Castell'Arquato
near Castell'Arquato, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
SINTESI PERCORSO TURISTICO
————————————————
-PUNTO INFORMAZIONI:
Piazza del Municipio, 29014 Castell'Arquato PC
Tel. 0523 803215
iatcastellarquato@gmail.com
-NOTE PERCORSO:
Castell’Arquato è situato sulle prime alture della val d’Arda, è caratterizzato da un borgo medioevale arroccato lungo la collina che domina la vallata. Castell’Arquato ha il titolo di città d’arte, è stato insignito della bandiera arancione dal Touring Club Italiano e fa parte del club deI borghi più belli d’Italia.
-PERIODO CONSIGLIATO:
Tutto l’anno.
-REPERIBILITÀ DI ACQUA:
Non ci sono fontane di acqua potabile a Castell’Arquato. É possibile reperire acqua nelle strutture ricettive.
-STRUTTURE SUL PERCORSO:
Il borgo di Castell’Arquato offre la possibilità di diverse strutture ricettive, fra Bar, Ristoranti, B&B ed Hotel.
-SERVIZI IGIENICI:
Si possono trovare dei Public Toilets a Castell’Arquato in fondo alla Discesa San Carlo, sulla sinistra prima di entrare in Piazza Europa.
-ADATTO AI BAMBINI:
Il Borgo di Castell’Arquato regala emozioni solo passeggiando per le strade, ed é possibile trascorrere momenti piacevoli anche con i bambini.
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DESCRIZIONE
Situato sulle prime alture della val d'Arda, è caratterizzato da un borgo medioevale arroccato lungo la collina che domina la vallata. Il centro storico si trova sulla riva sinistra del torrente Arda, mentre sulla sponda opposta si è sviluppato un quartiere residenziale. Dista circa 30 km da Piacenza, 42 km da Cremona e 45 km da Parma.
Castell'Arquato ha il titolo di città d'arte, è stato insignito della bandiera arancione dal Touring Club Italiano e fa parte del club de I borghi più belli d'Italia
Il territorio viene poi colonizzato da tribù liguri e gallo-celtiche, prima di entrare a far parte dei territori controllati dai romani. Da alcune tracce attribuibili a insediamenti romani si presume la costruzione di un castrum militare con il fine di controllare i liguri. In epoca imperiale si sviluppò come piccolo capoluogo rurale, grazie alla posizione favorevole di dominanza sulla rete viaria.
Secondo la leggenda, il toponimo Castell'Arquato deriverebbe dal nome del cavaliere romano Caio Torquato, a cui si attribuisce la fondazione del villaggio; più realisticamente, si deve alla forma quadrata del primo insediamento militare o dalla disposizione di esso.
Nel 1499, con la discesa dei francesi in Italia, Castell'Arquato passa sotto il loro dominio, venendo amministrato prima da Pierre de Rohan, con il titolo di Gran Marescalco del Cristianissimo Lodovico Re di Francia, che lo delega, a sua volta, al podestà Francesco Torti e poi al Marescalco Gian Giacomo Trivulzio. Terminato il dominio francese, il borgo entra a far parte dello stato pontificio per essere poi riassegnato a Francesco Sforza di Santa Flora nel 1512.
Nel 1531 sale al potere Bosio II Sforza; dopo la sua morte, nel 1533, la cittadinanza locale afferma la fedeltà alla moglie Costanza Farnese. Nel 1541 papa Paolo III Farnese, padre di Costanza, concede al borgo l'indipendenza dal comune di Piacenza, cancellata dal suo predecessore Clemente VII nel 1530. Il pontefice rende anche visita al borgo nella primavera del 1543 in cui è acclamato dalla popolazione, riconoscente per il ripristino dell'indipendenza da Piacenza con i conseguenti vantaggi economici. Nel 1545 sale al potere Sforza Sforza, figlio di Francesco; durante il suo regno Ottavio Farnese eleva Castell'Arquato a marchesato. A Sforza succederà il figlio, cardinale Francesco Sforza. Il potere della dinastia Sforza termina nel 1707, allorché il territorio arquatese diviene parte del ducato di Parma e Piacenza, di cui segue la storia fino all'unità d'Italia.
Il borgo non ha subito modifiche degne di nota sino agli anni '50. Nei decenni successivi le diverse amministrazioni hanno incentivato un cospicuo sviluppo urbanistico ai piedi del borgo antico, che si è esteso alle superfici agricole circostanti e a cui ha corrisposto un iniziale spopolamento e un successivo recupero architettonico del nucleo storico originario anche grazie all'utilizzo turistico delle seconde case.
Alcuni testi sono tratti da:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Castell%27Arquato
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-PUNTO INFORMAZIONI:
Piazza del Municipio, 29014 Castell'Arquato PC
Tel. 0523 803215
iatcastellarquato@gmail.com
-NOTE PERCORSO:
Castell’Arquato è situato sulle prime alture della val d’Arda, è caratterizzato da un borgo medioevale arroccato lungo la collina che domina la vallata. Castell’Arquato ha il titolo di città d’arte, è stato insignito della bandiera arancione dal Touring Club Italiano e fa parte del club deI borghi più belli d’Italia.
-PERIODO CONSIGLIATO:
Tutto l’anno.
-REPERIBILITÀ DI ACQUA:
Non ci sono fontane di acqua potabile a Castell’Arquato. É possibile reperire acqua nelle strutture ricettive.
-STRUTTURE SUL PERCORSO:
Il borgo di Castell’Arquato offre la possibilità di diverse strutture ricettive, fra Bar, Ristoranti, B&B ed Hotel.
-SERVIZI IGIENICI:
Si possono trovare dei Public Toilets a Castell’Arquato in fondo alla Discesa San Carlo, sulla sinistra prima di entrare in Piazza Europa.
-ADATTO AI BAMBINI:
Il Borgo di Castell’Arquato regala emozioni solo passeggiando per le strade, ed é possibile trascorrere momenti piacevoli anche con i bambini.
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DESCRIZIONE
Situato sulle prime alture della val d'Arda, è caratterizzato da un borgo medioevale arroccato lungo la collina che domina la vallata. Il centro storico si trova sulla riva sinistra del torrente Arda, mentre sulla sponda opposta si è sviluppato un quartiere residenziale. Dista circa 30 km da Piacenza, 42 km da Cremona e 45 km da Parma.
Castell'Arquato ha il titolo di città d'arte, è stato insignito della bandiera arancione dal Touring Club Italiano e fa parte del club de I borghi più belli d'Italia
Il territorio viene poi colonizzato da tribù liguri e gallo-celtiche, prima di entrare a far parte dei territori controllati dai romani. Da alcune tracce attribuibili a insediamenti romani si presume la costruzione di un castrum militare con il fine di controllare i liguri. In epoca imperiale si sviluppò come piccolo capoluogo rurale, grazie alla posizione favorevole di dominanza sulla rete viaria.
Secondo la leggenda, il toponimo Castell'Arquato deriverebbe dal nome del cavaliere romano Caio Torquato, a cui si attribuisce la fondazione del villaggio; più realisticamente, si deve alla forma quadrata del primo insediamento militare o dalla disposizione di esso.
Nel 1499, con la discesa dei francesi in Italia, Castell'Arquato passa sotto il loro dominio, venendo amministrato prima da Pierre de Rohan, con il titolo di Gran Marescalco del Cristianissimo Lodovico Re di Francia, che lo delega, a sua volta, al podestà Francesco Torti e poi al Marescalco Gian Giacomo Trivulzio. Terminato il dominio francese, il borgo entra a far parte dello stato pontificio per essere poi riassegnato a Francesco Sforza di Santa Flora nel 1512.
Nel 1531 sale al potere Bosio II Sforza; dopo la sua morte, nel 1533, la cittadinanza locale afferma la fedeltà alla moglie Costanza Farnese. Nel 1541 papa Paolo III Farnese, padre di Costanza, concede al borgo l'indipendenza dal comune di Piacenza, cancellata dal suo predecessore Clemente VII nel 1530. Il pontefice rende anche visita al borgo nella primavera del 1543 in cui è acclamato dalla popolazione, riconoscente per il ripristino dell'indipendenza da Piacenza con i conseguenti vantaggi economici. Nel 1545 sale al potere Sforza Sforza, figlio di Francesco; durante il suo regno Ottavio Farnese eleva Castell'Arquato a marchesato. A Sforza succederà il figlio, cardinale Francesco Sforza. Il potere della dinastia Sforza termina nel 1707, allorché il territorio arquatese diviene parte del ducato di Parma e Piacenza, di cui segue la storia fino all'unità d'Italia.
Il borgo non ha subito modifiche degne di nota sino agli anni '50. Nei decenni successivi le diverse amministrazioni hanno incentivato un cospicuo sviluppo urbanistico ai piedi del borgo antico, che si è esteso alle superfici agricole circostanti e a cui ha corrisposto un iniziale spopolamento e un successivo recupero architettonico del nucleo storico originario anche grazie all'utilizzo turistico delle seconde case.
Alcuni testi sono tratti da:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Castell%27Arquato
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Comments (1)
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Peccato solo per la viabilità, io lo chiuderei al traffico… 😤😤