Via Ferrata 'Dei Piceni'
near Costa San Severo, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
===> ATTENZIONE!!! <===
Premessa: La via ferrata è chiusa al pubblico, non collaudata ne sottoposta a controlli periodici, chi l'affronta lo fa a suo rischio e pericolo, dovete essere sicuri di sapere ciò che affrontate, la ferrata si sviluppa su pioli e presenta un tratto dove la forza fisica è tutto (un tetto) e l'ultimo tratto è molto esposto, non affrontatela se non avete esperienze con arrampicate e vie attrezzate.
La ferrata si trova in località Ormagnano, lasciamo il mezzo nel parcheggino del paese (mi raccomando portate una piccola offerta per i cani e per il suo padrone, praticamente lasciate le auto a casa sua) e seguiamo le indicazioni a SX per l'attacco alla via.
La ferrata può essere divisa in due parti:
La prima sono due tratti a pioli in mezzo al bosco (non più lunghi di 10m) e un piccolo tratto attrezzato che serve a superare un piccolo dente di roccia, e ci si sposta in salita in mezzo al bosco.
La seconda parte è formata da tre tratti a pioli molto ripidi ed esposti, il primo sale per una piccola parete verticale fino a un terrazzino, il secondo (quello più impegnativo) presenta subito un tetto dove bisogna salire "a braccia" e con molta forza per i primi 4 pioli, poi a salire per un tratto esposto fino al secondo terrazzino.
La terza parte inizia prima in discesa fino ad arrivare a una scaletta che porta a un covolo in alto (spesso bagnato) e da qui si traversa in esterno nel massimo punto di esposizione, attenzione a stare sotto che l'uscita è molto sporca, grosso rischio di caduta sassi.
Da qui si procede in salita per il bosco poi traversando a SX si ricomincia a scendere per tratti abbastanza ripidi fino alle Falesie di Ormagnano e poi seguendo il sentiero 241-A
si giunge al punto di partenza.
Ferrata molto bella per l'esposizione ma da fare con la massima attenzione, molto sporca e con rischio di caduta sassi.
Premessa: La via ferrata è chiusa al pubblico, non collaudata ne sottoposta a controlli periodici, chi l'affronta lo fa a suo rischio e pericolo, dovete essere sicuri di sapere ciò che affrontate, la ferrata si sviluppa su pioli e presenta un tratto dove la forza fisica è tutto (un tetto) e l'ultimo tratto è molto esposto, non affrontatela se non avete esperienze con arrampicate e vie attrezzate.
La ferrata si trova in località Ormagnano, lasciamo il mezzo nel parcheggino del paese (mi raccomando portate una piccola offerta per i cani e per il suo padrone, praticamente lasciate le auto a casa sua) e seguiamo le indicazioni a SX per l'attacco alla via.
La ferrata può essere divisa in due parti:
La prima sono due tratti a pioli in mezzo al bosco (non più lunghi di 10m) e un piccolo tratto attrezzato che serve a superare un piccolo dente di roccia, e ci si sposta in salita in mezzo al bosco.
La seconda parte è formata da tre tratti a pioli molto ripidi ed esposti, il primo sale per una piccola parete verticale fino a un terrazzino, il secondo (quello più impegnativo) presenta subito un tetto dove bisogna salire "a braccia" e con molta forza per i primi 4 pioli, poi a salire per un tratto esposto fino al secondo terrazzino.
La terza parte inizia prima in discesa fino ad arrivare a una scaletta che porta a un covolo in alto (spesso bagnato) e da qui si traversa in esterno nel massimo punto di esposizione, attenzione a stare sotto che l'uscita è molto sporca, grosso rischio di caduta sassi.
Da qui si procede in salita per il bosco poi traversando a SX si ricomincia a scendere per tratti abbastanza ripidi fino alle Falesie di Ormagnano e poi seguendo il sentiero 241-A
si giunge al punto di partenza.
Ferrata molto bella per l'esposizione ma da fare con la massima attenzione, molto sporca e con rischio di caduta sassi.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Il punto del tetto a sbalzo senza cordini NON elastici a cui agganciarsi per riposare le braccia è praticamente assai arduo da superare. Occorre molta forza nelle braccia e un pò di tecnica alpinistica perchè gli scalini sono molto distanti tra loro. Io sono caduto perchè le braccia mi hanno ceduto e mi sono procurato una storta brutta. Il ritorno è stato un calvario col piede dolorante. Fortunatamente ho incontrato Luca, uno speleologo molto cordiale che mi ha suooportato.