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Ragusa “Ibla”

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Trail stats

Distance
3.07 mi
Elevation gain
315 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
315 ft
Max elevation
1,447 ft
TrailRank 
67 5
Min elevation
1,237 ft
Trail type
Loop
Moving time
53 minutes
Time
3 hours 57 minutes
Coordinates
694
Uploaded
October 6, 2022
Recorded
October 2022
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near Maria Paternò e Arezzo, Sicilia (Italia)

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Itinerary description

Ragusa Ibla è stato un comune italiano dal 1866 al 2 gennaio 1927.
Attualmente è il quartiere più antico del centro storico di Ragusa, chiamato anche soltanto Ibla o, in dialetto ragusano, Iusu (ovvero la Ragusa inferiore, per distinguerla da quella superiore). È situata nella parte orientale della città, sopra una collina che va dai 385 ai 440 m s.l.m..

Dopo il terremoto del 1693, la città di Ragusa antica fu ricostruita attuando cantieri che produssero opere, edifici e monumenti di gusto tardo barocco. In essa risultano presenti ben 14 dei 18 monumenti della città di Ragusa oggi iscritti nel patrimonio dell'umanità.

L'antica città contiene oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi in stile barocco. Nella parte più orientale, si trova il Giardino Ibleo e sono inoltre presenti gli scavi di un'antica città che secondo diversi storici sarebbe identificabile con l'Hybla Heraia.

Nel 1866 il quartiere si staccò amministrativamente dal resto della città diventando comune autonomo col nome di Ragusa Inferiore, nome che mantenne fino al 1922 quando fu cambiato in Ragusa Ibla. Il 2 gennaio 1927, in occasione dell'elevazione a capoluogo di provincia della città di Ragusa, i due comuni furono riuniti.

Ragusa Ibla è inoltre sede di alcune importanti manifestazioni e tradizioni antiche come Ibla Buskers, Ibla Grand Prize, la festa del Patrono di Ragusa S. Giorgio e la Settimana Santa, vissuta dalle numerose Confraternite attorno alla devozione sempre viva da secoli per il SS. Sacramento esposto in quarantore presso il Duomo di San Giorgio.

Il quartiere ospita oggi la sede di Lingue e letterature straniere, facoltà della rinomata Università degli studi di Catania.

Il Portale di San Giorgio è il monumento simbolo della città di Ragusa, fu edificato in stile gotico nella prima metà del XII secolo[senza fonte] come parte della chiesa di San Giorgio ora scomparsa.

Il giardino Ibleo è il più antico dei quattro giardini principali di Ragusa.

La villa di Ragusa Ibla fu costruita nel 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali e di buona parte del popolo che lavorò gratuitamente per la realizzazione dell'opera.
Sorge su uno sperone di roccia che si affaccia sulla vallata dell'Irminio, all'estremità est dell'abitato a circa 385 m s.l.m.; l'ingresso è costituito da un magnifico viale fiancheggiato da numerose palme, è assai ben curato e adornato con panchine ben scolpite, colonne con vasi in pietra scolpiti in forme diverse e una elegante balconata con recinzione in calcare. Imponente al centro della villa il monumento ai caduti della grande guerra. All'interno si trovano la chiesa di San Vincenzo Ferreri, la chiesa di San Giacomo e la chiesa dei Cappuccini. Vicino al giardino, si trovano pure gli scavi archeologici di Ragusa Ibla.

La chiesa di San Giuseppe è situata a Ragusa Ibla in piazza Pola (l'antica Piazza Maggiore) e sorge sui resti della chiesa di San Tommaso andata completamente distrutta nel terremoto del 1693.

L'opera, attribuita a Rosario Gagliardi, rappresenta insieme al Duomo di San Giorgio, uno dei gioielli del barocco siciliano.

La storia della chiesa di San Giuseppe cammina di pari passo con quella del monastero di San Benedetto.

Quest'ultimo fu costruito grazie alla donazione del barone di Buscello Don Carlo Giavanti che, originario di Noto, per le volontà testamentarie della moglie, la nobildonna ragusana Violante Castilletti, trasformò il palazzo dove abitava in convento.

Sebbene nata attorno al 1590, nella Sacra Visita del 1621 non viene citata probabilmente perché annessa al monastero, mentre quella del 1654 riporta un cenno che forse si riferisce all'altra chiesa di San Giuseppe.

Alcuni studiosi locali negano però questa teoria ovvero la presenza di due chiese di San Giuseppe avvalorando invece l'ipotesi che una chiesetta, esistente sin dal 1543, assumesse rilievo solo dopo l'unione con il convento costruito con il donativo del 1590.

Con il terremoto del 1693 la chiesa e il relativo convento andarono quasi interamente distrutti.

I primi lavori di ricostruzione iniziarono nel 1701 e proseguirono fino al 1705. Altri lavori poi si registrarono fra il 1723 e il 1737, mentre nel 1756 avvenne l'occupazione dei fabbricati della chiesa di San Tommaso (ormai trasferita altrove) che la portarono alla versione attuale.

Tra il 1756 e il 1760 il progetto rococò sostituì quello barocco. Questo passaggio portò a una chiesa di San Giuseppe di nuovo stampo somigliante per certi tratti a San Giorgio e per altri alla vicina chiesa della Madonna del Carmine.

L'insigne collegiata di San Giorgio (conosciuta anche come Duomo di San Giorgio) è il principale luogo di culto cattolico di Ragusa, uno dei monumenti più importanti della città di Ragusa.

La chiesa madre della città intitolata al patrono della città, prima del 1693 sorgeva all'estremità est dell'abitato, nei pressi dell'attuale giardino Ibleo, dove si trova ancora il grande portale quattrocentesco, di stile Gotico spagnolo, unica vestigia rimasta dell'antico tempio.

La chiesa fu gravemente danneggiata dal terremoto e restarono in piedi parte della facciata, alcune cappelle e parte della Cappella maggiore, per cui venne costruito un ampio locale adiacente alla navata sinistra del vecchio tempio, in cui poter svolgere le funzioni.

Nel secondo quarto del XVIII secolo, si decise di trasferire la chiesa nel sito della vecchia di San Nicola, che fino al XVI secolo era stata la parrocchia dei fedeli di rito greco e successivamente, passata al rito latino, era divenuta "chiesa sacramentale" di San Giorgio.

I sangiorgiani, arroccati nella primitiva parte di città e fermamente convinti nel ricostruire nell'antico nucleo, subirono lo smacco dei sangiovannari, primi a ricostruire un proprio luogo di culto. Circostanza che continuò ad alimentare l'acredine e fomentare le diatribe fra fazioni da sempre in contrasto, ove un evento sismico aveva ribaltato la supremazia dei luoghi e l'ordine delle correnti.

Del progetto venne incaricato nel 1738 Rosario Gagliardi, architetto di Noto, uno dei protagonisti della ricostruzione barocca, di cui questo edificio è forse l'opera migliore: infatti per costruirla l'artista ideò un superbo gioco di prospettiva; orientò la chiesa un po' più a sinistra della piazza antistante (lo si può ben notare) così che la futura cupola fosse visibile dietro l'imponente facciata a campanile, caratteristica peculiare delle chiese del Gagliardi. La prima pietra fu posta il 28 giugno del 1739, come ricorda una lapide murata sul lato destro della scalinata, e tuttavia, come ricorda l'enigmatica iscrizione posta sul lato opposto, i lavori poterono cominciare solo nel 1744.

Il 5 ottobre 1775, con la "salita" delle campane, si conclusero i lavori della facciata. Secondo tradizione la cupola sarebbe stata progettata e realizzata nel 1820 dal capomastro ragusano Carmelo Cultraro, su modello di quella del Pantheon di Parigi, ma recenti studi e riscontri archivistici ne assegnano la paternità all'architetto Stefano Ittar.

I continui ricorsi di entrambi i rettori delle due fazioni alla Congregazione dei Riti presso la Santa Sede determina il 10 dicembre 1865 la divisione civile del comune, la parte alta si prese il nome di Ragusa superiore, alla madre patria Ragusa, la forza dei numeri, impose il nome di Ragusa Inferiore, vi furono due distinti sindaci, due duomi, l'esplicito riconoscimento di due correnti (sangiorgiani e sangiovannari) che in fondo erano solamente la rappresentazione tra la vecchia nobiltà autoctona che si rispecchiava in San Giorgio e la nuova nobiltà, creatasi col tempo, e legata alla chiesa di San Giovanni.

Nonostante questa divisione il patronato della città resta a San Giorgio, patrono da sempre della città e confermato con il titolo di Patrono Principale Protettore della Città di Ragusa il 10 maggio del 1643 dai giurati della città riuniti per decidere l'unico Patrono della città, così come aveva imposto il papa del periodo. Solamente nel 1896 gli abitanti del comune di Ragusa superiore chiedono l'intitolazione di San Giovanni a patrono del loro comune, cosa che avviene ufficialmente nel 1897 quando San Giovanni viene proclamato "Patrono Particolare del comune di Ragusa Superiore".

Nel 1926, con l'elevazione di Ragusa a capoluogo di provincia, si riuniscono i due comuni, scompare quindi il comune di Ragusa Superiore e si ritorna allo status di "Città di Ragusa".

L'ultima modifica del complesso risale al 1890, quando venne realizzata l'inferriata che cinge la scalinata. Il Duomo è stato immortalato in innumerevoli film e serie televisive tra cui Kaos, Il commissario Montalbano e la seconda serie di L'onore e il rispetto.

Nell'attiguo museo del Duomo sono conservate le vestigia dell'antica San Giorgio, mentre nella sagrestia è possibile ammirare un magnifico altare cinquecentesco del Gagini.

I Monti Iblei sono un altopiano montuoso,di origine tettonica, localizzato nella parte sud-orientale della Sicilia, compresa tra il libero consorzio comunale di Ragusa, il libero consorzio comunale di Siracusa e in minima parte nella città metropolitana di Catania. Il Monte Lauro, posto al confine tra il siracusano e il ragusano, è la cima più alta, con un'altezza di 987 m s.l.m. Altre cime elevate della catena sono Monte Casale (910 m) e Monte Arcibessi (906 m).

I monti Iblei confinano a nord con la piana di Catania, ad est con il mar Ionio, a sud con il mar Mediterraneo e ad ovest con la piana di Gela e le propaggini meridionali dei monti Erei.

Il complesso montuoso dei Monti Iblei è costituito da un massiccio calcareo-marnoso bianco conchiglifero del Miocene (plateau degli Iblei) in cui, nonostante il sollevamento tettonico che lo ha portato in emersione, gli strati rocciosi si sono mantenuti orizzontali. L'altopiano è stato inciso da numerosi fiumi e torrenti che hanno scavato profonde forre e gole, a volte con andamento meandriforme. Le gole degli Iblei vengono definite anche canyon, per via della loro assimilabilità con i canyon del nord America, ma localmente esse sono note soprattutto come le caratteristiche «cave» degli Iblei; tra queste la più notevole è quella denominata Cavagrande del Cassibile, definita come «il più bel canyon dell'intero tavolato degli Iblei». Antiche condotte freatiche fossili ed antri evidenziano la maturità del fenomeno di erosione/corrosione causate dal carsismo profondo dell'area, specialmente nella parte orientale dove si può osservare la presenza di stalattiti e stalagmiti. Gli Iblei rappresentano infatti una delle aree più importanti della Sicilia per il fenomeno carsico.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 1,260 ft
Photo ofScalinate per Ragusa Ibla Photo ofScalinate per Ragusa Ibla

Scalinate per Ragusa Ibla

PictographReligious site Altitude 1,266 ft
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Portale di San Giorgio

PictographReligious site Altitude 1,270 ft
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Chiesa di San Giacomo

PictographReligious site Altitude 1,273 ft
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Chiesa di Sant’Agata

PictographWaypoint Altitude 1,266 ft
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Giardino Ibleo

PictographWaypoint Altitude 1,302 ft
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Centro di Ibla

PictographReligious site Altitude 1,309 ft
Photo ofChiesa di San Giuseppe Photo ofChiesa di San Giuseppe Photo ofChiesa di San Giuseppe

Chiesa di San Giuseppe

PictographReligious site Altitude 1,339 ft
Photo ofDuomo di San Giorgio Photo ofDuomo di San Giorgio Photo ofDuomo di San Giorgio

Duomo di San Giorgio

PictographWaypoint Altitude 1,342 ft
Photo ofPiazza del Duomo Photo ofPiazza del Duomo Photo ofPiazza del Duomo

Piazza del Duomo

PictographPanorama Altitude 1,276 ft
Photo ofPanorama di Ragusa alta Photo ofPanorama di Ragusa alta Photo ofPanorama di Ragusa alta

Panorama di Ragusa alta

PictographWaypoint Altitude 1,276 ft
Photo ofVie del centro Photo ofVie del centro Photo ofVie del centro

Vie del centro

PictographReligious site Altitude 1,263 ft
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Chiesa delle Anime Sante

PictographWaypoint Altitude 1,230 ft
Photo ofScale per il centro Photo ofScale per il centro Photo ofScale per il centro

Scale per il centro

PictographIntersection Altitude 1,309 ft
Photo ofDiscesa dei miracoli Photo ofDiscesa dei miracoli Photo ofDiscesa dei miracoli

Discesa dei miracoli

PictographWaypoint Altitude 1,234 ft
Photo ofMonti Iblei e Ragusa Photo ofMonti Iblei e Ragusa Photo ofMonti Iblei e Ragusa

Monti Iblei e Ragusa

Comments  (1)

  • Photo of Clara77
    Clara77 Jan 5, 2023

    I have followed this trail  View more

    Bellissima... 👍👍👍

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