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Ferrata Spigolo della Bandiera e creste delle Marmere.

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Trail stats

Distance
6.88 mi
Elevation gain
4,016 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
4,016 ft
Max elevation
5,145 ft
TrailRank 
32
Min elevation
1,877 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 44 minutes
Time
5 hours 34 minutes
Coordinates
1694
Uploaded
April 16, 2023
Recorded
April 2023
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near Val di Sur-San Michele, Lombardia (Italia)

Viewed 112 times, downloaded 2 times

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Itinerary description

Oggi siamo diretti nella frazione di San Michele (Gardone Riviera) per testare la ferrata 'spigolo della Bandiera'. Insieme a me il 'bestemmiatore seriale' Edo ed Emanuele detto anche 'ginocchio sbucciato'. Nei pressi del ristorante Colomber prendiamo la forestale (molto malmessa, consigliato un fuoristrada) che ci porterà in località Verghere dove possiamo lasciare il mezzo in uno degli spiazzi lato strada. Il tempo di prepararsi e seguiamo il sentiero CAI n.1 con indicazione per il rifugio Pirlo. Durante l'avvicinamento guaderemo più volte il torrente Barbarano che ci accompagnerà con il suono delle sue splendide cascatelle per tutto il tragitto. Dopo circa 40/45 minuti siamo all'attacco della via ferrata, ovvero alla base dello spigolo. Casco, kit e imbrago e parto per primo, un breve tratto verticale e un corto traverso per scaldarci ben bene le mani. Una placca inclinata ci da il via per un'altro salto verticale dove alla fine trovo un comodo pulpito dove riposare e scattare foto ai miei compagni. Manu segue a ruota e il buon Edo chiude la fila. Per ora tutto easy! Ora secondo quello che ho letto on line arriva la parte ''maschia" della via. Un traverso molto esposto (ma ben appigliato sia per mani e gambe) mi porta a superare lo spigolo vero e proprio dove una placconata esposta presenta un notevole salto verticale e strapiombante. Utilizzo saggiamente i piedi e sfrutto la trazione di braccia per velocizzare il passaggio che però personalmente non mi crea problemi, giunto alla fine due comode staffe aiutano non poco a superare un punto leggermente negativo della placconata. Qui lo spigolo offre un ottimo punto di riposo. Sono ormai alla fine della via, attendo i miei compagneros, li sento confabulare su come, dove e perché mettere un piede (signore aiutaci) e vedo spuntare i caschetti! Tutto bene, meno male.... siamo sul vecchio attacco chiave (si notano i vecchi chiodi) non ci resta che ultimare ancora un lieve salto verticale, danzare sulle ultime roccette ed arrivare senza affanno alla fine della via. Seguendo il sentiero in brevissimo tempo eccoci alla famosa Bandiera e al bel rifugio Pirlo. Foto di rito e proseguiamo. La scelta più ovvia sarebbe quella di proseguire per la normale (CAI n.4) al Monte Spino.ma visto che la ferrata ci ha impegnato poco ed è stata breve, optiamo per un bel anello sul sentiero delle creste delle Marmere (EE). Prendiamo il CAI 286 e partiamo alla volta del Passo del Gatto prima e del Passo del buco del Tedesco a seguire. Giunti a quest'ultimo dopo una 40ina di minuti dal rifugio prendiamo a destra per l'attacco del sentiero vero e proprio di cresta. Qui occorre passo fermo e gamba buona data l'elevata esposizione in alcuni punti, dopo un breve tratto attrezzato eccoci trionfanti sulla vetta di cima Marmera a 1398mt. La vista sul lago è splendida, Manu accusa un po di stanchezza, quindi giunti alla sella del Gatto, consiglio a lui di tornare al rifugio per riposare e prendersi una meritata pausa. Il buon Edo vedendolo provato si offre di accompagnarlo, e io? Poooooota il Monte Spino è lì a portata di mano dom..... metto la modalità 4x4 e parto a cannone, da solo posso accelerare senza problemi e in meno di 20 minuti sono alla piccola Madoninna posta dal Club Alpino Italiano sulla vetta dello Spino. Foto spettacolari al Lago e parto fulmineo per il n.4 che mi porta in poco tempo al Rifugio Pirlo dove trovo i miei soci appena arrivati. Manu sta alla grande e festeggiamo con una bella birrozza. Edo vorrebbe pure il secondo giro ma ad un tratto ha l'illuminazione che manca ancora il rientro per tornare alla macchina, quindi decidiamo di incamminarci presto. Prendiamo nuovamente il sentiero intrapreso all'andata e torniamo festanti e felici alla macchina. Una bellissima avventura, ferrata adatta a chi vuole cominciare ad effettuare passaggi tecnici ma senza troppe difficoltà di roccia e percorso. Serve atletismo e forza in almeno due punti chiave, per il resto tutto sotto controllo. Anche le creste sono da non sottovalutare, occorre sicuramente un buon allenamento di base per via dei vari strappi e passaggi esposti. Alla prossima gnari, il vostro Mattia, El fùrner.

Comments  (5)

  • Photo of ET63
    ET63 Apr 16, 2023

    Ottima descrizione, come sempre.
    Un’uscita degna di nota.
    Belle le foto.

  • Photo of El Fùrner
    El Fùrner Apr 16, 2023

    Grazie Emanuele!!

  • Photo of edoardobonizzi
    edoardobonizzi Apr 16, 2023

    Pota oggi pensavo di essere stato bravo ad non elencare le oltre 400divinita' ...ed invece 🤷🙈 bella ferrata e bel giro, peccato non aver fatto il bis di 🍻alla prossima 💪🤟

  • Photo of ET63
    ET63 Apr 16, 2023

    Edo, il bis di 🍻lo mettiamo in programma. 💪🏻👋🏻

  • Photo of edoardobonizzi
    edoardobonizzi Apr 16, 2023

    👏👏💪🤟

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