Rifugio santa Maria (1.390m)-Cul di Bove (1.360 m)-Pozzo della Neve (1.368m)
near Bocca della Selva, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso molto piacevole si può fare anche in famiglia, è la via più breve per raggiungere i due abissi dell'Appennino molisano, abisso Cul di bove e l'abisso Pozzo della neve, che ha due ingressi. Sono tra le grotte più profonde d'Europa, scendono a -1000 metri di profondità con estensione anche di 10 km di cunicoli, ovviamente non vi si può accedere, bisogna essere speleologi però gli ingressi sono molto belli, soprattutto Pozzo della neve, è un imbuto davvero enorme e spettacolare. Bisogna fare attenzione se si hanno animali al seguito oppure con bambini perché può essere molto pericoloso. L'abisso Cul di bove bisogna notarlo con attenzione, perché è al di sopra di un paio di metri al sentiero sterrato poco dopo piscina cul di bove, perché non è segnalato. Pozzo della Neve 2 non è un granché, c'è una piccola apertura e lì bisogna cominciare a fare attenzione, bisogna fare molta attenzione invece a Pozzo della neve, visibilissimo perché è un grandissimo imbuto e bisogna stare attenti appunto perché si potrebbe scivolare e finirci dentro. In questa registrazione ci sono andato con la neve, ma non ce n'era granché, è carino da farsi anche con le ciaspole in caso di presenza cospicua di neve, ma ovviamente è molto piacevole da farsi in tarda primavera oppure d'estate per cercare un po' di fresco.
Si parte dal rifugio Valle Santa Maria, un enorme rifugio purtroppo perennemente chiuso e lasciato all'abbandono sperando che un giorno se ne possa usufruire, si segue il sentiero che attraversa il Pianoro carsico del Vallone Santa Maria e ci si comincia ad addentrare in faggeta, ci sono un paio di bivi ovviamente non sono segnalati perché il sentiero non è segnato, sino a ricongiungersi con il sentiero CAI 100-124 SG, che sarebbe una strada sterrata, qui si cominciano ad intravedere un po' di segni CAI (ovviamente qui che la strada è chiara e palese è segnato il sentiero, invece dove deve essere segnato non è segnato, come sempre sul Matese...) Comunque dopo aver attraversato un grande bel pianoro carsico chiamato piscina Cul di Bove, si incontra l'abisso e proseguendo sempre sulla comoda mulattiera si raggiunge brevemente la seconda entrata di Pozzo della neve, aperta nel 1985 in maniera artificiale. Da qui continuando sempre sulla mulattiera sterrata si arriva a un bivio e bisogna fare attenzione a scendere a destra e non proseguire dritto salendo a sinistra, perché ovviamente non c'è nessuna indicazione. Dopodiché dopo un paio di tornanti bisogna girare tutto a sinistra dove ci sono dei segni CAI abbastanza abbondanti e dopo una cinquantina di metri si raggiunge l'imponente imbuto di Pozzo della neve. Ovviamente ho segnato tutto nei waypoint, dove ci sono anche i bivi. L'ideale visto che non prende mai il telefono sul Matese è scaricarsi la mappa off-line che è gratuita con wikiloc dell'Italia del sud e magari seguire la traccia, altrimenti usare altre applicazioni visto che le cartine anche del Matese sono praticamente inesistenti, è quella che c'è praticamente si ricorda al 1949. Bisogna fare attenzione anche al pianoro piscina Cul Bove dove c'è un pozzo aperto ovviamente ben visibile perché c'è tutta la struttura del pozzo, però se si va con i bambini bisogna starci all'occhio perché non è coperto ma è aperto, profondo ed è sempre pieno d'acqua.
Si parte dal rifugio Valle Santa Maria, un enorme rifugio purtroppo perennemente chiuso e lasciato all'abbandono sperando che un giorno se ne possa usufruire, si segue il sentiero che attraversa il Pianoro carsico del Vallone Santa Maria e ci si comincia ad addentrare in faggeta, ci sono un paio di bivi ovviamente non sono segnalati perché il sentiero non è segnato, sino a ricongiungersi con il sentiero CAI 100-124 SG, che sarebbe una strada sterrata, qui si cominciano ad intravedere un po' di segni CAI (ovviamente qui che la strada è chiara e palese è segnato il sentiero, invece dove deve essere segnato non è segnato, come sempre sul Matese...) Comunque dopo aver attraversato un grande bel pianoro carsico chiamato piscina Cul di Bove, si incontra l'abisso e proseguendo sempre sulla comoda mulattiera si raggiunge brevemente la seconda entrata di Pozzo della neve, aperta nel 1985 in maniera artificiale. Da qui continuando sempre sulla mulattiera sterrata si arriva a un bivio e bisogna fare attenzione a scendere a destra e non proseguire dritto salendo a sinistra, perché ovviamente non c'è nessuna indicazione. Dopodiché dopo un paio di tornanti bisogna girare tutto a sinistra dove ci sono dei segni CAI abbastanza abbondanti e dopo una cinquantina di metri si raggiunge l'imponente imbuto di Pozzo della neve. Ovviamente ho segnato tutto nei waypoint, dove ci sono anche i bivi. L'ideale visto che non prende mai il telefono sul Matese è scaricarsi la mappa off-line che è gratuita con wikiloc dell'Italia del sud e magari seguire la traccia, altrimenti usare altre applicazioni visto che le cartine anche del Matese sono praticamente inesistenti, è quella che c'è praticamente si ricorda al 1949. Bisogna fare attenzione anche al pianoro piscina Cul Bove dove c'è un pozzo aperto ovviamente ben visibile perché c'è tutta la struttura del pozzo, però se si va con i bambini bisogna starci all'occhio perché non è coperto ma è aperto, profondo ed è sempre pieno d'acqua.
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