[Monti Simbruini] Ciaspolata al Monte Autore
near Livata, Lazio (Italia)
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Itinerary description
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Sito Web
Come arrivare:
Traccia registrata con Garmin GPSMAP 64S
Parcheggio: ampio parcheggio presso il Piazzale di Campo dell’Osso
Cartografia:
IGM Serie 25 DB, Foglio 376 Sezione I – Castellafiume
Carta escursionistica edizione Il Lupo – Monti Simbruini 1:25000 (anno 2008)
Carta escursionistica edizione Iter – Monti Simbruini 1:25000 (anno 2016)
Tipologia di percorso: anello
ATTENZIONE: non sottovalutare l’itinerario, è pur sempre un’escursione in ambiente innevato. Proprio per questo se si decide di fare la cresta della Monna dell’Orso, bisogna evitare di camminare vicino al pendio (molto ripido ed estremamente pericoloso in caso di caduta). Inoltre è da evitare la classica discesa verso le Vedute (che normalmente si farebbe seguendo i bollini bianco-rossi), ma puntare verso nord attraverso la faggeta per intercettare la sterrata che sale da Campo dell’Osso.
Inoltre i segnavia bianco-rossi potrebbero non essere sempre visibili a causa della quantità di neve.
Bisogna fare anche attenzione quando si arriva in prossimità della fine delle piste da sci: evitate di camminare sulle piste, procedete di fianco allargandovi di qualche metro.
Se si decide di passare per la Monna dell’Orso, consiglio di portare le ciaspole anche se non c’è molta neve, in quanto ci sono salite con pendenza abbastanza sostenuta che potrebbero creare problemi in caso di superficie dura o peggio ghiacciata.
Descrizione
Dal Piazzale di Campo dell’Osso, ci si incammina verso il campo di calcio sulla destra di Viale dei Boschi (la strada asfaltata percorsa per raggiungere il punto di partenza): subito dopo il campo (potrebbero essere visibili solamente le traverse delle porte per l’altezza della neve), c’è una sterrata solitamente priva di neve, procedere con cautela per non rovinare le ciaspole.
Si attraversa la zona pianeggiante camminando parallelamente alla strada asfaltata e poco dopo si entra nel bosco: in inverno il sentiero viene usato per lo sci di fondo, quindi camminate di lato senza intralciare gli sciatori.
Si giunge rapidamente ad un bivio (palo con frecce segnavia): se si decide di fare la cresta della Monna dell’Orso (ripeto ancora una volta di fare estremamente attenzione) si va a destra sul sentiero 651. Dopo circa 500 m dal bivio si esce su una radura procedendo quasi in piano fino al margine del bosco successivo.
Il sentiero prende a salire con pendenza sostenuta fino alla cresta di Monna dell’Orso (percorsi 600 m dalla fine della radura): abbiamo superato i 1700 m di quota e ci troviamo su un bel punto panoramico (privo di boscaglia) all’incirca all’altezza dell’impianto di risalita.
Da qui ha inizio una bella passeggiata in cresta in direzione Est con saliscendi per circa 1 km: il sentiero normalmente passa fuori dal margine della faggeta, ma in caso di neve rimanete all’interno di essa.
Giunti alla fine della cresta, si scende per risalire subito in maniera molto decisa in direzione Nord: è la salita più lunga ed impegnativa dell’escursione.
Finita la salita, il panorama si apre verso il Velino. Vi trovate su un punto sommitale pianeggiante. Il sentiero da qui scende verso le Vedute: evitate di percorrerlo in presenza di neve e puntate verso Nord scendendo attraverso il bosco fino ad incrociare la sterrata che sale da Campo dell’Osso.
Si giunge così alla Vedute. Da qui sempre verso Nord più o meno sul margine del bosco, si impegna la salita finale alla vetta.
Da qui si percorre il sentiero di andata fino alle Vedute, si prosegue sulla destra su comoda e larga sterrata, saltando un primo bivio (palo con frecce) ed arrivando ad un secondo bivio. Si lascia la sterrata e si scende a sinistra nella faggeta.
Dopo un primo tratto leggermente ripido, la discesa prosegue senza impegno e si giunge in una prima radura e poco dopo in una seconda all’incrocio con il sentiero che sale verso Campo Minio e l’osservatorio astronomico.
Si prosegue in direzione Ovest sempre comodamente e in breve si giunge ad una terza radura verso la quale scendono le piste da sci: prestare attenzione agli sciatori e non camminare sulle piste, ma proseguire mantenendosi a qualche metro di distanza da esse. Si giunge così in prossimità dell’impianto di risalita: evitate di attraversarlo (potrebbe anche essere presente una recinzione in plastica che non vi permette comunque di accedere), intercettate una sterrata che sale verso la strada, superatela e andate a riprendere il sentiero oltre l’impianto sciistico.
Da qui sempre evitando di intralciare la pista da sci, si prosegue comodamente (poco dopo c’è una vasca per la raccolta dell’acqua che in caso di neve non è visibile, ma in ogni modo cercate di evitarla in caso lo strato di neve sia esiguo) e sempre all’interno del bosco e in breve si torna al punto di partenza.
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Come arrivare:
Traccia registrata con Garmin GPSMAP 64S
Parcheggio: ampio parcheggio presso il Piazzale di Campo dell’Osso
Cartografia:
IGM Serie 25 DB, Foglio 376 Sezione I – Castellafiume
Carta escursionistica edizione Il Lupo – Monti Simbruini 1:25000 (anno 2008)
Carta escursionistica edizione Iter – Monti Simbruini 1:25000 (anno 2016)
Tipologia di percorso: anello
ATTENZIONE: non sottovalutare l’itinerario, è pur sempre un’escursione in ambiente innevato. Proprio per questo se si decide di fare la cresta della Monna dell’Orso, bisogna evitare di camminare vicino al pendio (molto ripido ed estremamente pericoloso in caso di caduta). Inoltre è da evitare la classica discesa verso le Vedute (che normalmente si farebbe seguendo i bollini bianco-rossi), ma puntare verso nord attraverso la faggeta per intercettare la sterrata che sale da Campo dell’Osso.
Inoltre i segnavia bianco-rossi potrebbero non essere sempre visibili a causa della quantità di neve.
Bisogna fare anche attenzione quando si arriva in prossimità della fine delle piste da sci: evitate di camminare sulle piste, procedete di fianco allargandovi di qualche metro.
Se si decide di passare per la Monna dell’Orso, consiglio di portare le ciaspole anche se non c’è molta neve, in quanto ci sono salite con pendenza abbastanza sostenuta che potrebbero creare problemi in caso di superficie dura o peggio ghiacciata.
Descrizione
Dal Piazzale di Campo dell’Osso, ci si incammina verso il campo di calcio sulla destra di Viale dei Boschi (la strada asfaltata percorsa per raggiungere il punto di partenza): subito dopo il campo (potrebbero essere visibili solamente le traverse delle porte per l’altezza della neve), c’è una sterrata solitamente priva di neve, procedere con cautela per non rovinare le ciaspole.
Si attraversa la zona pianeggiante camminando parallelamente alla strada asfaltata e poco dopo si entra nel bosco: in inverno il sentiero viene usato per lo sci di fondo, quindi camminate di lato senza intralciare gli sciatori.
Si giunge rapidamente ad un bivio (palo con frecce segnavia): se si decide di fare la cresta della Monna dell’Orso (ripeto ancora una volta di fare estremamente attenzione) si va a destra sul sentiero 651. Dopo circa 500 m dal bivio si esce su una radura procedendo quasi in piano fino al margine del bosco successivo.
Il sentiero prende a salire con pendenza sostenuta fino alla cresta di Monna dell’Orso (percorsi 600 m dalla fine della radura): abbiamo superato i 1700 m di quota e ci troviamo su un bel punto panoramico (privo di boscaglia) all’incirca all’altezza dell’impianto di risalita.
Da qui ha inizio una bella passeggiata in cresta in direzione Est con saliscendi per circa 1 km: il sentiero normalmente passa fuori dal margine della faggeta, ma in caso di neve rimanete all’interno di essa.
Giunti alla fine della cresta, si scende per risalire subito in maniera molto decisa in direzione Nord: è la salita più lunga ed impegnativa dell’escursione.
Finita la salita, il panorama si apre verso il Velino. Vi trovate su un punto sommitale pianeggiante. Il sentiero da qui scende verso le Vedute: evitate di percorrerlo in presenza di neve e puntate verso Nord scendendo attraverso il bosco fino ad incrociare la sterrata che sale da Campo dell’Osso.
Si giunge così alla Vedute. Da qui sempre verso Nord più o meno sul margine del bosco, si impegna la salita finale alla vetta.
Da qui si percorre il sentiero di andata fino alle Vedute, si prosegue sulla destra su comoda e larga sterrata, saltando un primo bivio (palo con frecce) ed arrivando ad un secondo bivio. Si lascia la sterrata e si scende a sinistra nella faggeta.
Dopo un primo tratto leggermente ripido, la discesa prosegue senza impegno e si giunge in una prima radura e poco dopo in una seconda all’incrocio con il sentiero che sale verso Campo Minio e l’osservatorio astronomico.
Si prosegue in direzione Ovest sempre comodamente e in breve si giunge ad una terza radura verso la quale scendono le piste da sci: prestare attenzione agli sciatori e non camminare sulle piste, ma proseguire mantenendosi a qualche metro di distanza da esse. Si giunge così in prossimità dell’impianto di risalita: evitate di attraversarlo (potrebbe anche essere presente una recinzione in plastica che non vi permette comunque di accedere), intercettate una sterrata che sale verso la strada, superatela e andate a riprendere il sentiero oltre l’impianto sciistico.
Da qui sempre evitando di intralciare la pista da sci, si prosegue comodamente (poco dopo c’è una vasca per la raccolta dell’acqua che in caso di neve non è visibile, ma in ogni modo cercate di evitarla in caso lo strato di neve sia esiguo) e sempre all’interno del bosco e in breve si torna al punto di partenza.
Waypoints
Waypoint
5,095 ft
Campo di Calcio
Risk
5,221 ft
Vasca
Waypoint
5,622 ft
autore
Risk
5,847 ft
Discesa verso le Vedute
Comments (2)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
ottima traccia . Perfetto Grazie
Ciao Nino
Ottimo grazie, mi fa piacere 😉