PNALM. Monte Turchio e Rifugio della Cicerana dal Passo del Diavolo. Invernale
near Gioia Vecchio, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Finestra di bel tempo sul Parco Nazionale ed è bene approfittarne, anche se per un'escursione breve e di limitato impegno. La neve abbondante e la temperatura non troppo rigida ci ha permesso di godere appieno del paesaggio lungo il sentiero per il Rifugio della Cicerana, mentre il fronte nuvoloso ha reso ancor più prezioso il panorama dal Monte Turchio.
Partenza dal Passo del Diavolo, a poca distanza dalle sorgenti del Sangro e dal deserto borgo di Gioia Vecchia. Si percorre il comodo sentiero T1 sino alla sbarra dove un cartello informativo da il benvenuto agli escursionisti.
Si prosegue in lieve salita superando il bivio R5 che scende per il Vallone Lampazzo e conduce al Monte Lampazzo, poi più avanti si incontra il bivio per l'R4 che attraverso la Fossa Perrone conduce sul Monte Marcolano. Ancora un paio di tornanti e ci si trova di fronte alla piana della Cicerana che prende il nome dalla fonte medesima. Sul cucuzzolo di una collina fa capolino il tetto del Rifugio della Cicerana con il pennacchio di fumo che esce dal camino. Al suo interno la custode da un caldo benvenuto e si fa apprezzare per la sua educazione e mitezza.
Dopo una breve pausa si scende sulla piana intercettando il bivio per il sentiero T5 che conduce al Campo Moriceto sotto il Monte Prato Maiuri.
Si lascia il T1 che scende a Lecce dei Marsi e si sale sul crinale della Parruccia su di un irto ma breve fuori sentiero immerso nella faggeta sino alla base del Monte Turchio. Una volta sulla cresta si prosegue con maggior comodità sino a raggiungerne la vetta 1898m. Il panorama è incantevole anche se in parte oscurato dalle nubi. Spicca la piana del Fucino con l'impianto del Telespazio, il Velino, il Tino e il Sirente, a valle lungo la SR83 il borgo di Gioia Vecchia e più in alto lungo la SP17 quello di Bisegna. Il Monte Palombo la fa da padrone e incanala lo sguardo lungo la via del Fiume Sangro che conduce a Pescasseroli, oltre appare il Monte Mattone ma le nubi chiudono il sipario su tutto il resto.
Lasciato il Turchio si torna indietro per la stessa via per poi scendere su neve candida e portante lungo il crinale. Seguendo a tratti le tracce degli scialpinisti si torna facilmente al Passo del Diavolo dove ad attrarre l'attenzione con i suoi modi caldi e ospitali ci sarà Filippo, il gestore del piccolo rifugio dove (a sua discrezione) si potrà assaggiare del buon vino accompagnato da fagioli e salsicce in crosta di pane!
N.B. Il parcheggio al Passo del Diavolo è piccolo e ancor più limitato in presenza di neve. L'utilizzo di gomme invernali o catene può rendersi necessario qual ora il meteo non sia favorevole seppur la SR83 risulta sempre pulita e cosparsa di sale. L'escursione si svolge tutta con ciaspole (ma nello zaino sono presenti ovviamente anche i ramponi) con frequenti fuori sentiero per l'impossibilità di seguire i bolli coperti dalla neve e per la facilità nel salire o scendere dal Turchio su neve portante. Al Rifugio della Cicerana si prega di non lasciare immondizia varia per il fatto che i gestori non hanno mezzi meccanici per trasportare viveri o immondizia sino e dal Passo del Diavolo compiendo queste movimentazioni zaino in spalla.
Partenza dal Passo del Diavolo, a poca distanza dalle sorgenti del Sangro e dal deserto borgo di Gioia Vecchia. Si percorre il comodo sentiero T1 sino alla sbarra dove un cartello informativo da il benvenuto agli escursionisti.
Si prosegue in lieve salita superando il bivio R5 che scende per il Vallone Lampazzo e conduce al Monte Lampazzo, poi più avanti si incontra il bivio per l'R4 che attraverso la Fossa Perrone conduce sul Monte Marcolano. Ancora un paio di tornanti e ci si trova di fronte alla piana della Cicerana che prende il nome dalla fonte medesima. Sul cucuzzolo di una collina fa capolino il tetto del Rifugio della Cicerana con il pennacchio di fumo che esce dal camino. Al suo interno la custode da un caldo benvenuto e si fa apprezzare per la sua educazione e mitezza.
Dopo una breve pausa si scende sulla piana intercettando il bivio per il sentiero T5 che conduce al Campo Moriceto sotto il Monte Prato Maiuri.
Si lascia il T1 che scende a Lecce dei Marsi e si sale sul crinale della Parruccia su di un irto ma breve fuori sentiero immerso nella faggeta sino alla base del Monte Turchio. Una volta sulla cresta si prosegue con maggior comodità sino a raggiungerne la vetta 1898m. Il panorama è incantevole anche se in parte oscurato dalle nubi. Spicca la piana del Fucino con l'impianto del Telespazio, il Velino, il Tino e il Sirente, a valle lungo la SR83 il borgo di Gioia Vecchia e più in alto lungo la SP17 quello di Bisegna. Il Monte Palombo la fa da padrone e incanala lo sguardo lungo la via del Fiume Sangro che conduce a Pescasseroli, oltre appare il Monte Mattone ma le nubi chiudono il sipario su tutto il resto.
Lasciato il Turchio si torna indietro per la stessa via per poi scendere su neve candida e portante lungo il crinale. Seguendo a tratti le tracce degli scialpinisti si torna facilmente al Passo del Diavolo dove ad attrarre l'attenzione con i suoi modi caldi e ospitali ci sarà Filippo, il gestore del piccolo rifugio dove (a sua discrezione) si potrà assaggiare del buon vino accompagnato da fagioli e salsicce in crosta di pane!
N.B. Il parcheggio al Passo del Diavolo è piccolo e ancor più limitato in presenza di neve. L'utilizzo di gomme invernali o catene può rendersi necessario qual ora il meteo non sia favorevole seppur la SR83 risulta sempre pulita e cosparsa di sale. L'escursione si svolge tutta con ciaspole (ma nello zaino sono presenti ovviamente anche i ramponi) con frequenti fuori sentiero per l'impossibilità di seguire i bolli coperti dalla neve e per la facilità nel salire o scendere dal Turchio su neve portante. Al Rifugio della Cicerana si prega di non lasciare immondizia varia per il fatto che i gestori non hanno mezzi meccanici per trasportare viveri o immondizia sino e dal Passo del Diavolo compiendo queste movimentazioni zaino in spalla.
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