Val Brandet - Casazza
near Sant'Antonio, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Questa facile ciaspolata si sviluppa nella parte orientale del Parco Naturale di Val Brandet e Campovecchio, giungendo fino alla sua testata, laddove le pendenze aumentano e pongono un limite alla facile escursione. La Val Brandet, con l'adiacente Val di Campovecchio, racchiude a mò di tenaglia questa riserva naturale, ricca di acque, di monti poco frequentati e di una fauna di montagna che altri parchi invidiano. Cervi e camosci sono avvistabili alle prime luci del giorno purché si rispettino le regole del silenzio e della debita distanza.
L'accesso avviene dal piccolo borgo di Sant'Antonio (1124 m) che si raggiunge con circa 3 km di stretta strada asfaltata tenuta sgombra da neve a cura del Comune di Corteno Golgi. Lasciata l'auto nel parcheggio alle porte del paese, ci si inoltra, attraversando un ponticello, fra le strette stradine fino alla chiesa dedicata a Sant'Antonio. Da questo caratteristico abitato si segue la ripida carrareccia che costeggia il torrente Brandet, impetuoso nei periodi di disgelo, e la si percorre fino al bivio con la Val Campovecchio (1 km, 20' dalla partenza).
Si prende ora la traccia di sinistra che in falsopiano sbuca nella piana delle stalle di Francescani (1274 m) e del rifugio Brandet (1299), chiuso in inverno. Il tracciato si mantiene ondulato e definito, fiancheggiato dal tranquillo corso del torrente e fa corona una stupenda barriera fatta dalle cime del Corno di Barbio ne (2385 m), del monte Palane (2530 m) e del monte Palane del Torsolazzo (2670 m). Il piacevolissimo percorso continua in leggera salita attraversando un ambiente suggestivo fatto di radure incastonate nel bosco di conifere, a volte su erto pendio e ancora costeggiando in tutta la sua lunghezza il torrente Brandet fino a prendere maggior luce e vita nell'ampia prateria di malga Casazza, (1474 m) dove cessa anche la carrareccia (2 h dalla partenza).
Se il procedere sarà attento e, soprattutto, silenzioso, sarà facile imbattersi in caprioli e scoiattoli, curiosi e timidi allo stesso modo, e non è escluso che lassù in cielo, nel frattempo, un'aquila volteggi, regale e padrona, altrettanto attenta a tutto quanto avviene laggiù in quello che riconosce come "suo territorio".
La discesa avviene per lo stesso percorso senza problemi godendo delle belle vedute che all'andata avevamo alle spalle. E per ben finire ... una visita al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte, antichi graffiti su arenaria, risalenti sembra a circa 4000 anni fa. Ancora non si sa perché i Camuni incidessero la roccia, si può solo intuire che questi graffiti sono una manifestazione dello spirito creativo che è nell'uomo, praticamente qualcosa di simile a ciò che noi oggi chiamiamo arte.
L'accesso avviene dal piccolo borgo di Sant'Antonio (1124 m) che si raggiunge con circa 3 km di stretta strada asfaltata tenuta sgombra da neve a cura del Comune di Corteno Golgi. Lasciata l'auto nel parcheggio alle porte del paese, ci si inoltra, attraversando un ponticello, fra le strette stradine fino alla chiesa dedicata a Sant'Antonio. Da questo caratteristico abitato si segue la ripida carrareccia che costeggia il torrente Brandet, impetuoso nei periodi di disgelo, e la si percorre fino al bivio con la Val Campovecchio (1 km, 20' dalla partenza).
Si prende ora la traccia di sinistra che in falsopiano sbuca nella piana delle stalle di Francescani (1274 m) e del rifugio Brandet (1299), chiuso in inverno. Il tracciato si mantiene ondulato e definito, fiancheggiato dal tranquillo corso del torrente e fa corona una stupenda barriera fatta dalle cime del Corno di Barbio ne (2385 m), del monte Palane (2530 m) e del monte Palane del Torsolazzo (2670 m). Il piacevolissimo percorso continua in leggera salita attraversando un ambiente suggestivo fatto di radure incastonate nel bosco di conifere, a volte su erto pendio e ancora costeggiando in tutta la sua lunghezza il torrente Brandet fino a prendere maggior luce e vita nell'ampia prateria di malga Casazza, (1474 m) dove cessa anche la carrareccia (2 h dalla partenza).
Se il procedere sarà attento e, soprattutto, silenzioso, sarà facile imbattersi in caprioli e scoiattoli, curiosi e timidi allo stesso modo, e non è escluso che lassù in cielo, nel frattempo, un'aquila volteggi, regale e padrona, altrettanto attenta a tutto quanto avviene laggiù in quello che riconosce come "suo territorio".
La discesa avviene per lo stesso percorso senza problemi godendo delle belle vedute che all'andata avevamo alle spalle. E per ben finire ... una visita al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte, antichi graffiti su arenaria, risalenti sembra a circa 4000 anni fa. Ancora non si sa perché i Camuni incidessero la roccia, si può solo intuire che questi graffiti sono una manifestazione dello spirito creativo che è nell'uomo, praticamente qualcosa di simile a ciò che noi oggi chiamiamo arte.
Waypoints
Wilderness hut
4,785 ft
Malga Casazza 1458
Malga Casazza
Waypoint
4,517 ft
Plaza de la Cruz 1377
Waypoint
4,418 ft
Ponte Del Gallina
Wilderness hut
4,290 ft
Rifugio Val Brandet 1308
Rifugio Val Brandet Corteno Golgi, Lombardia, ITA
Car park
3,706 ft
Start 1130
parking Corteno Golgi, Lombardia, ITA
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