Rovere-Rifugio La Vecchia 2022/03/23

Si parcheggia vicino al campo sportivo, come suggerito da un signore che ci ha indicato l'attacco del sentiero per il Rifugio e per il dolomitico Sirente, dopo averci rimproverato per l'ora tarda. Subito dopo le ultime case il sentiero di sassi e terra è ben marcato, e in alcuni tratti è scavato nella roccia. La mulattiera in salita è dolce e continua e, dopo un tratto, si devia a destra per percorrere un anello antiorario, mentre si scorge Ovindoli e si ammira nella sua maestosità, sulla destra, il Monte Magnola, pieno di neve, di impianti e sicuramente di sciatori. Si continua a salire tra alberi sporadici, radure e doline, si arriva tra la neve ad un ampio valico e il silenzio si fa profondo, assoluto e si cerca intorno qualcosa che faccia rumore, ma nemmeno il vento aiuta. Si continua a scollinare e in lontananza si vede il Rifugio Mandra Murata; lo si oltrepassa e finalmente si arriva al nascosto Rifugio La Vecchia di pietra e legno, quasi una capanna degli gnomi, posto su un balcone naturale. Il ricordo della prima escursione su questi luoghi riporta ad Italo, che, con il suo entusiasmo e l'amore per la montagna, ci faceva conoscere posti fantastici e immagino che sia dietro di me e compia gli stessi riti. Vado subito alla finestra e apro il portellone esterno. Scendo verso la porta, alzo il chiavistello e lo trascino con facilità, entro, controllo l'interno con i letti, la stufa e poi la dispensa a vista con le prime necessità. Apro la finestra e mi affaccio per la foto come ho fatto un po' di tempo fa. Bando ai ricordi, ora c'è da ammirare la catena della Maiella sulla destra con l'Altopiano delle Rocche e poi sulla sinistra la catena del Gran Sasso, i Piani di Pezza e i paesi di Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio. Dopo un'appagante sosta si riprende e si cammina sulla lunga cresta mentre la catena del Gran Sasso si mette in evidenza con il Monte Camicia, il Prena e poi il Corno Grande, il Cefalone e il Corvo. Si scende sulla sinistra nel bosco e, soddisfatti, piano piano riprendiamo un tratto dell'andata e concludiamo il percorso ad anello non prima di ripassare la dogana del signore incontrato la mattina, che questa volta ci gratifica regalandoci uova fresche del suo pollaio che finiranno in un gustoso zabaione mattutino tanto per riprendere e sicuramente aumentare le calorie perse per la camminata. Trek con Valter, soli soli.