Anello di Monteloro

Di seguito la descrizione anche se noi abbiamo fatto qualcosa di
diverso. Vale la pena fare qst anello è veramente carino.
Siamo sempre più affamati
e assetati di bellezze naturalistiche.
Camminando nella bellissima Val di Sieve rimaniamo stupiti da quante ce ne può regalare e vogliamo sempre andare oltre per scoprire dove può arrivare questa meraviglia e quanti tesori contiene questo forziere di bellezza.
Un anello di medio impegno nel versante ovest della val di Sieve sopra le colline delle Sieci.
Belle le emergenze architettoniche e i paesaggi sulla vallata.

L'itinerario inizia dall'ampio parcheggio della Stazione FS delle Sieci, per proseguire in piazza degli Albizi, cuore del paese delle Sieci, situata sulla statale 67 Tosco-Romagnola (via Aretina), nei cui pressi è situata la pieve romanica di S. Giovanni a Remole del XII secolo con il suo elegante campanile.percorriamo un tratto pedonale di lungarno, ci immettiamo su una stradina dal nome suggestivo "Via della Fonte" dove troviamo l'inizio del sentiero che ci porterà a Monteloro.
Oltrepassato un sottopasso ferroviario, la stradina si allarga e in breve ci porta a un tabernacolo sormontato dalla stilizzazione delle tre alture del Golgota con la croce principale sulla collina più alta, centrale.
Affiancato da due cipressi e restaurato nel 2006, la presenza del tabernacolo suggerisce che un tempo via della Fonte fosse molto più utilizzata di oggi.
Continuiamo col sentiero nel bosco che costeggia l'orrido di Gricigliano e che sbuca all'improvviso lungo il bordo inferiore di una vigna nascosta per poi rientrare nel bosco.
Dopo circa 45 minuti di cammino arriviamo al complesso di Gricigliano, bella villa cinquecentesca dei Martelli, attualmente convento benedettino gestito da monaci francesi
La cosa più notevole del complesso è la singolare presenza, per la Toscana, di una peschiera che circonda il corpo principale su tre lati.
Un ponticello piatto di pietra preceduto da cancello immette all'edificio e al grande giardino degradante.
La presenza di questa peschiera rivela che un tempo doveva esserci una particolare abbondanza di acqua che veniva convogliata verso l'edificio, come dimostrano una grotta artificiale
Si prende, a sinistra in discesa fino a incontrare il sentiero, sulla destra, che in salita rientra nel bosco (presenza di corbezzoli).
Ad un bivio in prossimità di Monteloro merita fare una deviazione sulla destra, lasciando il sentiero segnato, per visitare la chiesa romanica del 1100 di S. Giovanni Battista e i ruderi del castello dei vescovi di Fiesole già diruto nel 1427. dopo poco saremo a Monteloro qui faremo la pausa pranzo.
Dopo la sosta inizia la discesa verso Molin del Piano che attraverseremo per continuare, a sinistra in salita, col sentiero che tra campi coltivati, ci porta alla fattoria di Valiano. Risaliamo un boschetto e arriviamo a una cava di pietra dismessa di poggio Carpinete.
Proseguiamo in quota e scendiamo a valle in prossimità del cimitero delle Sieci e da qui al parcheggio della stazione FS, dove termina l'escursione