Ferrate Val Gallina A - B - C (mezza)
near Zona Industriale, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Primo approccio dell'anno al mondo dei fittoni e delle cambre.
Oggi mi hanno accompagnato Giuseppe e Mara, che ringrazio vivamente, ad approcciare queste ferrate, le più prossime alla mia zona di residenza (mezz'ora di strada)
Una brevissima descrizione da mio semplicissimo punto di vista:
• Ferrata A: facile, percorso quasi totalmente di cengia, non vi sono passaggi particolari, solo qualche tratto umido ed un piccolo canalino esposto ma ben arrampicabile. L'abbiamo percorsa in discesa dalla B.
• Ferrata B: difficile, di tutt'altra tempra la B, è un buon palcoscenico per capire cosa significa fare questo sport.
Parte subito con una parete verticale di circa 4m, si arriva su un terrazzino, si sale a dx aggirando un spigolo si trova il primo tratto strapiombante, staffe necessarie per passare velocemente; questo è il tratto più esposto, il resto del percorso è fatto di una buona varietà di camini, diedri, pareti levigate, cambre e pioli, fessure su roccia e piccoli tetti rocciosi.
Per me difficile, in quanto soffro l'esposizione.
Ferrata C: parecchio difficile, io ne ho percorso solo la prima parte fatta di cengia strapiombante e umida, ma arrivato al tratto chiave, un parete strapiombante con solo il cavo e pioli (quindi da salire esclusivamente di braccia) non me la sono sentita e sono rientrato. L'architettura di questa ferrata è stata modificata, in quanto in passato partiva dalla base dello strapiombo e saliva verticale, mentre ora parte da metà parete sulla dx e sale di cengia.
Fatte anche queste, ma oggi non ero in formissima, e con poca energia (essenziale qui).
Oggi mi hanno accompagnato Giuseppe e Mara, che ringrazio vivamente, ad approcciare queste ferrate, le più prossime alla mia zona di residenza (mezz'ora di strada)
Una brevissima descrizione da mio semplicissimo punto di vista:
• Ferrata A: facile, percorso quasi totalmente di cengia, non vi sono passaggi particolari, solo qualche tratto umido ed un piccolo canalino esposto ma ben arrampicabile. L'abbiamo percorsa in discesa dalla B.
• Ferrata B: difficile, di tutt'altra tempra la B, è un buon palcoscenico per capire cosa significa fare questo sport.
Parte subito con una parete verticale di circa 4m, si arriva su un terrazzino, si sale a dx aggirando un spigolo si trova il primo tratto strapiombante, staffe necessarie per passare velocemente; questo è il tratto più esposto, il resto del percorso è fatto di una buona varietà di camini, diedri, pareti levigate, cambre e pioli, fessure su roccia e piccoli tetti rocciosi.
Per me difficile, in quanto soffro l'esposizione.
Ferrata C: parecchio difficile, io ne ho percorso solo la prima parte fatta di cengia strapiombante e umida, ma arrivato al tratto chiave, un parete strapiombante con solo il cavo e pioli (quindi da salire esclusivamente di braccia) non me la sono sentita e sono rientrato. L'architettura di questa ferrata è stata modificata, in quanto in passato partiva dalla base dello strapiombo e saliva verticale, mentre ora parte da metà parete sulla dx e sale di cengia.
Fatte anche queste, ma oggi non ero in formissima, e con poca energia (essenziale qui).
Comments (2)
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Confermo che la ferrata B non è proprio banale. Bravo!
Grazie Beppe, per la tua pazienza ed i tuoi consigli! Alla prossima 😀