Parco di Capodimonte - Napoli
near Capodimonte, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La reggia si estende su due livelli ed al primo piano si trovano gli Appartamenti Reali: si tratta in parte di ricostruzione, in parte di originali, degli arredi appartenuti alle famiglie dinastiche che hanno abitato nella dimora; tra gli elementi di spicco: porcellane, oggetti di vita quotidiana e sculture e pitture di artisti italiani ed europei del XVIII e XIX secolo. Nel 1742 l'architetto Ferdinando Sanfelice comincia la sistemazione dei centoventiquattro ettari[5] del parco di Capodimonte[7]: da una spianata di forma ellittica che si apre di fronte al palazzo, il Sanfelice lascia partire cinque viali da cui si diramano altri più piccoli che attraversano il bosco[8]; a questo si affianca inoltre anche il restauro di tutte quelle costruzioni già presenti all'interno del giardino e destinate o ad abitazione o a luoghi di culto o adibite a sedi di lavoro come, una fabbrica di arazzi aperta nel 1737, una fabbrica di porcellana, inaugurata nel 1743 per poi essere distrutta assieme a tutti gli impianti e i forni nel 1759 quando il re si trasferisce in Spagna, portando con sé tutte le maestranze, risultando essere una delle più importanti nella lavorazione del materiale che dalla fabbrica prende il nome, una Stamperia Reale, nel 1750, ed una fabbrica d'armi, nel 1753, oltre a diverse aziende agricole. Nel 1755, nel palazzo ancora in costruzione, viene aperta la Reale Accademia del Nudo, diretta da Giuseppe Bonito, mentre nel 1758 sono trasferiti i primi dipinti che vanno ad occupare dodici delle ventiquattro sale, ancora in fase di completamento.
Waypoints
Waypoint
diversi edifici disseminati nel parco, erano le antiche dimore, locali di servizio, stalle e chiese della Reale Tenuta.
Waypoint
una leggera pioggerellina ci consiglia di rientrare per il viale più centrale.
Intersezione
all' ingresso da porta di mezzo, un ventaglio di 5 viali ci divide il parco in innumerevoli zone.
Museo
A Napoli nulla è fatto senza aspirare alla grandiosità: la Reggia di Capodimonte, casa di caccia borbonica, è un palazzo di tre piani, complessivamente 14 mila metri quadri, con 124 gallerie che ospitano una delle più importanti pinacoteche d’Europa, il cui nucleo principale è formato dalla famosa Collezione Farnese. Le collezioni comprendono opere dei più grandi nomi, da Tiziano a Raffaello, da Michelangelo a Caravaggio, da Masaccio a Botticelli. Poi ancora Mantegna, Rosso Fiorentino, Correggio, il Parmigianino, Lotto, i fratelli Carracci, Goya, Luca Giordano, Ribera, Artemisia Gentileschi e tanti altri. Si aggiungono una straordinaria collezione di porcellane e arti decorative, un ricchissimo gabinetto di stampe e disegni, un’importante collezione di arazzi e mobili reali, senza dimenticare la preziosissima galleria delle Mirabilia Farnese. Una storia raccontata nelle sale dedicate ai suoi principali protagonisti come Carlo di Borbone che decide la costruzione del palazzo nel 1738, Ferdinando IV che diventa re di Napoli a soli nove anni, Ferdinando II autore del completamento della reggia, fino al decennio francese e ai riallestimenti postunitari. Il palazzo, poco abitato dai sovrani borbonici, diventa una più stabile residenza reale con l’arrivo di Carolina Bonaparte che adegua l’appartamento al gusto della corte imperiale, e Gioacchino Murat che realizza la strada di collegamento con il centro della città, risolve il problema di approvvigionamento idrico, e si serve dell’opera di artisti del calibro di Antonio Canova, autore del ritratto in gesso di Letizia Ramolino Bonaparte.
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