Ferrata Roda di Vael
near Carezza, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ferrata alla Cima della Roda di Vael in Val di Fassa.
Siamo partiti dal Passo Costalunga vicino a Carezza. Abbiamo preso la seggiovia che da Carezza porta fino al Rifugio Paolina (2125mt). Da qui è iniziata la nostra escursione. Si parte in direzione Passo del Vaiolon seguendo il sentiero 552. L’avvicinamento alla partenza della ferrata dura circa 1:30 e arriva fino ai 2500 mt del Passo Vaiolon, passando dapprima su sentieri in mezzo al verde, alberi e cespugli e poi in salita fino al Passo sui sassi, tramite il sentiero numero 9 che si prende ad un bivio. Se fatto di prima mattina questo tragitto è tutto all’ombra e questo è molto positivo perché si evita di cuocersi prima di iniziare la ferrata. Mano mano che ci si avvicina al passo il sentiero diventa un sentiero quasi attrezzato passando per delle scalette, tratti con cordino e si procede in decisa salita. La ferrata inizia al passo del Vaiolon e si segue il sentiero N01. Qui a differenza del tratto di avvicinamento si è sempre al sole. La ferrata nella salita non presenta tratti particolarmente complicati o tecnici, si alternano percorsi in cresta ad altri più riparati, comunque mai particolarmente esposti. In un’ora circa si arriva alla vetta della Roda di Vael (2806mt).
In cima c’è parecchio spazio per fare foto, rifocillarsi e riposarsi.
La discesa è la fase forse più complicata di tutta la ferrata. Si scende dapprima su sentiero con sassi e poi si arriva all’attacco della ferrata di discesa. Il problema più grosso sono i sassi che possono smuoversi e quindi è consigliabile fare attenzione per non fare precipitare sassi addosso alle altre persone sotto di noi. Arrivati alla forcella delle Rode, c’è un bivio, si tiene il sentiero N01 sulla destra che prosegue in quota invece di scendere subito verso il rifugio Roda di Vael, e qui c’è il passaggio un po’ più difficile di tutta la ferrata. Un tratto un pelo esposto dove si è appesi e bisogna risalire sulla parete prima di arrivare alla Torre finestra (2540mt) caratteristica per un buco nella roccia con una croce all’interno che appare appunto come una finestra.
Qui ci si sgancia e si prosegue su sentiero normale dove alla destra troviamo la Roda del Diavolo fino ad arrivare ad un bivio che scende verso il rifugio Roda di Vael. Qui ci si riattacca alla ferrata e si esegue l’ultimo tratto che passa attraverso una gola con un paio di scalette. Qui finisce la ferrata e prosegue un sentiero che porta al rifugio Roda di Vael. Dopo aver pranzato al rifugio abbiamo proseguito per il sentiero 548 che scende fino al Passo Costalunga. Volendo se le condizioni meteo e le capacità fisiche/tecniche lo permettono, si può proseguire per la ferrata Masarè, che rispetto a questa ferrata è considerata un po’ più difficile. La ferrata alla Roda di Vael è veramente bella, semplice ma che offre panorami ed emozioni stupende.
Siamo partiti dal Passo Costalunga vicino a Carezza. Abbiamo preso la seggiovia che da Carezza porta fino al Rifugio Paolina (2125mt). Da qui è iniziata la nostra escursione. Si parte in direzione Passo del Vaiolon seguendo il sentiero 552. L’avvicinamento alla partenza della ferrata dura circa 1:30 e arriva fino ai 2500 mt del Passo Vaiolon, passando dapprima su sentieri in mezzo al verde, alberi e cespugli e poi in salita fino al Passo sui sassi, tramite il sentiero numero 9 che si prende ad un bivio. Se fatto di prima mattina questo tragitto è tutto all’ombra e questo è molto positivo perché si evita di cuocersi prima di iniziare la ferrata. Mano mano che ci si avvicina al passo il sentiero diventa un sentiero quasi attrezzato passando per delle scalette, tratti con cordino e si procede in decisa salita. La ferrata inizia al passo del Vaiolon e si segue il sentiero N01. Qui a differenza del tratto di avvicinamento si è sempre al sole. La ferrata nella salita non presenta tratti particolarmente complicati o tecnici, si alternano percorsi in cresta ad altri più riparati, comunque mai particolarmente esposti. In un’ora circa si arriva alla vetta della Roda di Vael (2806mt).
In cima c’è parecchio spazio per fare foto, rifocillarsi e riposarsi.
La discesa è la fase forse più complicata di tutta la ferrata. Si scende dapprima su sentiero con sassi e poi si arriva all’attacco della ferrata di discesa. Il problema più grosso sono i sassi che possono smuoversi e quindi è consigliabile fare attenzione per non fare precipitare sassi addosso alle altre persone sotto di noi. Arrivati alla forcella delle Rode, c’è un bivio, si tiene il sentiero N01 sulla destra che prosegue in quota invece di scendere subito verso il rifugio Roda di Vael, e qui c’è il passaggio un po’ più difficile di tutta la ferrata. Un tratto un pelo esposto dove si è appesi e bisogna risalire sulla parete prima di arrivare alla Torre finestra (2540mt) caratteristica per un buco nella roccia con una croce all’interno che appare appunto come una finestra.
Qui ci si sgancia e si prosegue su sentiero normale dove alla destra troviamo la Roda del Diavolo fino ad arrivare ad un bivio che scende verso il rifugio Roda di Vael. Qui ci si riattacca alla ferrata e si esegue l’ultimo tratto che passa attraverso una gola con un paio di scalette. Qui finisce la ferrata e prosegue un sentiero che porta al rifugio Roda di Vael. Dopo aver pranzato al rifugio abbiamo proseguito per il sentiero 548 che scende fino al Passo Costalunga. Volendo se le condizioni meteo e le capacità fisiche/tecniche lo permettono, si può proseguire per la ferrata Masarè, che rispetto a questa ferrata è considerata un po’ più difficile. La ferrata alla Roda di Vael è veramente bella, semplice ma che offre panorami ed emozioni stupende.
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