Appennino Tosco Emiliano. Monte Alto - Alpe di Succiso - Monte Casarola - Sorgenti del Secchia dal Passo del Cerreto
near Cerreto Laghi, Emilia-Romagna (Italia)
Viewed 316 times, downloaded 3 times
Trail photos
Itinerary description
Il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano divide la Toscana dall'Emilia, il Tirreno dalla pianura Emiliana, il clima Europeo da quello Mediterraneo, e conserva le tradizioni pastorali, agresti e montanare oltre che le memorie antiche come il confine tra la Gallia Cisalpina e l'Etruria prima e i Romano poi. Su questo crinale correva il confine amministrativo dell'Impero Napoleonico e durante la Seconda Guerra Mondiale la micidiale Linea Gustav.
L'escursione adatta ai soli Escursionisti Esperti Attrezzati, parte dal Rifugio del Passo del Cerreto (1243m) che ci ha ospitato per tre giorni essendo ideale punto di appoggio per le numerose escursioni che si possono compiere in zona.
Si prende il sentiero CAI 00 fino al Passo dell'Ospedalaccio, ampi prati ricchi di mirtilli si alternano a zone boscose e corsi d'acqua, la piana dell'Ospedalaccio fu il vecchio valico di confine che legava le tratte commerciali e pastorali tra la pianura Tirrenica e gli alti pascoli Emiliani, della vecchia struttura presente un tempo non rimane ormai nulla. Poco oltre un'antica stele ricorda che qui passava il confine amministrativo dell'Impero Napoleonico.
Si prende a sinistra continuando sul sentiero 00 fino al bivio tra il 671 per le Sorgenti del Secchia e lo 00 per Monte Alto.
La salita per la cresta impetta bruscamente, una piccola targa rimarca che il sentiero è per i soli esperti.
Arrivando sulla linea di cresta facciamo i nostri calcoli. L'inversione termica è potente, sono le 7:30, il vento è forte e sferzante, nubi di condensa valicano la cresta del Monte Alto con impeto e le condizioni muteranno solo per le 9:00, quando la temperatura del sole mitigherà la spinta termica. Affrontare le parti esposte e i punti attrezzati sarebbe troppo rischioso, decidiamo di scendere alle Sorgenti del Secchia e risalire il crinale dal Passo della Tagliata.
Scendiamo fuori sentiero fino ad intercettare il 671, poco oltre si apre il pianoro delle sorgenti, assolato e coperto dal forte vento, è ricco dell'acqua che sgorga in piccoli ruscelli creando un ecosistema meraviglioso. Queste acque compiranno un lungo viaggio prima di incontrare il Po in secca terminando infine la corsa nell'Adriatico.
Salendo sul 671 verso il Passo della Tagliata si incontrano antichi stazzi pastorali, altre sorgenti e un bosco di faggi umido e rigoglioso. La parte scoperta offre invece un panorama completo sulla conca glaciale.
Sul Passo della Tagliata 1770m il vento è sostenuto ma non più sferzante, le nubi ormai alte passano velocemente nascondendo alla vista la vetta dell'Alpe di Succiso. Decidiamo di andare sul Monte Alto dal sentiero escursionistico che passa poco sotto la cresta attrezzata con le ferrate e con agilità arriviamo sulla vetta 1902m col il tempo ormai stabile. Ci prepariamo per tornare indietro sul tratto attrezzato affrontando le ferrate con il sole alto e il vento moderato.
Dal Monte Alto all'Alpe di Succiso si alterneranno 4 punti attrezzati di media difficoltà e con tratti molto esposti da evitare in condizioni di instabilità metereologica e da farsi con il solo ausilio di attrezzatura di sicurezza, imbrago, caschetto e moschettoni con dissipatore. Per chi volesse maggiori informazioni consiglio il video di Lorenzo Verdiani su Youtube.
Arrivati al Passo della Tagliata l'ultimo tratto attrezzato conduce sulla cresta escursionistica per la vetta dell'Alpe di Succiso. Si percorre 1,3km di sentiero panoramico prima di giungere sulla sommità dell'Ape di Succiso a 2016m. In lontananza la cuspide del Monte Cusna a tratti emerge dalle fitte nubi, tutt'intorno si addensano nuvole minacciose che porteranno brevi acquazzoni pomeridiani.
Si procede in fretta, direzione Sella Casarola che ci riporterà alle Sorgenti del Secchia ma prima breve tappa sull'ampia vetta del Monte Casarola che con i suoi 1978m mostra un ampia visuale sugli Appennini Emiliani.
Si scende sul tortuoso e lungo sentiero 675 che conduce a valle. Si attraversano di nuovo i ruscelli del Secchia e si procede tra verdi faggi sul sentiero 671 che in 40 minuti ci porta di nuovo al Passo dell'Ospedalaccio e continuando sullo 00 al punto di Partenza del Passo del Cerreto. Lungo tutto questo tratto si incontreranno diversi tratti fangosi per via dell'acqua che scende da ogni dove essendo questa stagione estremamente piovosa.
L'escursione termina facendo il punto della giornata. In genere l'anello prevede la salita per cresta sul Monte Alto, i tratti attrezzati fino al Passo della Tagliata e poi la Sella del Casarola con la sua cima e ritorno sul 671 per 11 km circa. Le condizioni meteo non buone ci hanno obbligato a rivedere i piani senza rinunciare al Monte Alto. Ne sono usciti 15km circa, faticosi ma bellissimi!
L'escursione adatta ai soli Escursionisti Esperti Attrezzati, parte dal Rifugio del Passo del Cerreto (1243m) che ci ha ospitato per tre giorni essendo ideale punto di appoggio per le numerose escursioni che si possono compiere in zona.
Si prende il sentiero CAI 00 fino al Passo dell'Ospedalaccio, ampi prati ricchi di mirtilli si alternano a zone boscose e corsi d'acqua, la piana dell'Ospedalaccio fu il vecchio valico di confine che legava le tratte commerciali e pastorali tra la pianura Tirrenica e gli alti pascoli Emiliani, della vecchia struttura presente un tempo non rimane ormai nulla. Poco oltre un'antica stele ricorda che qui passava il confine amministrativo dell'Impero Napoleonico.
Si prende a sinistra continuando sul sentiero 00 fino al bivio tra il 671 per le Sorgenti del Secchia e lo 00 per Monte Alto.
La salita per la cresta impetta bruscamente, una piccola targa rimarca che il sentiero è per i soli esperti.
Arrivando sulla linea di cresta facciamo i nostri calcoli. L'inversione termica è potente, sono le 7:30, il vento è forte e sferzante, nubi di condensa valicano la cresta del Monte Alto con impeto e le condizioni muteranno solo per le 9:00, quando la temperatura del sole mitigherà la spinta termica. Affrontare le parti esposte e i punti attrezzati sarebbe troppo rischioso, decidiamo di scendere alle Sorgenti del Secchia e risalire il crinale dal Passo della Tagliata.
Scendiamo fuori sentiero fino ad intercettare il 671, poco oltre si apre il pianoro delle sorgenti, assolato e coperto dal forte vento, è ricco dell'acqua che sgorga in piccoli ruscelli creando un ecosistema meraviglioso. Queste acque compiranno un lungo viaggio prima di incontrare il Po in secca terminando infine la corsa nell'Adriatico.
Salendo sul 671 verso il Passo della Tagliata si incontrano antichi stazzi pastorali, altre sorgenti e un bosco di faggi umido e rigoglioso. La parte scoperta offre invece un panorama completo sulla conca glaciale.
Sul Passo della Tagliata 1770m il vento è sostenuto ma non più sferzante, le nubi ormai alte passano velocemente nascondendo alla vista la vetta dell'Alpe di Succiso. Decidiamo di andare sul Monte Alto dal sentiero escursionistico che passa poco sotto la cresta attrezzata con le ferrate e con agilità arriviamo sulla vetta 1902m col il tempo ormai stabile. Ci prepariamo per tornare indietro sul tratto attrezzato affrontando le ferrate con il sole alto e il vento moderato.
Dal Monte Alto all'Alpe di Succiso si alterneranno 4 punti attrezzati di media difficoltà e con tratti molto esposti da evitare in condizioni di instabilità metereologica e da farsi con il solo ausilio di attrezzatura di sicurezza, imbrago, caschetto e moschettoni con dissipatore. Per chi volesse maggiori informazioni consiglio il video di Lorenzo Verdiani su Youtube.
Arrivati al Passo della Tagliata l'ultimo tratto attrezzato conduce sulla cresta escursionistica per la vetta dell'Alpe di Succiso. Si percorre 1,3km di sentiero panoramico prima di giungere sulla sommità dell'Ape di Succiso a 2016m. In lontananza la cuspide del Monte Cusna a tratti emerge dalle fitte nubi, tutt'intorno si addensano nuvole minacciose che porteranno brevi acquazzoni pomeridiani.
Si procede in fretta, direzione Sella Casarola che ci riporterà alle Sorgenti del Secchia ma prima breve tappa sull'ampia vetta del Monte Casarola che con i suoi 1978m mostra un ampia visuale sugli Appennini Emiliani.
Si scende sul tortuoso e lungo sentiero 675 che conduce a valle. Si attraversano di nuovo i ruscelli del Secchia e si procede tra verdi faggi sul sentiero 671 che in 40 minuti ci porta di nuovo al Passo dell'Ospedalaccio e continuando sullo 00 al punto di Partenza del Passo del Cerreto. Lungo tutto questo tratto si incontreranno diversi tratti fangosi per via dell'acqua che scende da ogni dove essendo questa stagione estremamente piovosa.
L'escursione termina facendo il punto della giornata. In genere l'anello prevede la salita per cresta sul Monte Alto, i tratti attrezzati fino al Passo della Tagliata e poi la Sella del Casarola con la sua cima e ritorno sul 671 per 11 km circa. Le condizioni meteo non buone ci hanno obbligato a rivedere i piani senza rinunciare al Monte Alto. Ne sono usciti 15km circa, faticosi ma bellissimi!
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments