Salita invernale sul Monte Guglielmo da Zone
near Zone, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Gita effettuata il'11 Gennaio 2020.
Parcheggio l'auto presso il cimitero di Zone in via Valurbes e dò un occhiata alla cima del Monte Guglielmo:
La neve è solo negli ultimi 200/250mt dalla cima, pertanto decido di non portarmi le ciaspole, ma di indossare subito le ghette e di mettermi nello zaino i ramponcini.
Scendo le scale e prendo la strada asfaltata che sale, con pendenza bassa e molti tornati, seguendo il cartello che indica per il Monte Guglielmo.
Ben presto , l'asfalto finisce e si prosegue su strada sassosa completamente in ombra con qualche tratto con vista panoramica su Zone e il lago d'Iseo.
Superate le case Dupi e Noalec, salto qualche tornate passando per alcuni tagli tattici e poi decido di proseguire la salita imboccando il sentiero 230 (sentiero dell'Uccellatore) che mi porta presso le Cascine Culmè poste su un dosso panoramico con annessa fontanella (chiusa in inverno).
Fatte alcune foto al panorama, proseguo lungo la traccia erbosa che sale lungo il crinale panoramico, per poi ritornare sulla strada sterrata dopo aver superato la località Villa e poi proseguo salendo alla baita Casentiga seguendo il cartello indicante la Ferrata Corna del Bene.
Il percorso incomincia ad essere ingombro di neve ghiacciata , ma si riesce a proseguire comunque senza particolari difficoltà sino ad arrivare presso la panoramica Malga Palmarusso che solitamente fa anche da Bar e ristoro, ma in questo periodo è ovviamente chiusa.
Faccio una piccola pausa per bere un sorso d'acqua, per fare qualche foto e per indossare i ramponcici, poichè si vede chiaramente che il sentiero all'ombra che sale con molti zigzag sino alla Costa del Culmet è completamente coperto di neve ghiacciata.
Incomincio la salita che, grazie ai ramponici , si rivela facile e senza rischi, poichè la neve ghiacciata è dura e tiene benissimo, anche senza usare i bastoncini, ed arrivo in breve tempo presso la panoramica costa dove mi fermo, finalmente al sole, a fare qualche foto.
Proseguo il cammino sul sentiero innevato che, nonostante il sole, è sempre ghiacciata, e passo per il piccolo laghetto.
Arrivato al bivio, decido di salire a sinistra, seguendo la strada che sale con alcuni tornati verso la Malga Palmarusso di Sopra. E' più lunga,ma sale con pendenza minore. Il percorso è quasi completamente coperto di neve ghiacciata e , in alcuni punti quasi non si riconosce. Probabilmente, con le ciaspole avrei avuto qualche difficoltà su questa neve dura e ghiacciata, ma con i ramponi, tiene e si sale che è una meraviglia senza sprofondare.
Superata la Malga, il sentiero si fa meno riconoscibile, ma seguo i paletti di legno che indicano il sentiero 201.
Superato un tratto traverso pieno di neve ghiacciata, arrivo infine presso il Rifugio Almici anch'esso in chiusura invernale.
Non mi fermo e decido di salire subito l'ultimo tratto di sentiero ghiacciato che mi porta velocemente presso La cima del Monte Guglielmo dove trovo parecchia gente arrivata prima di me da altri sentieri che occupano le scale libere di neve della grossa cappella che orna la cima di questa panoramica montagna.
Faccio qualche foto al magnifico panorama a 360° che è possibile ammirare da qui,
e poi decido di ridiscendere subito presso il rifugio Almici dove mi piazzo presso uno dei tavoli di legno dove mi fermo per il mio pranzo al sacco e per sdraiarmi su una panca a godermi questo pallido, ma caldo sole di gennaio.
Dopo un oretta, un pò infreddolito dalla sosta decido si incominciare la discesa per il ritorno, tagliando il pendio innevato e ancora ghiacciato sino a tornare sulla sottostante strada innevata lungo il colle e il lago del Culmet.
Da qui, decido di scendere seguendo la strada sterrata. Il percorso è più lungo, ma si scende con pendenza minore. SI ripassa dalla Malga Palmarusso di Sotto e poi continuo a seguire la strada sterrata. Finita la neve ghiacciata , mi tolgo i ramponcini e scendo, lungo la strada sterrata nel bosco. Arrivato presso il bivio con il sentiero 227/a, decido di imboccare quest'ultimo, che scende con pendenza più elevata lungo l'altro lato del torrente Vandul, passando per il bosco degli Gnomi dove faccio qualche foto alle molte statue di legno intagliato.Taglio lungo un sentiero che passa vicino a un'abitazione privata e proseguo sul sentiero del bosco degli Gnomi sino a tornare presso l'inizio del sentiero e al parcheggio di partenza.
Difficoltà:
I sentieri e le strade sterrate che ho percorso sino alla Malga Palmarusso di Sotto non hanno difficoltà tecniche. Solo qualche curva in ombra ingombra di neve ghiacciata, ma facilmente superabile anche senza attrezzature particolari.
Dalla Malga in su, la strada sterrata e il sentiero è ingombro di neve che richiede l'uso di ciaspole, o meglio ancora, di ramponi o ramponcini, a seconda delle condizioni della neve, per questo che ho considerato questo percorso medio, e non facile come è normalmente senza neve.
I miei tempi:
Dal parcheggio alla malga Palmarusso di Sotto: 1h e 45 minuti
Dalla Malga al Rifugio Almici: 45 minuti
Dal Rifugio alla cima del Monte Guglielmo: 15 minuti
Per la discesa: 2 ore
Buon divertimento.
Parcheggio l'auto presso il cimitero di Zone in via Valurbes e dò un occhiata alla cima del Monte Guglielmo:
La neve è solo negli ultimi 200/250mt dalla cima, pertanto decido di non portarmi le ciaspole, ma di indossare subito le ghette e di mettermi nello zaino i ramponcini.
Scendo le scale e prendo la strada asfaltata che sale, con pendenza bassa e molti tornati, seguendo il cartello che indica per il Monte Guglielmo.
Ben presto , l'asfalto finisce e si prosegue su strada sassosa completamente in ombra con qualche tratto con vista panoramica su Zone e il lago d'Iseo.
Superate le case Dupi e Noalec, salto qualche tornate passando per alcuni tagli tattici e poi decido di proseguire la salita imboccando il sentiero 230 (sentiero dell'Uccellatore) che mi porta presso le Cascine Culmè poste su un dosso panoramico con annessa fontanella (chiusa in inverno).
Fatte alcune foto al panorama, proseguo lungo la traccia erbosa che sale lungo il crinale panoramico, per poi ritornare sulla strada sterrata dopo aver superato la località Villa e poi proseguo salendo alla baita Casentiga seguendo il cartello indicante la Ferrata Corna del Bene.
Il percorso incomincia ad essere ingombro di neve ghiacciata , ma si riesce a proseguire comunque senza particolari difficoltà sino ad arrivare presso la panoramica Malga Palmarusso che solitamente fa anche da Bar e ristoro, ma in questo periodo è ovviamente chiusa.
Faccio una piccola pausa per bere un sorso d'acqua, per fare qualche foto e per indossare i ramponcici, poichè si vede chiaramente che il sentiero all'ombra che sale con molti zigzag sino alla Costa del Culmet è completamente coperto di neve ghiacciata.
Incomincio la salita che, grazie ai ramponici , si rivela facile e senza rischi, poichè la neve ghiacciata è dura e tiene benissimo, anche senza usare i bastoncini, ed arrivo in breve tempo presso la panoramica costa dove mi fermo, finalmente al sole, a fare qualche foto.
Proseguo il cammino sul sentiero innevato che, nonostante il sole, è sempre ghiacciata, e passo per il piccolo laghetto.
Arrivato al bivio, decido di salire a sinistra, seguendo la strada che sale con alcuni tornati verso la Malga Palmarusso di Sopra. E' più lunga,ma sale con pendenza minore. Il percorso è quasi completamente coperto di neve ghiacciata e , in alcuni punti quasi non si riconosce. Probabilmente, con le ciaspole avrei avuto qualche difficoltà su questa neve dura e ghiacciata, ma con i ramponi, tiene e si sale che è una meraviglia senza sprofondare.
Superata la Malga, il sentiero si fa meno riconoscibile, ma seguo i paletti di legno che indicano il sentiero 201.
Superato un tratto traverso pieno di neve ghiacciata, arrivo infine presso il Rifugio Almici anch'esso in chiusura invernale.
Non mi fermo e decido di salire subito l'ultimo tratto di sentiero ghiacciato che mi porta velocemente presso La cima del Monte Guglielmo dove trovo parecchia gente arrivata prima di me da altri sentieri che occupano le scale libere di neve della grossa cappella che orna la cima di questa panoramica montagna.
Faccio qualche foto al magnifico panorama a 360° che è possibile ammirare da qui,
e poi decido di ridiscendere subito presso il rifugio Almici dove mi piazzo presso uno dei tavoli di legno dove mi fermo per il mio pranzo al sacco e per sdraiarmi su una panca a godermi questo pallido, ma caldo sole di gennaio.
Dopo un oretta, un pò infreddolito dalla sosta decido si incominciare la discesa per il ritorno, tagliando il pendio innevato e ancora ghiacciato sino a tornare sulla sottostante strada innevata lungo il colle e il lago del Culmet.
Da qui, decido di scendere seguendo la strada sterrata. Il percorso è più lungo, ma si scende con pendenza minore. SI ripassa dalla Malga Palmarusso di Sotto e poi continuo a seguire la strada sterrata. Finita la neve ghiacciata , mi tolgo i ramponcini e scendo, lungo la strada sterrata nel bosco. Arrivato presso il bivio con il sentiero 227/a, decido di imboccare quest'ultimo, che scende con pendenza più elevata lungo l'altro lato del torrente Vandul, passando per il bosco degli Gnomi dove faccio qualche foto alle molte statue di legno intagliato.Taglio lungo un sentiero che passa vicino a un'abitazione privata e proseguo sul sentiero del bosco degli Gnomi sino a tornare presso l'inizio del sentiero e al parcheggio di partenza.
Difficoltà:
I sentieri e le strade sterrate che ho percorso sino alla Malga Palmarusso di Sotto non hanno difficoltà tecniche. Solo qualche curva in ombra ingombra di neve ghiacciata, ma facilmente superabile anche senza attrezzature particolari.
Dalla Malga in su, la strada sterrata e il sentiero è ingombro di neve che richiede l'uso di ciaspole, o meglio ancora, di ramponi o ramponcini, a seconda delle condizioni della neve, per questo che ho considerato questo percorso medio, e non facile come è normalmente senza neve.
I miei tempi:
Dal parcheggio alla malga Palmarusso di Sotto: 1h e 45 minuti
Dalla Malga al Rifugio Almici: 45 minuti
Dal Rifugio alla cima del Monte Guglielmo: 15 minuti
Per la discesa: 2 ore
Buon divertimento.
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Comments (7)
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso un pò lunghino e un pò troppo freddo per me, ma bellissimo.
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Moderate
Complimenti per le belle foto.
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Moderate
Ottima spiegazione.
Grazie!
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Moderate
Montagna che ho visitato diverse volte in passato, ma sempre in estate.
Bello vedere i bei panorami che ricordo, ma coperti di neve.
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Moderate
Gita impegnativa ma splendida per panorami.
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Difficult
in inverno con tanta neve la difficoltà aumenta
Ottima descrizione domani ci provo!!!
Grazie
Rosanna