Giro del Catinaccio
near Carezza, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza dalla stazione superiore della seggiovia Paolina (orario estivo: 8:30 - 17:30) nei pressi del passo di Costalunga. Ci si dirige immediatamente verso il rifugio Fronza alle Coronelle per sentireo molto agevole e panoramico: vista sul Latemar e sulle lontane cime del gruppo Ortles-Cevedale. Al rifugio Fronza si incontra un primo tratto di sentiero attrezzato molto divertente (è comunque bene indossare il casco a causa della notevole frequentazione del luogo e del forte rischio di caduta massi). Superato il salto roccioso attrezzato si continua in direzione della ferrata Santner che conduce all'omonimo passo. Il percorso è molto evidente e ben segnato, attrezzato di recente (2013), si svolge in ambiente tipicamente dolomitico offrendo scorci suggestivi su numerose guglie rocciose. Pur sviluppandosi sulla parete del Catinaccio, quasi verticale, non presenta mai un'esposizione eccessiva, essendo incastonato in un canalone non visibile dal basso. Raggiunto il Passo Santner, punto più alto del percorso a circa 2725 m, si giunge in vista della conca detritica che ospita il rifugio Re Alberto, con una magnifica vista sulle Torri del Vajolet e sul Catinaccio di Antermoia sullo sfondo. Raggiunto il rifugio con sentiero agevole, si inizia a scendere su un pendio più ripido e caratterizzato da pietre mobili; anche su questo tratto (parzialmente attrezzato, è conveniente indossare il casso per la presenza di numerosi turisti, soprattutto durante la stagione estiva. I rifugi Vajolet e Preuss sono sempre ben visibili in fondo alla valle. Una volta raggiunti i suddetti rifugi si imbocca il sentiero per il Passo delle Cigolade, che si raggiunge dopo circa un'ora e mezza di cammino. L'ultimo tratto del sentiero presenta qualche passaggio un po' disagevole ma non problematico. Raggiunto il passo si scende nel vallone sottostante che con un ampio giro verso destra conduce alla sella dove è posizionato il rifugio Roda di Vael. Superato il rifugio si chiude l' anello dirigendosi verso la stazione superiore della seggiovia Paolina. La traccia qui riportata comprende anche la discesa alla stazione inferiore della seggiovia, che alle 18:00 era già chiusa.
Il giro è molto vario e piacevole, non particolarmente impegnativo, anche se non cortissimo ed offre la possibilità di immergersi bel caratteristico paesaggio semi-desertico delle Dolomiti.
Il giro è molto vario e piacevole, non particolarmente impegnativo, anche se non cortissimo ed offre la possibilità di immergersi bel caratteristico paesaggio semi-desertico delle Dolomiti.
Waypoints
Comments (5)
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Percorso molto bello, descritto benissimo. Permettimi di non essere d'accordo sulla valutazione tecnica perchè un giro che affronta una ferrata, seppure semplice, non deverebbe essere definito facile
Buongiorno Marco,
grazie per il tuo commento: ho valutato facile il percorso avendolo classificato come ferrata e non come escursione: ammetterai che come ferrata non presenta difficoltà tecniche particolari né un'esposizione estrema. In generale sono d'accordo con te.
Buongiono Edoardo, in questo sono perfettamente d'accordo
Ciao Edoardo, sarò in Val di Fassa a metà luglio e vorrei fare questo percorso.. premetto, sono un principiante ma molto sportivo. Il tratto ferrato quanto dura all'incirca? Credi sia fattibile senza particolare esperienza? Grazie
Bellissimo giro, l'ho provato ed è favoloso