Maratea, Monte San Biagio: Via Ferrata al Redentore
near Santa Caterina, Basilicata (Italia)
Viewed 965 times, downloaded 44 times
Trail photos
Itinerary description
[Ferrata in stile moderno (troppo ferro) di recente costruzione. L'avvicinamento è breve, la ferrata è facile e c'è pure la vista sul mare! Insomma, se capitate in zona, ne vale la pena.]
Parcheggiata l'auto appena fuori dal paese di Maratea, si seguono le indicazioni per il Cristo Redentore prima e per la ferrata e il "sentiero religioso" poi.
Dopo circa 5 minuti si arriva al bivio che conduce all'attacco della ferrata. Essa si sviluppa senza particolari difficoltà ne tecniche ne fisiche; i tratti orizzontali sono praticamente sentieri attrezzati, i tratti verticali sono resi percorribili da numerose cambre metalliche (oggettivamente troppe!) che aiutano e facilitano la progressione.
In circa trenta minuti si arriva alla via di fuga per chi non se la dovesse sentire di attraversare due ponti tibetani lunghi una dozzina di metri. Anche qui le difficoltà sono basse ma un po' di strizza credo sia normale.
Il tratto finale della ferrata prosegue in verticale con un leggero strapiombo: questo è considerato il tratto più atletico del giro; davanti a noi l'imponente statua del Cristo Redentore di Maratea, alle nostre spalle uno splendido panorama che ci ha accompagnato per tutta la ferrata.
Foto di rito, birretta e quattro chiacchiere e si imbocca il "sentiero religlioso" che ci porta a chiudere l'anello.
Per percorrere le vie ferrate in sicurezza sono indispensabili casco, imbracatura e kit ferrata con dissipatore. Accessorio secondario sono i guanti o i mezzi guanti, che è bene avere. Anche nei tratti dove "il cavo funge solo da corrimano", oppure nei tratti in cui ci si sente estremamente sicuri, è moralmente obbligatorio agganciare i moschettoni per la nostra sicurezza e per quella degli altri escursionisti.
Il grado di difficoltà descritto nelle varie recensioni su wikiloc (non vale solo per le ferrate) non è mai oggettivo al 100%.
"Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima. In questo preciso ordine!"
Parcheggiata l'auto appena fuori dal paese di Maratea, si seguono le indicazioni per il Cristo Redentore prima e per la ferrata e il "sentiero religioso" poi.
Dopo circa 5 minuti si arriva al bivio che conduce all'attacco della ferrata. Essa si sviluppa senza particolari difficoltà ne tecniche ne fisiche; i tratti orizzontali sono praticamente sentieri attrezzati, i tratti verticali sono resi percorribili da numerose cambre metalliche (oggettivamente troppe!) che aiutano e facilitano la progressione.
In circa trenta minuti si arriva alla via di fuga per chi non se la dovesse sentire di attraversare due ponti tibetani lunghi una dozzina di metri. Anche qui le difficoltà sono basse ma un po' di strizza credo sia normale.
Il tratto finale della ferrata prosegue in verticale con un leggero strapiombo: questo è considerato il tratto più atletico del giro; davanti a noi l'imponente statua del Cristo Redentore di Maratea, alle nostre spalle uno splendido panorama che ci ha accompagnato per tutta la ferrata.
Foto di rito, birretta e quattro chiacchiere e si imbocca il "sentiero religlioso" che ci porta a chiudere l'anello.
Per percorrere le vie ferrate in sicurezza sono indispensabili casco, imbracatura e kit ferrata con dissipatore. Accessorio secondario sono i guanti o i mezzi guanti, che è bene avere. Anche nei tratti dove "il cavo funge solo da corrimano", oppure nei tratti in cui ci si sente estremamente sicuri, è moralmente obbligatorio agganciare i moschettoni per la nostra sicurezza e per quella degli altri escursionisti.
Il grado di difficoltà descritto nelle varie recensioni su wikiloc (non vale solo per le ferrate) non è mai oggettivo al 100%.
"Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima. In questo preciso ordine!"
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments