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Rocchetta Nervina 2eme partie sentiers botanique

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Trail stats

Distance
1 mi
Elevation gain
144 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
433 ft
Max elevation
1,037 ft
TrailRank 
31
Min elevation
689 ft
Trail type
One Way
Moving time
29 minutes
Time
43 minutes
Coordinates
286
Uploaded
September 23, 2021
Recorded
September 2021
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near Rocchetta Nervina, Liguria (Italia)

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Itinerary description

2eme partie sentiers botanique

Waypoints

PictographTree Altitude 1,055 ft
Photo ofChemin des oliviers

Chemin des oliviers

PictographTree Altitude 856 ft
Photo ofZone à agrémenter

Zone à agrémenter

PictographTree Altitude 866 ft
Photo ofZone à agrémenter

Zone à agrémenter

PictographTree Altitude 846 ft
Photo ofLeccio, Quercus ilex

Leccio, Quercus ilex

Pianta: l leccio , detto anche elce, è un albero appartenente alla famiglia Fagaceae, diffuso nei paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia è spontaneo nelle zone a clima più mite, dove è anche molto frequente nei giardini e nei viali cittadini. Mito e simbologia: Sembra infatti che il leccio fosse albero oracolare per i fulgorales a causa della sua predisposizione ad essere colpito dai fulmini, con il tempo però assume una accezione non positiva come albero accomunato a oracoli negativi. Seneca lo considerava un albero triste, tutto scuro com'è. Anche nel cristianesimo esistono dei simbolismi per questa pianta. Nelle isole ioniche una leggenda (raccolta dal poeta Aristotelis Valaoritis nel XIX Secolo) vuole che il leccio fu l'unico albero che acconsentì a prestare il proprio legno per la costruzione della croce; per questo i boscaioli delle isole di Acarnania e di Santa Maura temevano di contaminare l'ascia toccando "l'albero maledetto". Tuttavia nei Detti del beato Egidio – il terzo compagno di San Francesco – il buon nome del leccio viene difeso quando si riferisce che il Cristo lo predilige perché fu l'unico albero a capire che il suo sacrificio era necessario, così come quello del Salvatore stesso, per contribuire alla Redenzione. E proprio sotto il leccio il Signore appariva spesso a Egidio.

PictographTree Altitude 842 ft
Photo ofRoverella ,Quercus pubescens

Roverella ,Quercus pubescens

Pianta: La roverella (Quercus pubescens ) è la specie di quercia più diffusa in Italia, tanto che in molte località è chiamata semplicemente quercia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae ed è un albero a crescita lenta.Resistente all'aridità, è capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi. È facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce. Il principale carattere diagnostico per identificare la specie è quello di osservare le foglie o le gemme: sono ricoperte da una fine peluria (pubescenza) che si può facilmente apprezzare al tatto. Le doti di rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all'enorme vitalità della ceppaia, hanno permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell'uomo.

PictographTree Altitude 837 ft
Photo ofMentuccia comune ,Clinopodium nepeta

Mentuccia comune ,Clinopodium nepeta

Pianta : La mentuccia o nepitella (nome scientifico Clinopodium nepeta (L.) Kuntze, 1891) è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae e del genere Clinopodium.La nepitella è perenne ed erbacea, è latifoglia, la fioritura comincia a inizio estate e si protrae fino a inizio autunno. Queste piante raggiungono un'altezza di 20–40 cm (massimo 80 cm). Usi: La mentuccia è una buona pianta mellifera, soprattutto perché fiorisce dall'estate fino all'arrivo dell'autunno. Si può produrre del miele ma è rarissimo, perché la pianta anche se è abbastanza comune, non è mai abbondante, comunque è molto bottinata dalle api ed è buona una fonte di nettare e polline. Nella cucina toscana accompagna molti piatti a base di funghi, soprattutto porcini. Nel Lazio si usa per la preparazione dei carciofi alla romana. In Irpinia (Campania), sotto il nome di "zenzifero", è unita con ricotta per costituire ripieno di ravioli magri e frittate, o per preparare un particolare liquore aromatico. In Sicilia entra a far parte dell'aromatizzazione delle olive da tavola, per il gusto e l'odore che trasmette quando viene posta in salamoia con esse; si utilizza anche come ingrediente nella preparazione di una tipica frittata pasquale detta "frocia". In generale, in cucina è usata come condimento. Nell'uso culinario non deve essere confusa con la menta romana (Mentha pulegium), la quale ha un sapore molto più forte, ed a Roma viene usata per la preparazione dell'agnello e della trippa alla romana.

PictographTree Altitude 837 ft
Photo ofVoir Roberto

Voir Roberto

PictographTree Altitude 794 ft
Photo ofVoir Roberto

Voir Roberto

PictographTree Altitude 791 ft
Photo ofGinestra odorosa, Spartium junceum

Ginestra odorosa, Spartium junceum

Pianta: La ginestra odorosa (Spartium junceum L.) è una pianta della famiglia delle Fabaceae, tipica degli ambienti di gariga e di macchia mediterranea. È nota anche come ginestra di Spagna, ginestra comune , giunco di Spagna o pianta della scopa. È l'unica specie del genere Spartium. Uso: Essendo una pianta che sviluppa le sue radici in profondità, può essere utilizzata per consolidare terreni. L'estratto assoluto dei fiori è una fragranza ricca ed opulenta che possiede una nota burrosa particolare. Viene prodotto per lo più a Grasse da fiori provenienti dalla Calabria. La concreta di ginestra è una sostanza cerosa intensamente profumata, di colore giallo bruno, ricorda il miele e la cera d'api, sia nel colore che nel profumo, la concreta viene ricavata a mezzo di solventi (esano) il prodotto finale è un miscuglio di olii essenziali, acidi grassi e cere. La distillazione sottovuoto di questa sostanza fornisce una sostanza aromatica denominata genêt absolu, ossia "ginestra assoluta"[4] Dalle vermene si estrae la fibra tessile.

PictographTree Altitude 789 ft
Photo ofEdera comune, Hedera helix

Edera comune, Hedera helix

Pianta : Nei rami non fioriferi ha foglie caratteristiche a 3 o 5 lobi di colore verde chiaro e scuro, ideale per ricoprire muri o tronchi di alberi. Nei rami fioriferi le foglie invece sono ovato romboidali. I fiori sono formati da cinque petali di colore verde riuniti in ombrelle sferiche. Caratteristica dell'edera è la prima fioritura a circa 10 anni di età. I frutti sono costituiti da bacche globose di colore nero a maturazione lungamente peduncolati e riuniti in formazioni sferiche. Gli uccelli se ne cibano abbondantemente nei periodi invernali mentre per l'uomo contengono una saponina che irrita le pareti gastriche. Cresce vigorosa e rigogliosa, sempreverde, una rampicante molto rustica e resistente al freddo Usi: L'edera è una pianta mellifera, il cui fiore è bottinato intensamente dalle api. Si può ottenere un miele, ma anche se comune l'edera non è abbondante e la produzione di monoflora si ha solo in piccole aree. Molto importante perché è l'ultima pianta a fornire quantità cospicue di nettare e polline prima dell'inverno, fiorendo a settembre-ottobre. Una peculiarità di questo miele che ne rende difficile l'estrazione è dovuto alla cristallizzazione rapida, spesso già nei favi dentro l'arnia, rendendo inutile la normale centrifugazione. Indi per cui spesso si lascia come ultimo rifornimento per le scorte invernali dell'alveare. Inoltre, per il periodo autunnale, il miele tende ad avere troppa umidità. L'edera comune è molto apprezzata in cosmetica[1] per le sue proprietà tonificanti e drenanti, è utile contro cellulite, ritenzione idrica e gonfiori, ma anche per la cura dei capelli e piccole irritazioni o scottature. Fra i prodotti cosmetici più apprezzati ricavati da questa pianta vi è l'estratto di edera. L'edera può essere problematica. Essendo una pianta rampicante a crescita rapida, è in grado di causare danni a murature e grondaie; può nascondere guasti strutturali potenzialmente gravi, oltre a ospitare parassiti indesiderati. Una pianificazione, un posizionamento accurati sono essenziali.

PictographTree Altitude 786 ft
Photo ofVoir Roberto Photo ofVoir Roberto

Voir Roberto

PictographTree Altitude 785 ft
Photo ofColchico , Colchicum

Colchico , Colchicum

Colchicum L. è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Colchicaceae. Si tratta di specie assai velenose, alle cui tossine mortali non esiste antidoto. I rischi di avvelenamento sono spesso da ascrivere alla forte somiglianza dei fiori con quelli del genere Crocus che fioriscono a fine inverno, con cui vengono facilmente confusi. Della specie Colchicum autumnale che fiorisce a ottobre, bastano pochi milligrammi (erbette per fare risotto), per essere mortali per l'uomo. Usi : VELENOSO MORTALE. Contiene colchicina. Si sono riscontrati casi di cefalea, vomito, diarrea, convulsioni e fenomeni asfittici. Per quanto riguarda il suo meccanismo d'azione mentre rallenta le ossidazioni, inibisce il cumulo delle scorie. Utilizzato prevalentemente contro la gotta, trova applicazione come analgesico, colagogo e antimicotico. È assorbito lentamente dall'organismo.[senza fonte] Colchicum tra storia e leggenda Questa tipologia floreale, nota come la Freddolina, è stata spesso oggetto di numerose tradizioni orali diffuse nelle Dolomiti e nella lontana Colchide sul Mar Nero. Le saghe di origine nordica vogliono derivi da frammenti di una preziosissima gemma denominata Ametista Fiammante, contesa da due popoli di Geni dell'Alpe. Esausta della guerra, una principessa, figlia di uno dei re che si scontravano, fece cadere la gemma in una valle e la stessa si frantumò e si trasformò in fiori violacei, come il suo colore. Una cosa particolare, come nota Tullia Rizzotti, è che le Dolomiti presentano veramente l'ametista.

PictographTree Altitude 779 ft
Photo ofCarota ,Daucus carota

Carota ,Daucus carota

Pianta : La carota (Daucus carota ) è una pianta erbacea dal fusto di colore verde appartenente alla famiglia delle Apiaceae; è anche uno dei più comuni ortaggi, e il suo nome deriva dal latino tardo carōta, a sua volta dal gr. καρωτόν (karōton). La carota spontanea è diffusa in Europa, in Asia e nel Nord Africa. Ne esistono molte e diverse cultivar che sono coltivate in tutte le aree temperate del globo. Allo stato spontaneo è considerata pianta infestante e si trova facilmente in posti assolati ed in zone calde e sassose.

PictographTree Altitude 779 ft
Photo ofIppocastano ,Aesculus hippocastanum Photo ofIppocastano ,Aesculus hippocastanum

Ippocastano ,Aesculus hippocastanum

Pianta: L'ippocastano o castagno d'India (Aesculus hippocastanum ) è un albero appartenente alla famiglia Sapindaceae, diffuso in Europa. È molto usato come ornamentale nei viali o come pianta isolata. Crea una zona d'ombra molto grande e fitta. Usi: Il legno è di cattiva qualità. La corteccia era usata come febbrifugo. In alcune zone d'Italia è ancora vivo l'uso di portare con sé una "castagna d'india" come talismano contro il contagio delle malattie da raffreddamento [9]. L'ippocastano è uno dei fiori di Bach, white chestnut. In Gran Bretagna i semi, chiamati conker, vengono usati per un popolare gioco da bambini.

PictographTree Altitude 766 ft
Photo ofAgave ,Agave (botanica)

Agave ,Agave (botanica)

Pianta: Genere composto da piante succulente perenni con portamento a rosetta e con fusto breve generalmente non visibile;[8] le varie specie hanno dimensioni che variano da circa 20 cm fino a 5-6 metri in ampiezza e da 15 cm a 2,50 metri in altezza. Le foglie sono carnose, a nervature parallele di consistenza fibrosa, larghe fino a 25 cm e lunghe fino a 2,50 metri; sono quasi sempre dotate di una spina apicale legnosa lunga fino a 5 cm; nella maggior parte delle specie sono presenti spine legnose anche lungo i margini (alcune specie presentano filamenti bianchi). Le foglie si formano attorno a un breve fusto centrale dal quale si distaccano con la crescita; la loro formazione rispetto alla rosetta segue un angolo costante,[9] che ne ottimizza l'esposizione alla radiazione solare e ne costituisce una peculiarità rispetto ad altre succulente con il medesimo portamento (Aloeacee, Yucca). Se coltivate in climi più freddi le foglie possono avere una colorazione tendente al verde-azzurro, mentre il colore verde-grigio indica climi più caldi.

PictographTree Altitude 761 ft
Photo ofFico dottato ,Fico dottato

Fico dottato ,Fico dottato

Pianta: l Dottato, chiamato anche Ottato, è una varietà di fico domestico bìfere di origine italiana. Molto coltivata nell'Italia meridionale, il suo frutto è particolarmente apprezzato secco. Nella provincia di Cosenza la Denominazione di Origine Protetta "Fichi di Cosenza DOP" designa in modo esclusivo i frutti essiccati di fico domestico “Ficus carica sativa”, appartenenti alla suddetta varietà. Come prodotto agroalimentare tradizionale , il fico dottato è anche coltivato nelle zone collinari in piante sparse in moltissime aziende agricole delle province di Arezzo, Firenze e Prato. Riguardo all'origine del nome sono state formulate molte proposte (lat. Optatus, lat. Ficus cottana, it. ad otta 'al momento giusto', it. dote), ma gli etimologi sembrano più inclini a ritenere il nome della pianta legato al toponimo Ottati, comune dell'attuale provincia di Salerno.

PictographIntersection Altitude 702 ft
Photo ofPrendere a sinistra verso Rocchetta

Prendere a sinistra verso Rocchetta

PictographRiver Altitude 693 ft
Photo ofRivière

Rivière

PictographFlora Altitude 714 ft
Photo ofSerpillo, Thymus serpyllum

Serpillo, Thymus serpyllum

Pianta: Il serpillo (Thymus serpyllum L.), anche detto pepolino, pipernia o timo selvatico è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Comune in tutta Europa e Nord Africa, è una delle specie di timo più diffusa, utilizzata da secoli per scopi culinari, ornamentali e medicinali. uesta varietà di timo è una buona pianta mellifera, molto bottinata dalle api che ne ricavano anche un miele monoflora. Uso: Il serpillo è un piacevolissimo compagno di piccoli giardini, per la robustezza, il profumo e la fioritura. Vi sono alcune varietà nane che si possono usare come tappeto erboso. È molto usato in cucina, come molte altre specie di timo. In particolare, per le sue proprietà antibatteriche, è molto utile per aiutare la digestione e ridurre la fermentazione intestinale, ad esempio, accompagnando un piatto di fagioli. Liquore tradizionale , ottenuto per macerazione alcolica del fiore della pianta e successiva aggiunta di sciroppo di zucchero.

PictographFlora Altitude 735 ft
Photo ofVoir Roberto

Voir Roberto

PictographReligious site Altitude 770 ft
Photo ofSan Bartolomeo

San Bartolomeo

PictographFlora Altitude 787 ft
Photo ofFelce ,Dryopteris filix-mas

Felce ,Dryopteris filix-mas

La felce maschio (Dryopteris filix-mas (L.) Schott) è una pianta appartenente alla famiglia Dryopteridaceae. È una delle felci più comune nei boschi ombrosi e freschi di castagno e di quercia. Forma rigogliosi cespugli che superano anche 1 m di altezza. Utilizzata anche come ornamentale nei giardini e nei vasi.

PictographPanorama Altitude 801 ft
Photo ofRocchetta nervina Photo ofRocchetta nervina Photo ofRocchetta nervina

Rocchetta nervina

PictographPanorama Altitude 820 ft
Photo ofRocchetta nervina

Rocchetta nervina

PictographReligious site Altitude 792 ft
Photo ofChiesa Sant'Antonio

Chiesa Sant'Antonio

PictographFlora Altitude 768 ft
Photo ofPisello odoroso ,Lathyrus odoratus

Pisello odoroso ,Lathyrus odoratus

La cicerchia odorosa (Lathyrus odoratus L.), nota anche come pisello odoroso, è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae, largamente utilizzata come pianta ornamentale

PictographTree Altitude 753 ft
Photo ofVoir Roberto

Voir Roberto

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