Anello di Massa Lubrense

Anello con caratteristiche intermedie fra la mera passeggiata ad un hiking molto semplice su viuzze ristrette e dal fondo abbastanza regolare che collegano i fazzoletti di terra della penisola Sorrentina ed al contempo limitano il passaggio delle vetture.
Massa Lubrense è un comune che si distribuisce in varie frazioni che chiude l'estremità della penisola offrendo spiagge mozzafiato e balconi naturali (anche escursionistici) direttamente sull'isola di Capri; il giro praticato, tuttavia evidenzia maggiormente i panorami sul comprensorio puteolano, Ischia e Procida, panorami comunque di tutto rispetto.

La partenza avviene da Viale Filangieri, nel pieno centro di Massa Lubrense (che offre sia parcheggi gratuiti che a pagamento, la cui disponibilità varia a seconda della stagione) da cui si possono facilmente raggiungere l'antico monastero di Santa Teresa (da via Palma) che la Chiesa Santa Maria delle Grazie a Largo Vescovado (cui sono ubicati anche gli uffici comunali, di fronte alla stessa) che è la prima "arteria" che conduce nei meandri più interni del luogo, ove si è a contatto con un'inaspettata campagna di qualche raro muretto a secco ed i preponderanti agrumi che abbracciano al contempo vigneti (anche stabiliti secondo un sistema di terrazzamento) ed oliveti, alimentati anche dal torrente Rivo Patierno che si incrocia per ben 2 volte nel breve cammino, in particolare una prima volta su via Bagnulo (ove si diparte il CAI 343 o sentiero 23 Massa-Sorrento che sale dolcemente fra molti agrumeti per poi scendere alla località Arorella ove si raggiunge qualcosa di inaspettato.
In un vicolo a fondo a fondo cieco si staglia imprevedibilmente la Chiesa della SS Vergine, somigliante in maniera impressionante a quella di Lourdes le cui guglie appaiono inconfondibilmente di tipo gotico: recentemente ristrutturata e tinta esternamente di rosa, fu realizzata dal sacerdote Francesco Gàttola, originario di una famiglia benestante di Napoli, dopo il ritrovamento di una statua della Madonna che poi ora si vede nella Chiesa, almeno da quel che si narra.
Per visitarla internamente sarà sufficiente bussare alle suore immacolatine che gentilmente condurranno ad ammirare le volte ogivali e gli affreschi della Vergine, assieme al cortile che offre un'affacciata sul mare con la veduta di Ischia.
Da qui, si prosegue la discesa per via Arorella impegnando poi il sentiero 13 di via Molini, lì dove il transito di auto è impossibile e con una serie di scalini dal fondo non troppo irregolare, ma muschiato, si raggiunge via Partenope, tratto del CAI 343 (sentieri Lubrensi) che porta con una serie di svolte ed una scalinata finale sino alla Spiaggia di San Montano, ove è visibile anche Capo Nasto. Tocca risalire ed è possibile compiere alcuni tagli di via Partenope attraverso degli scalini che si insinuano fra le villette e le strutture ricreative di questo affaccio a mare che ben delinea i profili ischitani e procidani.
Si attraversa la sterrata di via Sirignano-Piscina che porta in un tratto boschivo ove si apprezza qualche castagno e qualche quercia, passando sopra Rivo Patierno che si presenta con due brevissimi e scroscianti salti. Si svolta a sx per via Pennino per raggiungere nuovamente Largo Vescovado e chiudere così il piacevole giro.
Non occorrono particolari accorgimenti per compiere questo breve anello, sono sufficienti calzature comode (meglio con suola sagomata per qualche passaggio scivoloso in condizioni di umidità) e la voglia di godere i bei panorami isolani che si possono cogliere nelle giornate più assolate.

La classificazione a passeggiata di grado medio è legata al fatto che si attraversano comunque dei sentieri CAI e non ufficiali di grado turistico.