Spiz de san Piero (vetta) con anello basale
near Arsiera, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Tornati in quel di Forcella Cibiana per completare l'opera della salita allo Spiz, non riuscita per condizioni nevoso proibitive a metà gennaio.
Questa volta la neve è più dura e diminuita di spessore ma, complice il fortissimo vento dei giorni scorsi, con forti accumuli a nord e crostosa ma non molto consistente a sud. peraltro le temperature si sono di nuovo riportate su valori ben al di sopra della media di periodo.
Comunque si arriva velocemente alla Baita Darè Copada. Da questa si procede sulle nostre vecchie tracce a cui si sono sommati, ad occhio, un paio di altri escursionisti successivamente. Questa volta, però, si vedono i bollini che indicano la diramazione della via di salita normale estiva. Li si segue e si intuisce (circa) dove passa la stretto e non molto pulita traccia. Su a zig zag con poche difficoltà fino a circa 1950mt. Da qui proseguire per il canale principale è molto arduo perchè si sprofonda continuamente, per cui teniamo la sx, trovando spesso anche bollini rossi che, seppur vecchi, indicano una chiara direzione. La seguiamo fino in cima ma... non è la cima giusta (non so se il bollini poi proseguono verso sud, ma con questa neve è impossibile procedere). Si scende qualche metro da dove si è appena saliti e si attraversa verso il canale principale che si raggiunge tenendosi sempre a ridosso delle rocce sommitali di cresta (per evitare le trappole dei mughi). Finalmente siamo sotto al canalino finale, pulito e asciutto, che si affronta con un paio di passaggi di primo. Quindi in vetta. Meritata.
Bella giornata, zero vento, temperatura piacevole. Cosa vuoi di più...
In vetta c'è il libro e una specie di croce.
Si riscende per la via di salita (il canale lo si potrebbe forse affrontare con le ciaspole)...
Di nuovo a far pausa alla stupenda baita e poi via verso forcella Le Calade per l'ultima occhiata dallo strategico balcone.
Ora, invece che scendere per il sentiero battutissimo 483, optiamo per "provare" una traccia estiva (di cui con la neve non si vede nessun segno, di nessun tipo) che scende per la Viza de san Lorenzo.
Seguendo scrupolosamente il GPS (INDISPENSABILE per questa variante) si scende dopo aver percorso un tratto quasi piano verso est. E dopo aver scavallato un paio di valloncelli. Versante colmo di neve, polverosa, tassativo l'uso delle ciaspole. Questo tratto è per esperti.
Dopo aver perso circa 250mt d-, si incontra un sentiero segnato da linee rosse sugli alberi. Lo si percorre in direzione del passo Cibiana, fino ad arrivare alla Casera Copada Bassa. Da qui si segue la pista (battuta con gatto per il fondo) che ci riporta alla Forcella punto di partenza.
Davvero una bella escursione, la variante di discesa da farsi solo con GPS e ciaspole e una buona dose di esperienza nell'affrontare terreni scoscesi e impervi.
Questa volta la neve è più dura e diminuita di spessore ma, complice il fortissimo vento dei giorni scorsi, con forti accumuli a nord e crostosa ma non molto consistente a sud. peraltro le temperature si sono di nuovo riportate su valori ben al di sopra della media di periodo.
Comunque si arriva velocemente alla Baita Darè Copada. Da questa si procede sulle nostre vecchie tracce a cui si sono sommati, ad occhio, un paio di altri escursionisti successivamente. Questa volta, però, si vedono i bollini che indicano la diramazione della via di salita normale estiva. Li si segue e si intuisce (circa) dove passa la stretto e non molto pulita traccia. Su a zig zag con poche difficoltà fino a circa 1950mt. Da qui proseguire per il canale principale è molto arduo perchè si sprofonda continuamente, per cui teniamo la sx, trovando spesso anche bollini rossi che, seppur vecchi, indicano una chiara direzione. La seguiamo fino in cima ma... non è la cima giusta (non so se il bollini poi proseguono verso sud, ma con questa neve è impossibile procedere). Si scende qualche metro da dove si è appena saliti e si attraversa verso il canale principale che si raggiunge tenendosi sempre a ridosso delle rocce sommitali di cresta (per evitare le trappole dei mughi). Finalmente siamo sotto al canalino finale, pulito e asciutto, che si affronta con un paio di passaggi di primo. Quindi in vetta. Meritata.
Bella giornata, zero vento, temperatura piacevole. Cosa vuoi di più...
In vetta c'è il libro e una specie di croce.
Si riscende per la via di salita (il canale lo si potrebbe forse affrontare con le ciaspole)...
Di nuovo a far pausa alla stupenda baita e poi via verso forcella Le Calade per l'ultima occhiata dallo strategico balcone.
Ora, invece che scendere per il sentiero battutissimo 483, optiamo per "provare" una traccia estiva (di cui con la neve non si vede nessun segno, di nessun tipo) che scende per la Viza de san Lorenzo.
Seguendo scrupolosamente il GPS (INDISPENSABILE per questa variante) si scende dopo aver percorso un tratto quasi piano verso est. E dopo aver scavallato un paio di valloncelli. Versante colmo di neve, polverosa, tassativo l'uso delle ciaspole. Questo tratto è per esperti.
Dopo aver perso circa 250mt d-, si incontra un sentiero segnato da linee rosse sugli alberi. Lo si percorre in direzione del passo Cibiana, fino ad arrivare alla Casera Copada Bassa. Da qui si segue la pista (battuta con gatto per il fondo) che ci riporta alla Forcella punto di partenza.
Davvero una bella escursione, la variante di discesa da farsi solo con GPS e ciaspole e una buona dose di esperienza nell'affrontare terreni scoscesi e impervi.
Waypoints
Intersection
5,136 ft
A dx! Sulla traccia evidente (a saperla vedere) comunque segnata con vernice rossa sugli alberi
Comments (1)
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Continuano con Greanes quelle esperienze escursonistiche nella meraviglia del creato che ci attornia a "pochi" km da casa. Altra uscita degna di plauso panoramico e di somma gratitudine al Creatore per averci donato un'altro giorno che ti stanca-gratificamente nel corpo e ti rinvigorisce-elevandoti nello spirito. Ramponi e ciaspole, bastoncini lunghi e bastoncini accorciati, sentiero tracciato e sentiero completamente candidamente nascosto dalla neve. La cima con un panorama spettacolare a 360° e l'avventuroso anello nella fiducia di poter contare sul segnale GPS... per terminare la gioiosa-amichevole-panoramica escursione con un buon brindisi di rosso. Che (altra) giornata, grazie Greanes.