San Primo ghiacciato, come aperitivo, prima di Natale...
near Sormano, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Gita effettuata il 23 Dicembre 2017
Lascio l'auto presso uno dei parcheggi a pagamento presenti presso la Colma Di Sormano.
Già da qui, è possibile ammirare il bel panorama sul lato nord del Cornizzolo e la pianura Padana.
La strada sterrata inizia a destra del ristorante La Colma e prosegue in leggerissima pendenza in direzione nord con un fondo sassoso e per tre quarti ghiacciato.
Arrivato presso la località La Colma Del Bosco, decido di prendere il sentiero che sale lungo la cresta del Monte Gerbal ed, una volta arrivato in cima, vengo raggiunto da un forte vento gelido proveniente da nord.
Il panorama sui paesi del lato destro del triangolo Lariano e il ramo destro del lago di Como è splendido, ma il vento gelido mi dà poco tempo per ammirare il panorama, pertanto mi metto a dosso il piumino con cappuccio che porto sempre nello zaino e mi incammino velocemente in cresta sino a ridiscendere presso la Bocchetta di Spessola dove riprendo la classica mulattiera di salita per la cima del San Primo.
Arrivato sotto l'Alpe di Terra Biotta, decido di salire prendendo un labile sentiero che passa sotto l'alpe e che si ricongiunge alla classica mulattiera poco dopo aver superato il Passo di Terrabiotta.
Da qui in poi, il percorso è più innevato e pressato dai continui passaggi degli escursionisti, è dato che la temperatura è ancora bassa, nonostante il sole, il fondo è completamente ghiacciato, pertanto mi metto i ramponi, per poter proseguire in completa sicurezza.
Passo sotto la Cima del Costone e appena arrivo in campo aperto, mi si apre la splendida visuale di Bellagio, del Lago e delle vette della Valtellina con l'onnipresente vento gelido che mi soffia con furia addosso.
Proseguo in salita per l'ultimo tratto ed arrivo infine presso la croce del Monte San Primo.
Il panorama è magnifico grazie alla tersa aria priva di umidità grazie al gelido vento.
A sud si vede l'intrea pianura padana avvolta nella solita foschia da cui spintano appena i grattacieli più alti di Milano, si vede la catena appenninica e tutte la corona delle alpi, dalla Val D''Aosta al Piemonte, per finire lungo le montagne liguri.
A nord sivedono tutte le montagne che circondano il lago di Como e le vette più alte della Svizzera e della Valtellina.
Davanti a questo panorama , mi fermo a riposare e mangiare, al riparo dal vento ditro il piccolo capanno verde sede delle antenne della cima del San Primo.
Dopo un oretta, riprendo il cammino in discesa lungo lo stesso sentiero dell'andata, ma arrivato alla prima sella, prendo il sentiero in salita per la Cima del Costone che mi permette di raggiungere il passo di Terrabiotta percorrendo tutta la cresta della montagna.
Arrivato presso l'Alpe, tolgo i ramponi, poichè la temperatura si è alzata e la mulattiera si è trasformata in un pantano di fango e neve, e cosi', percorrendo tutto il classico sentiero di salita al San Primo, torno presso la Colma di Sormano dove avevo lasciato l'auto.
Difficoltà:
i sentieri da me percorsi non presentano difficoltà tecniche o punti esposti, ma dato che la mulattiera , soprattutto al mattino, era completamente innevata e ghiacciata, consiglio di portarsi un paio di ramponi. Non sono indispensabili, dato che in cima ho trovato anche alcuni ciclisti temerari con le loro montainbike, ma per sicurezza li porto sempre nello zaino in inverno.
I miei tempi:
dalla Colma di Sormano alla Colma del Bosco 35 minuti
Dalla Colma all'Alpe di Terrabiotta 55 minuti
Dall'Alpe alla Cima del San Primo 1 ora
Per la discesa, ci ho messo 1h e 40 minuti
Buon Divertimento
Lascio l'auto presso uno dei parcheggi a pagamento presenti presso la Colma Di Sormano.
Già da qui, è possibile ammirare il bel panorama sul lato nord del Cornizzolo e la pianura Padana.
La strada sterrata inizia a destra del ristorante La Colma e prosegue in leggerissima pendenza in direzione nord con un fondo sassoso e per tre quarti ghiacciato.
Arrivato presso la località La Colma Del Bosco, decido di prendere il sentiero che sale lungo la cresta del Monte Gerbal ed, una volta arrivato in cima, vengo raggiunto da un forte vento gelido proveniente da nord.
Il panorama sui paesi del lato destro del triangolo Lariano e il ramo destro del lago di Como è splendido, ma il vento gelido mi dà poco tempo per ammirare il panorama, pertanto mi metto a dosso il piumino con cappuccio che porto sempre nello zaino e mi incammino velocemente in cresta sino a ridiscendere presso la Bocchetta di Spessola dove riprendo la classica mulattiera di salita per la cima del San Primo.
Arrivato sotto l'Alpe di Terra Biotta, decido di salire prendendo un labile sentiero che passa sotto l'alpe e che si ricongiunge alla classica mulattiera poco dopo aver superato il Passo di Terrabiotta.
Da qui in poi, il percorso è più innevato e pressato dai continui passaggi degli escursionisti, è dato che la temperatura è ancora bassa, nonostante il sole, il fondo è completamente ghiacciato, pertanto mi metto i ramponi, per poter proseguire in completa sicurezza.
Passo sotto la Cima del Costone e appena arrivo in campo aperto, mi si apre la splendida visuale di Bellagio, del Lago e delle vette della Valtellina con l'onnipresente vento gelido che mi soffia con furia addosso.
Proseguo in salita per l'ultimo tratto ed arrivo infine presso la croce del Monte San Primo.
Il panorama è magnifico grazie alla tersa aria priva di umidità grazie al gelido vento.
A sud si vede l'intrea pianura padana avvolta nella solita foschia da cui spintano appena i grattacieli più alti di Milano, si vede la catena appenninica e tutte la corona delle alpi, dalla Val D''Aosta al Piemonte, per finire lungo le montagne liguri.
A nord sivedono tutte le montagne che circondano il lago di Como e le vette più alte della Svizzera e della Valtellina.
Davanti a questo panorama , mi fermo a riposare e mangiare, al riparo dal vento ditro il piccolo capanno verde sede delle antenne della cima del San Primo.
Dopo un oretta, riprendo il cammino in discesa lungo lo stesso sentiero dell'andata, ma arrivato alla prima sella, prendo il sentiero in salita per la Cima del Costone che mi permette di raggiungere il passo di Terrabiotta percorrendo tutta la cresta della montagna.
Arrivato presso l'Alpe, tolgo i ramponi, poichè la temperatura si è alzata e la mulattiera si è trasformata in un pantano di fango e neve, e cosi', percorrendo tutto il classico sentiero di salita al San Primo, torno presso la Colma di Sormano dove avevo lasciato l'auto.
Difficoltà:
i sentieri da me percorsi non presentano difficoltà tecniche o punti esposti, ma dato che la mulattiera , soprattutto al mattino, era completamente innevata e ghiacciata, consiglio di portarsi un paio di ramponi. Non sono indispensabili, dato che in cima ho trovato anche alcuni ciclisti temerari con le loro montainbike, ma per sicurezza li porto sempre nello zaino in inverno.
I miei tempi:
dalla Colma di Sormano alla Colma del Bosco 35 minuti
Dalla Colma all'Alpe di Terrabiotta 55 minuti
Dall'Alpe alla Cima del San Primo 1 ora
Per la discesa, ci ho messo 1h e 40 minuti
Buon Divertimento
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Bella Gita. Il San Primo da il meglio di se in inverno.
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Moderate
Una classica invernale.Sempre affascinante.
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Moderate
Chissa che freddo lassù in cima...
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Moderate
ottimo percorso e belle foto.
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Moderate
Gran trail e ottima spiegazione del percorso.
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Moderate
Percorso bello e panoramico.Ideale per una passeggiata in qualsiasi stagione.
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Moderate
Il percorso a livello panoramicò è molto bello se fatto nella giornata giusta. Il navigatore poco dopo la partenza mi deviava su un crinale per nulla percorribile in sella con forte pendenza sia in salita che in discesa . Ho fatto una variante rispetto al percorso proposto che tutto sommato è stato piacevole.
Bel giro e utile descrizione