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Abbateggio: il Parco Territoriale Attrezzato Sorgenti Solfuree del Lavino

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Trail stats

Distance
1.14 mi
Elevation gain
62 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
62 ft
Max elevation
570 ft
TrailRank 
52
Min elevation
570 ft
Trail type
Loop
Time
44 minutes
Coordinates
179
Uploaded
November 21, 2017
Recorded
November 2017
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near Decontra, Abruzzo (Italia)

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Itinerary description

Lungo la strada intercomunale che scende da Abbateggio verso Scafa, in località Decontra di Scafa, si incontra il Parco Territoriale Attrezzato Sorgenti Solfuree del Fiume Lavino. Il fiume Lavino si origina dal settore Sud-occidentale della Majella e scorre nei comuni di Abbateggio, Roccamorice e Lettomanoppello. Giunto a Decontra di Scafa il Lavino si arricchisce delle copiose acque di un complesso di sorgenti che conferiscono un particolare effetto cromatico.

COMUNE DI ABBATEGGIO
ECOMUSEO DEL PALEOLITICO
ABBATEGGIO: UNO DEI BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA
IL PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA NATURALISTICA PARCO MAJELLA
ABBATEGGIO STORIA & NATURA
VALSIMI: LE MINIERE DELLA MAIELLA E IL RICORDO COLLETTIVO
GUIDA TURISTICA
DEPOSITI LACUSTRI DELLA VALLE GIUMENTINA

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Waypoints

PictographPhoto Altitude 473 ft
Photo ofAntico mulino ad acqua Photo ofAntico mulino ad acqua

Antico mulino ad acqua

Al confine tra i comuni di Abbateggio e Scafa si trova un mulino ad acqua risalente al '600. Da un punto di vista sociale ed economico il mulino ha avuto un'importanza fondamentale per gli abitanti della vallata del fiume Lavino tanto da rimanere in funzione fino agli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale. Ciò può essere messo in relazione con la conservazione della coltivazione del farro nelle campagne circostanti e in special modo sul territorio di Abbateggio. I mulini ad acqua sono molti diffusi sulla Maiella e su tutti i fiumi dei valloni sono presenti uno o più mulini storici. Il mulino del Lavino sfruttava il movimento dell'acqua del fiume per ottenere l'energia necessaria a movimentare le tre coppie di macine di pietra dal peso di oltre 500 Kg. A seconda dei cereali macinati, infatti, si utilizzavano una delle tre macine: una era destinata ai grani, la seconda al granone, mentre la terza macina era impiegata nella molinatura delle misture, cioè miscugli di orzo, segale, e altri cereali macinati insieme per ottenere mangime per gli animali. Le tre macine accoppiate erano costituite da due ruote di pietra una fissa e l'altra fatta ruotare da un palo di legno che fungeva da albero di trasmissione. La coppia era poggiata orizzontalmente su una base di legno. Le superfici delle macine venivano scolpite per ottenere delle scanalature in modo da consentire l'areazione del grano e ciò permetteva di aumentare la velocità di rotazione della ruota mobile senza scaldare la farina. La struttura che ospita l'impianto è un casale rustico in pietra locale posizionato sull'ansa del fiume Lavino. All'esterno sono presenti delle chiuse e delle canalizzazioni che convogliano l'acqua verso un invaso generando la pressione necessaria a far ruotare le pale e quindi le macine. Il mulino oggi è un monumento all'interno del Parco Territoriale Attrezzato Sorgenti Solfuree del Fiume Lavino. Si tratta di un'area di grande importanza naturalistica per la presenza di sorgenti di acqua solfurea che originano torrenti, laghetti e pozze che creano un particolare effetto cromatico in quanto le sostanze solforose disciolte nell'acqua le conferiscono un particolare colore turchino.

PictographLake Altitude 518 ft
Photo ofLaghetti di acqua solfurea Photo ofLaghetti di acqua solfurea

Laghetti di acqua solfurea

Le risorgive del Parco Lavino originano laghetti, pozze, ruscelli, stagni che conferiscono al luogo una suggestiva impronta cromatica. Il colore dell'acqua è di un azzurro molto intenso e particolare a causa dei solfati in essa disciolti.

PictographPark Altitude 507 ft
Photo ofParco giochi e area pic-nic Photo ofParco giochi e area pic-nic

Parco giochi e area pic-nic

Il Parco Lavino è ideale per passare una giornata in famiglia o con gli amici in completo relax. Il Parco è provvisto di un campetto da calcio in terra battuta, un parco giochi e un'area pic-nic fornito di barbecue.

PictographCar park Altitude 572 ft
Photo ofPartenza-Arrivo

Partenza-Arrivo

L' accesso al Parco Lavino è situato lungo la strada principale di Decontra di Scafa. Proprio all'imbocco del sentiero c'è un ampio pazziale dove è possibile parcheggiare la macchina. Dal piazzale in 5 minuti si raggiunge l'area pic-nic con i laghetti.

PictographRiver Altitude 509 ft
Photo ofFiume Lavino e area delle risorgive Photo ofFiume Lavino e area delle risorgive Photo ofFiume Lavino e area delle risorgive

Fiume Lavino e area delle risorgive

Le sorgenti solfuree del Lavino hanno particolari caratteristiche chimico-fisiche derivate dal sottosuolo. L'area in cui sorge il parco, infatti, è di estremo interesse dal punto di vista minerario e in passato in queste zone veniva estratto il bitume. Le acque di queste sorgenti hanno un particolare colore turchino a causa delle sostanze in esse disciolte a base di zolfo come l'idrogeno solforato. Accanto al Parco Lavino scorre il fiume Lavino che si origina sul territorio di Abbateggio, sul settore sud-occidentale della Maiella. All'altezza del Parco Lavino le acque provenienti dalla montagna e quelle delle sorgenti solfuree si uniscono dando vita ad unico corso d'acqua affluente del fiume Pescara.

PictographWaypoint Altitude 487 ft
Photo ofVecchia centrale elettrica 'Reh&C'

Vecchia centrale elettrica 'Reh&C'

La centrale idroelettrica all'interno del Parco Lavino è stata realizzata nel 1890 dalla società mineraria tedesca Reh&C, una delle diverse società che negli anni hanno avuto la concessione mineraria per lo sfruttamento del bitume della Maiella lungo la vallata del fiume Lavino. Questa centrale elettrica è stata una delle prime centrali elettriche di una certa modernità ed efficienza costruita in Abruzzo. L'energia prodotta, infatti, era di 108 Kw e riusciva ad rendere autosufficiente l'industria mineraria della vallata.

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