Activity

Roma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria

Download

Trail photos

Photo ofRoma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria Photo ofRoma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria Photo ofRoma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria

Author

Trail stats

Distance
10.02 mi
Elevation gain
344 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
364 ft
Max elevation
293 ft
TrailRank 
75 5
Min elevation
123 ft
Trail type
One Way
Moving time
2 hours 33 minutes
Time
7 hours 28 minutes
Coordinates
1843
Uploaded
February 19, 2023
Recorded
February 2023
  • Rating

  •   5 1 review
Be the first to clap
1 comment
Share

near Monti, Lazio (Italia)

Viewed 594 times, downloaded 1 times

Trail photos

Photo ofRoma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria Photo ofRoma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria Photo ofRoma 1°giorno SanGiovanni in Laterano il Colosseo i Fori Imperiali e l’Altare della Patria

Itinerary description

Arrivati a Roma con un treno Frecciarossa, usciamo dalla stazione Termini su Via Giovanni Giolitti. Imbocchiamo poi la strada parallela Via Filippo Turati per raggiungere il Luggage Storage per lasciare le nostre valige.

Abbiamo fatto precedentemente un passaggio per il deposito bagagli della stazione, ma oltre ad essere molto più caro ci metteva diversi limiti per il ritiro dei bagagli. Qui noi abbiamo lasciato quattro zaini modello Invicta con una spesa giornaliera di venti euro. Molto comodo anche per aperture intermedie nel caso qualcuno voglia recuperare qualcosa che avesse lascito nel bagaglio. E altrettanto comodo per il ritiro finale, con un codice che ci viene inviato via mail.

La parte più interessante di Roma si è resa visitabile comodamente a piedi e con il supporto della metro, che estremamente comoda, abbiamo utilizzato ogni qualvolta si rendeva necessario.

Lasciato il bagaglio e fatta una colazione in uno dei tanti barettini, ci dirigiamo verso sud\Ovest su Via Gioberti, fino a raggiungere la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Continuando poi verso Sud\Est imbocchiamo Via Merulana che ci conduce fino a Piazza di San Giovanni in Laterano.

La Basilica di San Giovanni in Laterano, anche definita come la Cattedrale di Roma (nome completo Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano; in latino: Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Ioannis Baptistae et Ioannis Evangelistae in Laterano), è la chiesa madre della diocesi di Roma, attualmente retta da papa Francesco tramite il cardinale arciprete Angelo De Donatis. È la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d'Occidente. Sita sul colle del Celio, la basilica è la rappresentazione materiale della Santa Sede, che ha qui la sua residenza.

La basilica e il vasto complesso circostante (comprendente il Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Università Lateranense) godono dei privilegi di extraterritorialità riconosciuti dalla Repubblica Italiana alla Santa Sede che pertanto ne ha la piena ed esclusiva giurisdizione.

La denominazione ufficiale è "Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano". Papa Silvestro I, nel IV secolo, la dedicò al Santissimo Salvatore; poi papa Sergio III, nel IX secolo, aggiunse la dedica a San Giovanni Battista; infine papa Lucio II, nel XII secolo, incluse anche San Giovanni Evangelista.

È detta "arcibasilica" perché è la più importante delle quattro basiliche papali maggiori; più precisamente, ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, ovvero Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo. È detta infine "in Laterano", o "lateranense"; Lateranus era un cognomen della gens Claudia, e nella zona dove sorse la basilica si trovavano dei possedimenti (horti) di quella famiglia.

Proseguiamo su Via di San Giovanni in Laterano in direzione Ovest fino a raggiungere Via Celio Vibenna, siamo davanti al Colosseo.

Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio (in latino: Amphitheatrum Flavium) o semplicemente Amphitheatrum (in italiano: Anfiteatro), situato nel centro della città di Roma, è il più grande anfiteatro romano del mondo (in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000). È il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell'antica Roma che sia giunto fino a noi.

Inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO - insieme all'intero Centro storico di Roma, alle Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e alla Basilica di San Paolo fuori le mura - nel 2007, unico monumento europeo, è stato anche inserito fra le Nuove sette meraviglie del mondo a seguito di un concorso organizzato da New Open World Corporation (NOWC).

L'anfiteatro fu edificato in epoca Flavia su un'area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione, iniziata da Vespasiano nel 70 d.C., fu conclusa da Tito, che lo inaugurò il 21 Aprile nell'80 d.C. Ulteriori modifiche vennero apportate durante l'impero di Domiziano, nel 90. L'edificio forma un'ellisse di 527 m di perimetro, con assi che misurano 187,5 e 156,5 m. L'arena all'interno misura 86 × 54 m, con una superficie di 3 357 m². L'altezza attuale raggiunge 48,5 m, ma originariamente arrivava a 52 m. La struttura esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive romane della prima Età imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e avvolgente offerta dalla pianta ellittica e sulla complessità dei sistemi costruttivi. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale.

Il nome "Colosseo" si diffuse solo nel Medioevo, e deriva dalla deformazione popolare dell'aggettivo latino "colosseum" (traducibile in "colossale", come appariva nell'Alto Medioevo tra le casette a uno o due piani) o, più probabilmente, dalla vicinanza della colossale statua acrolitica di Nerone che sorgeva nei pressi. Presto l'edificio divenne simbolo della città imperiale, espressione di un'ideologia in cui la volontà celebrativa giunge a definire modelli per lo svago e il divertimento del popolo.

Anticamente era usato per gli spettacoli dei gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, battaglie navali, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica). La tradizione che lo vuole luogo di martirio di cristiani è infondata. Non più in uso dopo il VI secolo, l'enorme struttura venne riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale. Oggi è un simbolo della città di Roma e una delle maggiori attrazioni turistiche sotto forma di monumento archeologico regolarmente visitabile.

Nel 2012 le condizioni della struttura del Colosseo destarono preoccupazione, in seguito a studi che avevano individuato oltre 3.000 lesioni e un esteso stato fessurativo. Inoltre venne rilevata un'inclinazione di 40 cm della struttura, probabilmente a causa di un cedimento della platea di fondazione su cui poggiava.

Nel 2018 il circuito archeologico Colosseo, Foro Romano e Palatino ha ottenuto 7 650 519 visitatori, risultando il secondo sito museale statale italiano più visitato (il primo tra quelli a pagamento), alle spalle del Pantheon.

Proseguiamo su Via dei Fori Imperiali che di Domenica sono chiusi al traffico dei lavori quasi permanenti, e quindi si circola a piedi su tutta la sede stradale.

Via dei Fori Imperiali è una delle più scenografiche strade di Roma; aperta nel 1932 con il nome di via dell'Impero, prende la sua attuale denominazione dai resti monumentali dei fori di Cesare, di Augusto, di Nerva, della Pace e di Traiano che si possono ammirare percorrendola. Collega il Colosseo a piazza Venezia. È alberata a pini domestici, i caratteristici "pini di Roma".

Oltre che sui Fori Imperiali, la via si affaccia su altri celebri monumenti romani: sulla basilica di Massenzio, sul Foro romano, sui Mercati traianei, sulla torre delle Milizie, sulla Casa dei Cavalieri di Rodi e sul lato orientale del Vittoriano. Inoltre dalla via si accede alla basilica dei Santi Cosma e Damiano e alla chiesa di San Lorenzo in Miranda, che riutilizzano, rispettivamente, le strutture del tempio del Divo Romolo e del tempio di Antonino e Faustina; a metà circa della strada, sorge la tor de' Conti.

A partire dal 1950, vi si svolge l'annuale parata del 2 giugno in occasione della festa della Repubblica Italiana.

Raggiunta Piazza Venezia ci troviamo davanti all'Altare della Patria, il Vittoriano.

Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II o (mole del) Vittoriano, chiamato per sineddoche Altare della Patria, è un monumento nazionale italiano situato a Roma, in piazza Venezia, sul versante settentrionale del colle del Campidoglio, opera dell'architetto Giuseppe Sacconi. È situato al centro della Roma antica e collegato a quella moderna grazie a strade che si dipartono a raggiera da piazza Venezia.

La sua costruzione iniziò nel 1885 e i lavori si conclusero nel 1935: tuttavia, già nel 1911, il monumento fu inaugurato ufficialmente ed aperto al pubblico, in occasione delle celebrazioni del 50º anniversario dell'Unità d'Italia. Da un punto di vista architettonico è stato pensato come un moderno foro, un'agorà su tre livelli collegati da scalinate e sovrastati da un portico caratterizzato da un colonnato.

Ha un grande valore rappresentativo, essendo architettonicamente e artisticamente incentrato sul Risorgimento, il complesso processo di unità nazionale e liberazione dalla dominazione straniera portato a compimento sotto il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia, cui il monumento è dedicato: per tale motivo il Vittoriano è considerato uno dei simboli patri italiani. Il Vittoriano racchiude l'Altare della Patria, dapprima un'ara della dea Roma e poi, dal 1921, anche sacello del Milite Ignoto. Poiché questo elemento è percepito come il centro emblematico dell'edificio, l'intero monumento è spesso chiamato Altare della Patria.

Fin dalla sua inaugurazione fu teatro di importanti momenti celebrativi. Ciò ha accentuato il suo ruolo di simbolo dell'identità nazionale. Le celebrazioni più importanti che hanno luogo al Vittoriano si svolgono annualmente in occasione dell'Anniversario della liberazione d'Italia (25 aprile), della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno) e della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre), durante le quali il Presidente della Repubblica Italiana e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al sacello del Milite Ignoto deponendovi una corona d'alloro in memoria dei caduti e dei dispersi italiani nelle guerre.

Il monumento ha un'ampia valenza simbolica rappresentando – grazie al richiamo della figura di Vittorio Emanuele II e alla realizzazione dell'Altare della Patria – un tempio laico dedicato metaforicamente all'Italia libera e unita e celebrante – in virtù della tumulazione del Milite – il sacrificio per la patria e per gli ideali connessi.

Ritorniamo sui nostri passi ripercorrendo la strada dei Fori imperiali, tornando davanti al Colosseo, qui imbocchiamo la strada che in salita si addentra in un parco alla nostra sinistra, siamo su Viale della Domus Aurea.

La Domus Aurea ("Casa d'oro" in latino, proprio perché in essa si utilizzò molto di questo prezioso metallo) era la villa urbana costruita dall'imperatore romano Nerone dopo il grande incendio che devastò Roma nel 64 d.C.[3] La distruzione di buona parte del centro urbano permise al princeps di espropriare un'area complessiva di circa 80 ettari e costruirvi un palazzo che si estendeva tra il Palatino, l'Esquilino e il Celio.

La villa, probabilmente mai portata a termine, fu distrutta dopo la morte di Nerone a seguito della restituzione al popolo romano del terreno su cui sorgeva. La parte superstite della Domus Aurea, occultata dalle successive terme di Traiano, come tutto il centro storico di Roma, le zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e la basilica di San Paolo fuori le mura, è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'umanità dall'UNESCO nel 1980.

Il Carandini aggiunge che si trattava non di una sola grande residenza, ma di un insieme di edifici e spazi verdi, che in seguito ispirarono la grande villa Adriana alla periferia di Tivoli.

Uscendo andremo ad imboccare prima Via Ruggero Borghi e poi alla nostra sinistra Via Angelo Poliziano. Incroceremo Via Merulana che avevamo percorso all'inizio di questo itinerario, per prendere invece Via Buonarroti che ci permetterà di aggirare l'Acquario Romano oggi " Casa dell'Architettura" e quindi di tornare su Via Filippo Turati che imboccheremo alla nostra sinistra. Qui in poco meno di seicento metri raggiungeremo il deposi dove avevamo lasciato i nostri bagagli, e una volta recuperati torneremo in Stazione Termini per prendere la metro linea A, che ci condurrà in zona Prati e quindi all'appartamento che abbiamo affittato in questi giorni di soggiorno a Roma.

Se ti é piaciuto questo articolo, e pensi ti possa essere stato utile, se hai notato errori o vuoi segnalarmi dei suggerimenti, lascia un commento ed esprimi il tuo indice di gradimento.

Waypoints

PictographReligious site Altitude 180 ft
Photo ofBasilica Papale di Santa Maria Maggiore Photo ofBasilica Papale di Santa Maria Maggiore Photo ofBasilica Papale di Santa Maria Maggiore

Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

PictographWaypoint Altitude 161 ft
Photo ofPalazzo Lateranense Photo ofPalazzo Lateranense Photo ofPalazzo Lateranense

Palazzo Lateranense

PictographReligious site Altitude 157 ft
Photo ofSan Giovanni in Laterano Photo ofSan Giovanni in Laterano Photo ofSan Giovanni in Laterano

San Giovanni in Laterano

PictographWaypoint Altitude 95 ft
Photo ofColosseo Photo ofColosseo Photo ofColosseo

Colosseo

PictographWaypoint Altitude 89 ft
Photo ofPranzo con pinza Romana Photo ofPranzo con pinza Romana

Pranzo con pinza Romana

PictographWaypoint Altitude 69 ft
Photo ofVia dei Fori imperiali Photo ofVia dei Fori imperiali Photo ofVia dei Fori imperiali

Via dei Fori imperiali

PictographWaypoint Altitude 69 ft
Photo ofForo di Nerva Photo ofForo di Nerva Photo ofForo di Nerva

Foro di Nerva

PictographWaypoint Altitude 72 ft
Photo ofAltare della Patria Photo ofAltare della Patria Photo ofAltare della Patria

Altare della Patria

PictographWaypoint Altitude 102 ft
Photo ofRione Monti Photo ofRione Monti Photo ofRione Monti

Rione Monti

PictographReligious site Altitude 121 ft
Photo ofIl cupolone di San Pietro in lontananza Photo ofIl cupolone di San Pietro in lontananza

Il cupolone di San Pietro in lontananza

Comments  (1)

  • Photo of Clara77
    Clara77 Feb 25, 2023

    I have followed this trail  View more

    Peccato che via dei fori imperiali sia un cantiere perpetuo, per il resto Colosseo e Vittoriano bellissimi…

You can or this trail