Ferrata del Monte Emilius
near Comboè, Valle d’Aosta (Italia)
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Itinerary description
Escursione impegnativa non per le difficolta (classificato EE esclusa la ferrata) quanto per la lunghezza del percorso, da dividere in due giorni dormendo al bivacco Federigo Zullo.
Da Pila prendere la seggiovia per il lago Chamolè, che vi risparmierà 500 m di dislivello. Appena scesi dalla seggiovia prendere il sentiero di fronte a voi con le indicazioni per il Lago Chamole. Dopo 10 minuti apparirà il lago alla vostra dx. Costeggiatelo e prima di girargli intorno prendete il sentiero 19 che taglia dritto a mezzacosta segnalato dalla palina. Proseguite in leggera salita in mezzo ai boschi fin quando sulla cresta al Col Replan troverete il bollino 19 che vi indicherà di scendere a dx verso l’alpeggio Comboè. Da qui potrete già vedere di fronte a voi in alto la sagoma del bivacco Zullo e rendervi conto della scarpinata che ancora vi attende. Scendete dritti nel bosco perdendo 200 m di dislivello fino ad arrivare agli alpeggi di Comboè. Lasciate le stalle a sx e proseguite a dx sul sentiero. Arrivati ad un ponte di legno, seguite a sx dove la palina indica i sentieri 16 e 16A. Da qui al bivacco non ci sono più fonti d’acqua (cè un laghetto appena sotto al bivacco sul versante opposto a quello di salita)
Da qui il sentiero sale abbastanza ripido lungo il vallone che scende dal bivacco. A quota 2625 m troverete un altro bivio senza palina. Proseguite a dx in evidente direzione del bivacco, il sentiero di sx porta alla Becca di Nona. Da qui si vede anche il ponte tibetano della ferrata sulla cresta a dx del bivacco.
Per iniziare la ferrata salite direttamente da dietro al bivacco rimanendo a sx della cresta, ci sono dei segni verdi scuro sbiaditi sulle rocce, dopo pochissimo vedrete i primi cavi. Tutta la ferrata dell’Emilius è costituita da cavi con guaina.
A quota 3150 troverete il ponte tibetano (con tavolato per i piedi), molto caratteristici i cigolii creati dal vento mentre lo si attraversa. La ferrata prosegue salendo la cresta fino al Mont Ross de Comboé (m. 3.285). Da qui il panorama si apre completamente si possono già vedere i 4000 della Valle d’Aosta. Ora la ferrata prosegue in orizzontale mentre ci avviciniamo all’imponente sagoma dell’Emilius. Ad un certo punto prima di attaccare la salita finale una palina indica a dx una via di fuga per interrompere la ferrata e scendere a dx verso il Lago Gelato.
Ora inizia l’ultima parte della ferrata sulla cresta Est dell’Emilius. Si sale per un dislivello di circa 150 metri poi la ferrata gira sul versante sud della montagna, dove ci sono ancora i cavi ma si cammina su un pendio sassoso. Dopo qualche decina di metri termina la ferrata e in pochi minuti salendo su tracce di pietraia e placche si conquista la vetta.
Per la discesa si prende il sentiero vicino alla croce sulla vetta che scende sul versante Sud lungo una pietraia, non ci sono segni, solo ometti ma la traccia è evidente e intuitiva. Il sentiero scende lungo la cresta che porta al colle dei Tre Cappuccini (3222 m). Qui il sentiero scende a dx e compaiono le frecce gialle a indicare la direzione (sentiero 14 e 102) Si scende nel vallone di Arbolle, si lascia a dx il Lago gelato e si arriva al Rifugio Arbolle. Da qui si prende il sentiero 14 a sx che sale al Col Chamole (2641 m), si scollina scendendo al Lago Chamole e da qui si riprende il sentiero di andata per riprendere la funivia che ci riporta a Pila.
NOTE
Salita dall’arrivo della seggiovia al bivacco Federigo Zullo circa 3 h
Dal bivacco alla vetta dell’Emilius per la ferrata circa 4 ore
Dalla vetta all’arrivo della seggiovia circa 4 ore.
(Tempi con piccole soste)
Acqua nel vallone di Comboè, al laghetto del bivacco, e scendendo si trova dal lago Gelato in poi.
Bivacco provvisto di materassi, cuscini e coperte. Mancano stoviglie/fornelli ed eventuali scorte di emergenza.
Da Pila prendere la seggiovia per il lago Chamolè, che vi risparmierà 500 m di dislivello. Appena scesi dalla seggiovia prendere il sentiero di fronte a voi con le indicazioni per il Lago Chamole. Dopo 10 minuti apparirà il lago alla vostra dx. Costeggiatelo e prima di girargli intorno prendete il sentiero 19 che taglia dritto a mezzacosta segnalato dalla palina. Proseguite in leggera salita in mezzo ai boschi fin quando sulla cresta al Col Replan troverete il bollino 19 che vi indicherà di scendere a dx verso l’alpeggio Comboè. Da qui potrete già vedere di fronte a voi in alto la sagoma del bivacco Zullo e rendervi conto della scarpinata che ancora vi attende. Scendete dritti nel bosco perdendo 200 m di dislivello fino ad arrivare agli alpeggi di Comboè. Lasciate le stalle a sx e proseguite a dx sul sentiero. Arrivati ad un ponte di legno, seguite a sx dove la palina indica i sentieri 16 e 16A. Da qui al bivacco non ci sono più fonti d’acqua (cè un laghetto appena sotto al bivacco sul versante opposto a quello di salita)
Da qui il sentiero sale abbastanza ripido lungo il vallone che scende dal bivacco. A quota 2625 m troverete un altro bivio senza palina. Proseguite a dx in evidente direzione del bivacco, il sentiero di sx porta alla Becca di Nona. Da qui si vede anche il ponte tibetano della ferrata sulla cresta a dx del bivacco.
Per iniziare la ferrata salite direttamente da dietro al bivacco rimanendo a sx della cresta, ci sono dei segni verdi scuro sbiaditi sulle rocce, dopo pochissimo vedrete i primi cavi. Tutta la ferrata dell’Emilius è costituita da cavi con guaina.
A quota 3150 troverete il ponte tibetano (con tavolato per i piedi), molto caratteristici i cigolii creati dal vento mentre lo si attraversa. La ferrata prosegue salendo la cresta fino al Mont Ross de Comboé (m. 3.285). Da qui il panorama si apre completamente si possono già vedere i 4000 della Valle d’Aosta. Ora la ferrata prosegue in orizzontale mentre ci avviciniamo all’imponente sagoma dell’Emilius. Ad un certo punto prima di attaccare la salita finale una palina indica a dx una via di fuga per interrompere la ferrata e scendere a dx verso il Lago Gelato.
Ora inizia l’ultima parte della ferrata sulla cresta Est dell’Emilius. Si sale per un dislivello di circa 150 metri poi la ferrata gira sul versante sud della montagna, dove ci sono ancora i cavi ma si cammina su un pendio sassoso. Dopo qualche decina di metri termina la ferrata e in pochi minuti salendo su tracce di pietraia e placche si conquista la vetta.
Per la discesa si prende il sentiero vicino alla croce sulla vetta che scende sul versante Sud lungo una pietraia, non ci sono segni, solo ometti ma la traccia è evidente e intuitiva. Il sentiero scende lungo la cresta che porta al colle dei Tre Cappuccini (3222 m). Qui il sentiero scende a dx e compaiono le frecce gialle a indicare la direzione (sentiero 14 e 102) Si scende nel vallone di Arbolle, si lascia a dx il Lago gelato e si arriva al Rifugio Arbolle. Da qui si prende il sentiero 14 a sx che sale al Col Chamole (2641 m), si scollina scendendo al Lago Chamole e da qui si riprende il sentiero di andata per riprendere la funivia che ci riporta a Pila.
NOTE
Salita dall’arrivo della seggiovia al bivacco Federigo Zullo circa 3 h
Dal bivacco alla vetta dell’Emilius per la ferrata circa 4 ore
Dalla vetta all’arrivo della seggiovia circa 4 ore.
(Tempi con piccole soste)
Acqua nel vallone di Comboè, al laghetto del bivacco, e scendendo si trova dal lago Gelato in poi.
Bivacco provvisto di materassi, cuscini e coperte. Mancano stoviglie/fornelli ed eventuali scorte di emergenza.
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