12/1979 Cainallo - Ferrata Carbonari - Rif. Brioschi - Cainallo (invernale)
near Bigallo, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
In condizioni invernali, molto impegnativo, ma spettacolare.
di seguito il racconto della giornata:
“che ne diresti di una Grignata in settimana?”
Alla mattina, di buon ora, partiamo da casa, per evitare la coda sul lago, e ci fiondiamo sino al parcheggio del Vò di Moncodeno.
è nevicato fino ai 1.600, vediamo cosa fare, andiamo in Bietti che è esposta a sud e facciamo la Ferrata Carbonari.
“Nooo, ho dimenticato a casa gli scarponi, vabbè, userò quelli da città che hanno un po' di carrarmato!” proferì Fulvio.
Intanto andiamo sino al bivacco, poi decidiamo il da farsi.
Il sentiero viaggia a mezzacosta con piccoli strappetti che alterna tratti in piano.
Siamo nelle foglie sino a mezzo polpaccio, poi il bosco si fa più rado e chiazze di ghiaccio e residui della nevicata sui tratti in piano, così dai 1.420 del parcheggio in circa 1,5 km, si arriva al bivio, Bogani o Bietti.
Ora ci aspetta la rampa verticale per sbucare alla Bocchetta di Prada a 1.625 in pieno sole, mentre prima eravamo generalmente in ombra.
Piccolo tratto in piano e siamo al Bivacco.
Risaliamo in ombra sino alla Porta di Prada, poi sempre al sole fino al rifugio ai 1.720, sentiero a saliscendi attraverso vari valloncelli, poi il Sasso dei Carbonari sbarra la strada al sole.
Attraversiamo su neve sfrigolante sino all'attacco, risaliamo le prime roccette aiutandoci con gli infissi, una grossa chiazza di neve un po' marcia mi sbarra la strada, Fulvio suggerisce: “passa di là” e mi indica il giro a fare, invece che aggirare e risalire tra neve e rocce, un po' soprappensiero mi sposto oltre, e mi infilo sotto uno spuntone marcio.
“Dove sei finito?” domandò Fulvio un po' spazientito.
“Sono qui sotto, ma non riesco a salire”
“Torna indietro e vieni su, che è ancora lunga, cucù!!!”
Saliamo ora lungo la cresta, alterna tracce rocciose ad altre erbose, nessun problema, poi dei tratti in piano sotto la cresta per evitare degli spuntoni.
Lì cominciano i problemi, l'esigua traccia è in parte ghiacciata, scendere direttamente alla Bietti, è da evitare accuratamente.
Vado davanti io, scarponi e piccozza per rompere il ghiaccio sui passi lunghi, dietro Fulvio con gli scarponi da città e un bastone che aveva recuperato lungo il percorso.
Riusciamo, con il dovuto tempo, ad arrivare alla Bocchetta di Releccio, dove arriva il sentiero estivo, e la via del Caminetto dalla Bietti.
Dato che l'avevo già fatta in estivo, quando si arriva lì mi viene il male brutto!
La Brioschi appare come un miraggio lontano, 200 metri sopra di noi, il sentiero estivo è con neve ghiacciata e fuori quella bella erba scivolosa.
Non si vede la bandiera, sarà aperto?
Comincia la mesta salita, prestare massima attenzione, “non vorrei ritrovarmi al Pialeral!”
Finalmente siamo su, prima di rilassarci è doveroso uno sguardo, con questa giornata, allo spettacolo strepitoso che si vede, la cerchia delle Alpi imbiancate, mentre la pianura è sommersa dalla foschia.
É chiusa, siamo in settimana, ci sistemiamo al sole, si recupera quello che ci eravamo portato, ci si rilassa.
Le giornate sono corte, ci si deve muovere, scendiamo per la via della Ganda, innevata, siamo al Bregai quando il sole tramonta.
Un saluto fugace alla Bogani, la Valle delle Lavine, la risalita sempre faticosa, ripercorriamo il sentiero dell'andata e con il buio siamo all'auto.
Sono contento, è stata una bella giornata, sarà un avvenimento da ricordare.
di seguito il racconto della giornata:
“che ne diresti di una Grignata in settimana?”
Alla mattina, di buon ora, partiamo da casa, per evitare la coda sul lago, e ci fiondiamo sino al parcheggio del Vò di Moncodeno.
è nevicato fino ai 1.600, vediamo cosa fare, andiamo in Bietti che è esposta a sud e facciamo la Ferrata Carbonari.
“Nooo, ho dimenticato a casa gli scarponi, vabbè, userò quelli da città che hanno un po' di carrarmato!” proferì Fulvio.
Intanto andiamo sino al bivacco, poi decidiamo il da farsi.
Il sentiero viaggia a mezzacosta con piccoli strappetti che alterna tratti in piano.
Siamo nelle foglie sino a mezzo polpaccio, poi il bosco si fa più rado e chiazze di ghiaccio e residui della nevicata sui tratti in piano, così dai 1.420 del parcheggio in circa 1,5 km, si arriva al bivio, Bogani o Bietti.
Ora ci aspetta la rampa verticale per sbucare alla Bocchetta di Prada a 1.625 in pieno sole, mentre prima eravamo generalmente in ombra.
Piccolo tratto in piano e siamo al Bivacco.
Risaliamo in ombra sino alla Porta di Prada, poi sempre al sole fino al rifugio ai 1.720, sentiero a saliscendi attraverso vari valloncelli, poi il Sasso dei Carbonari sbarra la strada al sole.
Attraversiamo su neve sfrigolante sino all'attacco, risaliamo le prime roccette aiutandoci con gli infissi, una grossa chiazza di neve un po' marcia mi sbarra la strada, Fulvio suggerisce: “passa di là” e mi indica il giro a fare, invece che aggirare e risalire tra neve e rocce, un po' soprappensiero mi sposto oltre, e mi infilo sotto uno spuntone marcio.
“Dove sei finito?” domandò Fulvio un po' spazientito.
“Sono qui sotto, ma non riesco a salire”
“Torna indietro e vieni su, che è ancora lunga, cucù!!!”
Saliamo ora lungo la cresta, alterna tracce rocciose ad altre erbose, nessun problema, poi dei tratti in piano sotto la cresta per evitare degli spuntoni.
Lì cominciano i problemi, l'esigua traccia è in parte ghiacciata, scendere direttamente alla Bietti, è da evitare accuratamente.
Vado davanti io, scarponi e piccozza per rompere il ghiaccio sui passi lunghi, dietro Fulvio con gli scarponi da città e un bastone che aveva recuperato lungo il percorso.
Riusciamo, con il dovuto tempo, ad arrivare alla Bocchetta di Releccio, dove arriva il sentiero estivo, e la via del Caminetto dalla Bietti.
Dato che l'avevo già fatta in estivo, quando si arriva lì mi viene il male brutto!
La Brioschi appare come un miraggio lontano, 200 metri sopra di noi, il sentiero estivo è con neve ghiacciata e fuori quella bella erba scivolosa.
Non si vede la bandiera, sarà aperto?
Comincia la mesta salita, prestare massima attenzione, “non vorrei ritrovarmi al Pialeral!”
Finalmente siamo su, prima di rilassarci è doveroso uno sguardo, con questa giornata, allo spettacolo strepitoso che si vede, la cerchia delle Alpi imbiancate, mentre la pianura è sommersa dalla foschia.
É chiusa, siamo in settimana, ci sistemiamo al sole, si recupera quello che ci eravamo portato, ci si rilassa.
Le giornate sono corte, ci si deve muovere, scendiamo per la via della Ganda, innevata, siamo al Bregai quando il sole tramonta.
Un saluto fugace alla Bogani, la Valle delle Lavine, la risalita sempre faticosa, ripercorriamo il sentiero dell'andata e con il buio siamo all'auto.
Sono contento, è stata una bella giornata, sarà un avvenimento da ricordare.
Waypoints
Wilderness hut
5,341 ft
Bivacco 89a Brigata Poletti
Chiesetta con annesso piccolo bivacco semicircolare. Camino con panche in pietra, soppalco.
Waypoint
5,961 ft
Bocchetta Di Val Cassina 1823m
Panorama
7,359 ft
Bocchetta Releccio 2259m
punto incontro Via del Caminetto, Ferrata Carbonari, Traversata Alta
Waypoint
5,950 ft
Rifugio Arnaldo Bogani
Waypoint
5,613 ft
Rifugio Bietti Buzzi - Marco Madama, Cai Grigne - Mandello Lario
Rifugio Bietti Buzzi
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