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M. Adamello da Ponte del Guat.

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Trail stats

Distance
13.63 mi
Elevation gain
6,946 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
6,946 ft
Max elevation
11,613 ft
TrailRank 
32
Min elevation
5,037 ft
Trail type
Loop
Time
12 hours 52 minutes
Coordinates
3852
Uploaded
August 27, 2020
Recorded
August 2020
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near Val Malga, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

27/08/2020.
Raggiunta a Sonico la Val Malga in località Ponte del Guat, si segue la carrabile fino alla malga Premassone e poi alla malga Frino costeggiando il torrente Re. il sentiero si inoltra verso la bastionata rocciosa che si supera percorrendo la famose "Scale del Miller", terminate le quali si apre davanti a noi la splendida Val Miller. Un sentiero in falsopiano ci permette di raggiungere il rif. Gnutti presso la diga dell'omonimo lago. Il sentiero 23 passa davanti al rifugio e percorre la condotta in cemento fino al termine, dove il sentiero comincia a risalire a sinistra superando un primo dislivello che porta al pianoro dove il Pantano del Miller ha creato una torbiera ricca di microclima alpestre. Attraversato questo avvallamento giungiamo ai piedi di una morena irta e friabile. La risaliamo seguendo un'evidente traccia e fiancheggiamo il torrente che a 2620mt offre la possibilità (ultima) di rifornirci di acqua. Aggiriamo una bastionata rocciosa e risaliamo su terreno franoso e friabile, fino all'attacco della via attrezzata Terzulli (2970mt). Un bollo rosso ne segna l'inizio. Ad oggi è stata attrezzata con catene che la rendono praticabile per escursionisti senza particolare esperienza. A quota 3200 terminiamo la via e ci prepariamo a calzare i ramponi che ci consentiranno di superare il fronte terminale del ghiacciaio e raggiungere le prime rocce alla base del tratto culminante del monte Adamello. Dalle rocce seguiamo i molti ometti di pietra che indicano il percorso verso la cima. La croce di vetta si scorge solo a pochi metri, il panorama sul Pian di Neve, sulla Val d'Avio e sulle cime circostanti è .......... da vivere!!! Al ritorno abbiamo fato una leggera deviazione sulla Cima Laghetto per visitare il Bivacco Baroni, per il resto della traccia, il percorso di ritorno è l'inverso dell'andata.

P.S. Il simbolo dell'attività è stato scelto per l'ormai esigua difficoltà della Via Attrezzata Terzulli che, a mio avviso non ha più le caratteristiche della via ferrata. Ciò non toglie che l'imbrago, il kit da ferrata e soprattutto il casco sono vivamente consigliati, principalmente per l'imprevedibilità metereologica che in caso di improvviso temporale potrebbe rendere questo percorso molto pericoloso senza le minime sicurezze. Il livello di difficoltà è legato al percorso descritto effettuato in giornata senza pernottamento al rifugio o al bivacco. Per questa escursione prestare attenzione al notevole dislivello (+2000mt), alla quota (3539mt) e alla lunghezza (11km sola andata).

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