Maratea - ferrata al Redentore
near Santa Caterina, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ferrata molto bella e appagante dal punto di vista paesaggistico. La vista spazia tra il mare e l'entroterra di Maratea, con la statua del Cristo Redentore sempre lì a vigilare! I due ponti tibetani, poi, danno quel tocco spettacolare al tutto!
Dal punto di vista atletico, invece, si tratta di una ferrata veramente semplice, piena (strapiena) di cambre che agevolano le risalite. Per fare la sola ferrata ci abbiamo messo circa un'ora e mezza, ma se si escludono le soste per le foto e per apprezzare il paesaggio, secondo me in più o meno tre quarti d'ora si potrebbe tranquillamente fare.
La ferrata è ufficialmente divisa in 6 tratte, con un pannello all'inizio di ogni tratta. C'è chi la vede come divisa in due parti, con la prima parte che arriva sino ai ponti tibetati e la seconda rappresentata solo da questi. A me piace vederla invece divisa in tre parti, con la prima parte rappresentata più che altro dalle risalite verticali; la seconda parte in cui si affianca la cresta; la terza parte coi ponti tibetani.
Va detto che i ponti tibetani possono essere evitati. All'inizio della tratta 6 (l'ultima, quella dei ponti), è presente una via di uscita.
Per il ritorno abbiamo scelto di seguire il sentiero religioso (cammino di San Biagio) che in 40 minuti porta a chiudere l'anello.
Esiste anche un sentiero CAI che scende dal versante diametralmente opposto a quello del sentiero religioso. Questo sentiero parte più o meno a metà (sulla sinistra) del tratto che porta dal Cristo Redentore alla basilica di San Biago, e dovrebbe essere (non lo conosco) più fresco perché passa attraverso il bosco.
Come parcheggio ho segnato un waypoint in cui vi è uno spazio per circa 7 macchine. Noi abbiamo parcheggiato a Maratea perché non sapevamo ci fosse la possibilità di sostare più su.
Dal punto di vista atletico, invece, si tratta di una ferrata veramente semplice, piena (strapiena) di cambre che agevolano le risalite. Per fare la sola ferrata ci abbiamo messo circa un'ora e mezza, ma se si escludono le soste per le foto e per apprezzare il paesaggio, secondo me in più o meno tre quarti d'ora si potrebbe tranquillamente fare.
La ferrata è ufficialmente divisa in 6 tratte, con un pannello all'inizio di ogni tratta. C'è chi la vede come divisa in due parti, con la prima parte che arriva sino ai ponti tibetati e la seconda rappresentata solo da questi. A me piace vederla invece divisa in tre parti, con la prima parte rappresentata più che altro dalle risalite verticali; la seconda parte in cui si affianca la cresta; la terza parte coi ponti tibetani.
Va detto che i ponti tibetani possono essere evitati. All'inizio della tratta 6 (l'ultima, quella dei ponti), è presente una via di uscita.
Per il ritorno abbiamo scelto di seguire il sentiero religioso (cammino di San Biagio) che in 40 minuti porta a chiudere l'anello.
Esiste anche un sentiero CAI che scende dal versante diametralmente opposto a quello del sentiero religioso. Questo sentiero parte più o meno a metà (sulla sinistra) del tratto che porta dal Cristo Redentore alla basilica di San Biago, e dovrebbe essere (non lo conosco) più fresco perché passa attraverso il bosco.
Come parcheggio ho segnato un waypoint in cui vi è uno spazio per circa 7 macchine. Noi abbiamo parcheggiato a Maratea perché non sapevamo ci fosse la possibilità di sostare più su.
Waypoints
Waypoint
1,225 ft
Parcheggio
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