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Ferrata Corna delle Capre

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Trail stats

Distance
2.02 mi
Elevation gain
2,772 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,772 ft
Max elevation
4,219 ft
TrailRank 
24
Min elevation
3,363 ft
Trail type
Loop
Moving time
one hour 18 minutes
Time
2 hours 11 minutes
Coordinates
559
Uploaded
June 26, 2022
Recorded
June 2022
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1 comment
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near Chigazzolo, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

Oggi rumore di "ferri" nello zaino, il mio sempre più orribile caschetto rosso agganciato, il buon Edo alla mia destra, cosa dimentico? Ah già, l'abitato di Zone sullo sfondo.... si torna in ferrata gnari!!!!!!! Dopo la Corna del Bene di due settimane fa ho deciso di provare la seconda via attrezzata del Gölem, ovvero la Corna delle Capre! Come anticipato prima mi sono diretto a Zone e dopo aver lasciato la zona Camper seguo la strada che porta alla cava, superata questa proseguo fino al raggiungimento dell'indicazione della ferrata. È bene precisare che la strada è molto impervia ma con un 4x4 non si trovano difficoltà (l'unica sono i cari ciclisti che ti mandano a fan.....) superata la deviazione per la Corna delle Capre posteggiamo al tornante seguente risparmiando così un avvicinamento di 1h abbondante. Ora a piedi non ci resta che seguire le chiare indicazioni che in 10 minuti ci conducono all'attacco della via. È lampante fin da subito la verticalità del tracciato e il cuore comincia ad accelerare come sempre, quel misto di agitazione e frenesia che mi accompagna prima di ogni scalata. Imbrago, kit, caschetto (dio mio è davvero brutto) e via! Alcune roccette portano alla placconata iniziale ben attrezzata con cambre metalliche. Dopo i primi 5 metri la linea di salita si sposta di poco a destra sfruttando una zona della parete più "rotta" e quindi anche più appigliata dove è facile trovare anche buoni appoggi per i piedi, è l'ideale per spezzare il fiato e prendere confidenza. Un facile traverso a destra dove fotografo quella gazzella di Edo e poi a seguire uno a sinistra, che mi fa raggiungere la base di un aereo spigolo. In partenza lungo lo spigolo si trovano alcune comode cambre metalliche che mi aiutano a spiccare il balzo verso il primo salto verticale impegnativo, per la prima volta devo trazionare sul cavo. Fortunatamente la via è all'ombra perché sto già sudando copiosamente. Superato il passaggio in questione ci si addentra, attraverso alcune facili roccette , in un canale che si risale sul lato sinistro, e qui come un pirla tengo troppo la destra faticando non poco per avanzare. Intanto Edo viene su alla grande dietro di me. Attraversato in pochi metri il canale eccomi al secondo salto verticale della via, veramente minaccioso, pietra liscia e poche cambre e maniglie, ragazzi che sudata! Uscito dalla parete attraverso in obliquo e arrivo a un pulpito dove finalmente posso rifiatare e dissetarmi, sotto di me vedo Edo attaccare la prima sezione del salto e solo ora mi rendo conto di quanto diamine sia stato tosto questo tratto. Però ho la sensazione di essermi lasciato il difficile alle spalle e quindi proseguo con nuove forze. Giunto ad un balconcino posso rifiatare prima di cimentarmi in un traversino leggermente esposto che mi porta all'ultima fase della ferrata, ora non mi resta che superare l'ultima parete levigata (per nulla difficile) e arrivare felicemente stremato alla sommità erbosa e quindi alla fine di questa impresa veramente tosta!!! Sono stato sotto l'ora di percorrenza quindi mi sento entusiasta e appagato! Mi siedo e noto che non sono solo, due signori gentilissimi mi accolgono sorridenti e insieme scambiamo le nostre sensazioni su questa via molto bella. Dopo poco mi raggiunge Edo, stremato ma festante, e insieme ci diamo un cinque di gruppo per festeggiare! Una piccola pausa e possiamo seguire il sentiero per scendere, è necessario mantenere imbrago e kit in quanto all'inizio della discesa bisogna disarrampicare una paretina di 4/5 metri dove è appunto presente il cavo , superata questa possiamo spogliarci dei ferri e prendiamo a sinistra il ripidissimo sentiero bollato fucsia che in una ventina di minuti ci riporta all'attacco della via. Da qui alla macchina il passo è breve, il cuore torna regolare, e i nostri sorrisi si ingrandiscono sempre più!!!! Una ferrata a cui serve allenamento, forza fisica e una buona tecnica di progressione visti alcuni passaggi ostici. Alla prossima gnari!!!! El fùrner.

Comments  (1)

  • Photo of edoardobonizzi
    edoardobonizzi Jun 26, 2022

    Bella impegnativa e con verticalità 🙈 in un paio di passaggi ho invocato in silenzio 🤔😂 qualche divinità di mia conoscenza ma alla fine sudatissimo ma felice come non mai 🙋

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