Rifugio Valle Santa Maria (1.410 m)-Pianellone (1.390 m)-Belvedere del Pianellone (1.430 m)
near Bocca della Selva, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ciaspolata tranquilla in un bel percorso fattibile da tutti, infatti il percorso non è particolarmente lungo e non ci sono salite molto impegnative o discese pericolose. In questa registrazione c'erano circa 80 cm di neve in alcune zone un po' di più, in alcune zone un po' di meno, ma con le ciaspole ovviamente si riesce tranquillamente a camminare. Ho registrazioni identiche dello stesso percorso fatte in altri periodi dell'anno e anche con la bella stagione, naturalmente molto bello da fare in quei periodi, però anche d'inverno con la neve dopo una abbondante nevicata è un itinerario appetibile tra i più appassionati di ciaspolate. Oltre che l'attrezzatura adeguata e un abbigliamento consono, bisogna portarsi l'acqua perché non ci sono sorgenti o fontane lungo il percorso. I tempi di percorrenza sono un pochino più lunghi rispetto ai miei perché non mi fermo molto, se non per qualche foto.
Si parte dal grande e bel rifugio Valle Santa Maria, purtroppo chiuso e abbandonato a se stesso da anni, quando c'è molta neve bisogna parcheggiare sulla strada perché l'ampio slargo fruibile in assenza di neve spesso non è pulito dagli sparti neve. Da qui si parte con il sentiero che spesso è già segnato da altri che hanno fatto ciaspolate o sci di fondo, a meno che non si va proprio subitissimo dopo una nevicata, quindi il sentiero di solito è già battuto. Se non fosse battuto si segue il sentiero normale che porta al rifugio del CAI Monte Orso, e dal rifugio Valle Santa Maria ci sono due modi per arrivarci, all'andata ne ho fatto uno e al ritorno sono passato dall'altro, ma praticamente non cambia nulla si può fare o solo uno o l'altro oppure entrambi. Io di solito vado sempre da quello di sinistra all'andata e al ritorno da quello di destra durante le mie registrazioni di questo percorso. Il rifugio CAI Monte Orso, è anche questo praticamente sempre chiuso ed è aperto soltanto un piccolo locale che teoricamente è un garage ma è tutto distrutto e pieno di sporcizia. Da qui stando alle cartine parte il sentiero CAI 14E, non particolarmente segnato, ma in assenza di neve è abbastanza intuibile la traccia, con la neve come ho detto prima è abbastanza battuto dagli escursionisti, ma in assenza di tracce battute consiglio di seguire le mappe o cartine. Dopo aver attraversato un paio di bivi alcuni indifferenti perché portano tutti allo stesso sentiero, un altro paio segnati da tabelle CAI con i tempi di percorrenza, si arriva al Pianellone, un enorme pianoro carsico davvero spettacolare e attraversato quest'ultimo, alla fine dopo un breve tratto in faggeta abbastanza ripido ma breve, si arriva al Belvedere del pianellone, un posto magnifico dove sulla destra si può vedere la Gallinola, in basso sotto i propri piedi si può vedere il bellissimo lago del Matese e in lontananza diverse importanti cime, una su tutte anche il Vesuvio che in questa registrazione era anche imbiancato. Purtroppo le foto non rendono l'idea, in giornate particolarmente serene con aria pulita si riesce a vedere anche il mare, Ischia, Capri e tutta la piana di Napoli. Da qui poi si fa praticamente il percorso inverso, io quando faccio questo sentiero, al ritorno passo sempre in mezzo al Pianellone senza costeggiarlo come faccio di solito all'andata, però bisogna fare attenzione perché se nella bella stagione sono visibili i due abbeveratori degli animali, con la neve particolarmente alta bisogna stare attenti. Infatti se si vedono le foto che ho messo un pozzo era visibile perché non c'era il "tappo" della neve, ma quell'altro non era tanto visibile poi l'ho bucato io per far vedere che se uno ci saliva su sarebbe finito dentro. Da qui si ci si ricongiunge poco dopo sulla via dell'andata proprio all'inizio del Pianellone, facendo l'ingresso in faggeta. Continuando sempre il sentiero dell'andata in faggeta e arrivati al rifugio Monte Orso, come dicevo all'inizio o si fa la via dell'andata o altrimenti io di solito prendo il bivio di sinistra e faccio l'altro sentiero ma è indifferente, più o meno è la stessa distanza, forse la via di sinistra è leggermente più in salita. Da qui poco dopo si arriva al punto di partenza al rifugio di Valle Santa Maria.
Ovviamente come sempre nelle mie registrazioni le cose principali le segno nei waypoint, sia i bivi, che i rischi come ho fatto con i due pozzi degli abbeveratoi per animali.
Si parte dal grande e bel rifugio Valle Santa Maria, purtroppo chiuso e abbandonato a se stesso da anni, quando c'è molta neve bisogna parcheggiare sulla strada perché l'ampio slargo fruibile in assenza di neve spesso non è pulito dagli sparti neve. Da qui si parte con il sentiero che spesso è già segnato da altri che hanno fatto ciaspolate o sci di fondo, a meno che non si va proprio subitissimo dopo una nevicata, quindi il sentiero di solito è già battuto. Se non fosse battuto si segue il sentiero normale che porta al rifugio del CAI Monte Orso, e dal rifugio Valle Santa Maria ci sono due modi per arrivarci, all'andata ne ho fatto uno e al ritorno sono passato dall'altro, ma praticamente non cambia nulla si può fare o solo uno o l'altro oppure entrambi. Io di solito vado sempre da quello di sinistra all'andata e al ritorno da quello di destra durante le mie registrazioni di questo percorso. Il rifugio CAI Monte Orso, è anche questo praticamente sempre chiuso ed è aperto soltanto un piccolo locale che teoricamente è un garage ma è tutto distrutto e pieno di sporcizia. Da qui stando alle cartine parte il sentiero CAI 14E, non particolarmente segnato, ma in assenza di neve è abbastanza intuibile la traccia, con la neve come ho detto prima è abbastanza battuto dagli escursionisti, ma in assenza di tracce battute consiglio di seguire le mappe o cartine. Dopo aver attraversato un paio di bivi alcuni indifferenti perché portano tutti allo stesso sentiero, un altro paio segnati da tabelle CAI con i tempi di percorrenza, si arriva al Pianellone, un enorme pianoro carsico davvero spettacolare e attraversato quest'ultimo, alla fine dopo un breve tratto in faggeta abbastanza ripido ma breve, si arriva al Belvedere del pianellone, un posto magnifico dove sulla destra si può vedere la Gallinola, in basso sotto i propri piedi si può vedere il bellissimo lago del Matese e in lontananza diverse importanti cime, una su tutte anche il Vesuvio che in questa registrazione era anche imbiancato. Purtroppo le foto non rendono l'idea, in giornate particolarmente serene con aria pulita si riesce a vedere anche il mare, Ischia, Capri e tutta la piana di Napoli. Da qui poi si fa praticamente il percorso inverso, io quando faccio questo sentiero, al ritorno passo sempre in mezzo al Pianellone senza costeggiarlo come faccio di solito all'andata, però bisogna fare attenzione perché se nella bella stagione sono visibili i due abbeveratori degli animali, con la neve particolarmente alta bisogna stare attenti. Infatti se si vedono le foto che ho messo un pozzo era visibile perché non c'era il "tappo" della neve, ma quell'altro non era tanto visibile poi l'ho bucato io per far vedere che se uno ci saliva su sarebbe finito dentro. Da qui si ci si ricongiunge poco dopo sulla via dell'andata proprio all'inizio del Pianellone, facendo l'ingresso in faggeta. Continuando sempre il sentiero dell'andata in faggeta e arrivati al rifugio Monte Orso, come dicevo all'inizio o si fa la via dell'andata o altrimenti io di solito prendo il bivio di sinistra e faccio l'altro sentiero ma è indifferente, più o meno è la stessa distanza, forse la via di sinistra è leggermente più in salita. Da qui poco dopo si arriva al punto di partenza al rifugio di Valle Santa Maria.
Ovviamente come sempre nelle mie registrazioni le cose principali le segno nei waypoint, sia i bivi, che i rischi come ho fatto con i due pozzi degli abbeveratoi per animali.
Waypoints
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