Parco Monte Avic (AO). percorso invernale al Lago Bianco
near Covarey, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso fatto è tipicamente estivo ma vista la poca neve di quest'anno ci avventuriamo. Obbiettivo è arrivare fin dove riusciamo!
Fino al Lago Servaz [o Serva] il tragitto è abbastanza semplice, prima su comoda mulattiera poi, dopo le casette di Sevaz, su un sentiero (5C) che necessita ramponcini ma non è particolarmente complicato.
Ci fermiamo al lago per una pausa poi iniziamo la parte più complicata.
Costeggiando il lago giungiamo sull'altro lato, da qui inizia un alternanza tra ciaspole e ramponcini. Qui , parte un paio di persone passate da poco, non ci sono altre traccie. Ci fidiamo e, con l'aiuto della mappa, continuiamo a seguire il sentiero.
A metà strada incrociamo i ragazzi che ci hanno preceduto. Loro non hanno le ciapole (da valle non sembravano in effetti necessarie perché non c era proprio neve), quindi sempre seguendo la mappa, visto che segnali o cartelli non si vedono, gli apriamo la strada.
A fatica, perché comunque a tratti si sprofonda fin oltre il ginocchio, continuiamo fino ad un bel ponticello con vista su una cascata gelata. Qui i nostri nuovi compagni di viaggio si fermano, mentre noi decidiamo di proseguire.
Il percorso è splendido, immerso nella natura e nella neve. Richiede in alcuni punti un po di sforzo perché non è battuto e si sprofonda.
Raggiungiamo l'alpeggio di Coucy, e poco dopo il sentiero sale a destra (qui finalmente c è un cartello) verso il rifugio Barbustel.
Sempre per la neve la salita è faticosa, ma raggiungiamo alla fine, poco prima del rifugio (comunque chiuso d inverno) un bel punto di osservazione sul lago Bianco dove finalmente possiamo fermarci a pranzare e riposare.
.
Il ritorno lo facciamo ripercorrendo letteralmente i nostri passi. Questo rende molto più semplice la discesa. Ciapsole fino al lago Selvaz poi passiamo ai ramponcini.
La discesa poi è semplice, salvo alcuni tratti un po ghiacciati
Un percorso bellissimo nella neve ma veramente faticoso se la pista non è battuta. La gita al lago Selvaz è consigliata per tutti, dopo solo esperti e ben allenati!
Fino al Lago Servaz [o Serva] il tragitto è abbastanza semplice, prima su comoda mulattiera poi, dopo le casette di Sevaz, su un sentiero (5C) che necessita ramponcini ma non è particolarmente complicato.
Ci fermiamo al lago per una pausa poi iniziamo la parte più complicata.
Costeggiando il lago giungiamo sull'altro lato, da qui inizia un alternanza tra ciaspole e ramponcini. Qui , parte un paio di persone passate da poco, non ci sono altre traccie. Ci fidiamo e, con l'aiuto della mappa, continuiamo a seguire il sentiero.
A metà strada incrociamo i ragazzi che ci hanno preceduto. Loro non hanno le ciapole (da valle non sembravano in effetti necessarie perché non c era proprio neve), quindi sempre seguendo la mappa, visto che segnali o cartelli non si vedono, gli apriamo la strada.
A fatica, perché comunque a tratti si sprofonda fin oltre il ginocchio, continuiamo fino ad un bel ponticello con vista su una cascata gelata. Qui i nostri nuovi compagni di viaggio si fermano, mentre noi decidiamo di proseguire.
Il percorso è splendido, immerso nella natura e nella neve. Richiede in alcuni punti un po di sforzo perché non è battuto e si sprofonda.
Raggiungiamo l'alpeggio di Coucy, e poco dopo il sentiero sale a destra (qui finalmente c è un cartello) verso il rifugio Barbustel.
Sempre per la neve la salita è faticosa, ma raggiungiamo alla fine, poco prima del rifugio (comunque chiuso d inverno) un bel punto di osservazione sul lago Bianco dove finalmente possiamo fermarci a pranzare e riposare.
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Il ritorno lo facciamo ripercorrendo letteralmente i nostri passi. Questo rende molto più semplice la discesa. Ciapsole fino al lago Selvaz poi passiamo ai ramponcini.
La discesa poi è semplice, salvo alcuni tratti un po ghiacciati
Un percorso bellissimo nella neve ma veramente faticoso se la pista non è battuta. La gita al lago Selvaz è consigliata per tutti, dopo solo esperti e ben allenati!
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