Valle Aurina (Ahrntal): Schüttalkopf o Schientalkopf dal parcheggio Prettau-Kasern (Casere di Predoi)

Ciaspolata non difficile con buone condizioni di neve, che raggiunge una vetta di confine Italia-Austria con bella vista su molte altre vette ravvicinate.

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Dal parcheggio finale della Valle Aurina in località Casere di Predoi, si cammina per poco più di un km sulla “passeggiata” della stradetta asfaltata di fondo valle, e poi si prosegue per altri 1,2 km circa su neve battuta a fianco della pista da fondo.
Al tornante della pista che anticipa di poco Malga Jägerhütte si prosegue diritti lungo il sentiero CAI 13, e dopo circa 500 metri ancora sul fondovalle si svolta in salita per il CAI 14.
Dopo un primo traverso, si rimonta il pendio più direttamente anche con tornanti, e con un altro traverso più lungo si arriva a Malga Tauern o (Obere) Tauernalm.
Poco sopra si entra in una larga conca delimitata di fronte da un pendio poco praticabile: verso destra ci sono gli avvallamenti (seguiti pure dal sentiero estivo) che consentono di salire senza problemi.
Si passa vicino a una piccola costruzione, e si continua in salita tranquilla fino a poco sotto il Rifugio Vetta d'Italia (o Krimmler Tauern Hütte o Neugersdorfer Hütte) dove inizia la lunga diagonale in direzione del Passo dei Tauri (Krimmler Tauern Pass).
È una diagonale in bassa pendenza, ma oggi è stato il tratto più faticoso perché la neve cominciava già a mollare.
Con bene in vista la dorsale finale per la vetta, si passa sotto il vero e proprio Passo dei Tauri per risalire poco più avanti: la larga insellatura oggi era “difesa” sul lato di arrivo da una serie di cornicette.
C’era un solo punto scavalcabile facilmente e una traccia precedente di sci lo “puntava” molto bene.
Immagino che dopo ogni nevicata – seguita dai soliti venti – qui la situazione si presenti sempre un po’ diversa, e bisogna valutare di volta in volta.
Se la situazione è veramente difficile da valutare si può salire prima direttamente al Passo dei Tauri e scendere di pochi metri dall’altro lato per ritrovarsi sulla via giusta.
Dalla grande e panoramica insellatura rimane la dorsale finale nord-est, che è leggermente “appoggiata” verso nord-ovest come esposizione solare, e quindi (a differenza del pendio di arrivo) qui la neve non aveva mollato: anzi era perfetta e sono salito in sicurezza a fatica zero.
La pendenza è media costante e ho tenuto una linea diretta utilizzando l’alzatacco delle ciaspole: ottima presa e gran panorama alla fine! 😊