenziale prima di tornare in aperta campagna. Ora costeggiamo il Canale diversivo di Cavezzo fino ad incrociare Via Viazza, che imboccheremo alla nostra destra. Ci dirigiamo verso Nord, verso il centro di San Prospero e percorso circa seicento metri giungiamo davanti all’ingresso occidentale del Bosco Tusini.
BOSCO TUSINI
Parco Bosco Tusini di S. Prospero è stato realizzato nel 1989 su progetto dell'Ufficio Tecnico Comunale, in collaborazione con il Servizio provinciale difesa del suolo, risorse idriche e forestali. Ha una superficie di due ettari e mezzo comprende 4.260 alberi e 1.550 arbusti di molte specie diverse, per un totale di quasi 6.000 piante.
Vi si può accedere da via Viazza (ingresso principale), oppure da via Pace.
In fondo al sentiero centrale, bordato da due filari di Pioppi cipressini, è collocatala Villa, fatta costruire nel 1822 dai fratelli Tusini: Pietro, don Domenico, don Francesco e Alberto. Malgrado la realizzazione in epoca piuttosto recente, l'area verde ha assunto nel tempo un carattere di spiccata naturalità.
Le piante sono variamente differenziate per età e dimensione, in modo da formare un ambiente eterogeneo e ben strutturato, poco frequente in area urbana. I visitatori del parco possono trovare un luogo gradevole e socievole in qualsiasi momento della giornata, oltre a molteplici occasioni di incontro con la natura.
All'interno del Bosco Tusini è individuato un percorso educativo, chiamato Percorso Natura, che intende promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio naturale dell'area verde.
La collocazione di pannelli informativi lungo i sentieri della visita, è indirizzata a valorizzare gli aspetti naturalistici di maggior interesse del Parco e, di conseguenza, a consentire una migliore fruizione da parte dei cittadini in chiave didattica e ricreativa.
Proseguiamo ancora verso Nord su Via Viazza per circa quattrocento metri, per poi andare a svoltare a destra su Via Parri per raggiungere di nuovo la Statale 12 Via Canaletto.
Svoltiamo a sinistra sulla Strada Statale su Ciclopedonale per alcune decine di metri, prima di svoltare a destra su Via Due Madonne. Ci allontaniamo da San Prospero in un contesto di aperta campagna, e la strada che percorriamo é una stradina secondaria per niente trafficata. Dopo circa seicento metri dalla Statale attraversiamo Via San Geminiano proseguendo su Via Due Madonne.
Percorsi altri due chilometri raggiungiamo Via Verdeta che imbocchiamo alla nostra destra. Dopo alcune decine di metri svoltiamo a sinistra su Via Bel Fiore, per arrivare alla sua estremità in circa un chilometro. Possiamo solo proseguire alla nostra destra su Via Fossa San Pietro che in circa seicento metri va ad incrociare Via Padella. Svoltiamo a destra per trovarci alle porte di San Pietro in Elda. Siamo nella fase finale di questa bella passeggiata primaverile, e percorsi gli ultimi trecento metri raggiungiamo la Chiesa di San Pietro e di fronte il parcheggio della nostra macchina dal quale eravamo partiti.
Alcuni testi sono tratti da:
https://www.tvqui.it/video-provincia-148614-il-bosco-di-san-prospero-intitolato-a-mario-sgarbi-html/
https://www.unioneareanord.mo.it/territori/san-prospero/titolo-1
Se ti é piaciuto questo percorso, e pensi che la mia recensione ti possa essere stata utile, se hai notato errori o vuoi segnalarmi dei suggerimenti sul tracciato, lascia un commento ed esprimi il tuo indice di gradimento.
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-GRADO DI DIFFICOLTÀ:
Facile difficoltà.
-NOTE PERCORSO:
Itinerario pianeggiante fra le campagne di San Prospero di Modena.
-SEGNALETICA CAI:
Non c’è una segnaletica CAI esistente.
PERIODO CONSIGLIATO:
Tutto l’anno ad esclusione dei periodi molto caldi.
-ESPOSIZIONE:
90% sole 10% ombra.
-FONDO PERCORSO:
50% stradine asfaltate secondarie e 50% piste ciclopedonali.
-REPERIBILITÀ ACQUA:
Non ci sono fontane di acqua potabile sul percorso. Si consiglia di portarsi una borraccia al seguito.
-STRUTTURE SUL PERCORSO:
Uscendo dall’abitato di San Pietro si trovano soprattutto case rurali. Le uniche strutture ricettive si possono trovare a San Prospero a metà percorso.
-ADATTO A BAMBINI:
Abbastanza lungo per dei bambini, però il percorso può essere adatto a ragazzi abituati a lunghe passeggiate.
-BICI CANI E CAVALLI:
Percorribile in bici di ogni genere. Percorribile con cani al guinzaglio. Nonostante la zona di aperta campagna non mi sembra il percorso ideale da fare a cavallo.
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DESCRIZIONE
Oggi si parte dal parcheggio di fronte alla Chiesa di San Pietro in Elda in provincia di Modena. Ci incamminiamo verso Sud su Via della Chiesa di San Pietro fino ad incrociare Via Brandoli centro che imbocchiamo alla nostra destra. Percorsi circa settecento metri dall’inizio del percorso incrociamo Via Verdeta, che imbocchiamo alla nostra sinistra su Ciclopedonale. Percorriamo altri ottocento metri prima di arrivare davanti al Bosco dedicato a Mario Sgarbi.
BOSCO MARIO SGARBI
E’ stato intitolato a Mario Sgarbi, sindaco socialista del Comune di San Prospero dal 1975 al 1985 e presidente dell’Opera Pia dal 1990 al 1995, il bosco dell’opera Pia Avvocato Fregni, un polmone verde di 10 ettari alle porte del comune. Un’area che, lasciata nel suo stato originario, offre un habitat naturale incontaminato. Costituito da 11.000 alberi, 800 arbusti, 190 alberi da frutto, tutti autoctoni, e la fauna selvatica tipico del bosco dove nidificano e si muovono cinciallegre picchi e civette e del sottobosco. Oggi così come nella volontà di Mario Sgarbi, il bosco rappresenta un patrimonio per tutto il Comune, frequentabile da chiunque, nello spirito e nella volontà di chi lo realizzò ricordata dal figlio. Un esempio di come la persona ed il suo operato al servizio della collettività rimanga nella memoria collettiva prima dell’appartenenza politica. Un impegno politico,chiudono dal Psi, “assiduo e continuo che viene oggi premiato con una intitolazione che rappresenta un sincero tributo della comunità di San Prospero ad un amministratore e cittadino esemplare”.
Percorsi altri seicento metri raggiungiamo la SS 12 Via Canaletto, che attraversiamo per iniziare a percorrere Via Brandoli Ponente. Oltrepassata una prima zona industriale, ne attraversiamo una seconda residenziale prima di tornare in aperta campagna. Ora costeggiamo il Canale diversivo di Cavezzo fino ad incrociare Via Viazza, che imboccheremo alla nostra destra. Ci dirigiamo verso Nord, verso il centro di San Prospero e percorso circa seicento metri giungiamo davanti all’ingresso occidentale del Bosco Tusini.
BOSCO TUSINI
Parco Bosco Tusini di S. Prospero è stato realizzato nel 1989 su progetto dell'Ufficio Tecnico Comunale, in collaborazione con il Servizio provinciale difesa del suolo, risorse idriche e forestali. Ha una superficie di due ettari e mezzo comprende 4.260 alberi e 1.550 arbusti di molte specie diverse, per un totale di quasi 6.000 piante.
Vi si può accedere da via Viazza (ingresso principale), oppure da via Pace.
In fondo al sentiero centrale, bordato da due filari di Pioppi cipressini, è collocatala Villa, fatta costruire nel 1822 dai fratelli Tusini: Pietro, don Domenico, don Francesco e Alberto. Malgrado la realizzazione in epoca piuttosto recente, l'area verde ha assunto nel tempo un carattere di spiccata naturalità.
Le piante sono variamente differenziate per età e dimensione, in modo da formare un ambiente eterogeneo e ben strutturato, poco frequente in area urbana. I visitatori del parco possono trovare un luogo gradevole e socievole in qualsiasi momento della giornata, oltre a molteplici occasioni di incontro con la natura.
All'interno del Bosco Tusini è individuato un percorso educativo, chiamato Percorso Natura, che intende promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio naturale dell'area verde.
La collocazione di pannelli informativi lungo i sentieri della visita, è indirizzata a valorizzare gli aspetti naturalistici di maggior interesse del Parco e, di conseguenza, a consentire una migliore fruizione da parte dei cittadini in chiave didattica e ricreativa.
Proseguiamo ancora verso Nord su Via Viazza per circa quattrocento metri, per poi andare a svoltare a destra su Via Parri per raggiungere di nuovo la Statale 12 Via Canaletto.
Svoltiamo a sinistra sulla Strada Statale su Ciclopedonale per alcune decine di metri, prima di svoltare a destra su Via Due Madonne. Ci allontaniamo da San Prospero in un contesto di aperta campagna, e la strada che percorriamo é una stradina secondaria per niente trafficata. Dopo circa seicento metri dalla Statale attraversiamo Via San Geminiano proseguendo su Via Due Madonne.
Percorsi altri due chilometri raggiungiamo Via Verdeta che imbocchiamo alla nostra destra. Dopo alcune decine di metri svoltiamo a sinistra su Via Bel Fiore, per arrivare alla sua estremità in circa un chilometro. Possiamo solo proseguire alla nostra destra su Via Fossa San Pietro che in circa seicento metri va ad incrociare Via Padella. Svoltiamo a destra per trovarci alle porte di San Pietro in Elda. Siamo nella fase finale di questa bella passeggiata primaverile, e percorsi gli ultimi trecento metri raggiungiamo la Chiesa di San Pietro e di fronte il parcheggio della nostra macchina dal quale eravamo partiti.
Alcuni testi sono tratti da:
https://www.tvqui.it/video-provincia-148614-il-bosco-di-san-prospero-intitolato-a-mario-sgarbi-html/
https://www.unioneareanord.mo.it/territori/san-prospero/titolo-1
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