Monte Autore
near Livata, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Campo dell’Osso > Le Vedute > Monte Autore > Fonte degli Scifi > Campo Minio-- Ad anello invernale—
I Monti Simbruini sorprendono sempre in positivo, poiché regalano in ogni stagione una magia al visitatore.
Oggi, io e il mio amico Francesco, abbiamo trascorsa una bella giornata, forse un po’ troppo calda per la stagione, girando tra i sentieri innevati con le ciaspole.
Partiti da Campo dell’Osso abbiamo seguito il sentiero 651 lungo il quale si è potuto apprezzare le costruzioni, molto belle, di neve e ghiaccio. Il sentiero costeggia a debita distanza le piste da sci fino a Monna dell’Orso per poi proseguire nel bosco con un manto di soffice neve di una trentina di centimetri. Il sole che attraversa gli spogli alberi di faggio si riflette sulla neve in un silenzio assoluto plasmando un’atmosfera fiabesca che ci accompagna in continui saliscendi prima ad una radura e poi di nuovo nel bosco. Il sentiero, sempre segnato sia sulle rocce sia sul fusto degli alberi, ci guida all’affaccio sulla valle del Simbrivio, sui monti Cantari e sul piccolo borgo di Vallepietra, incastonato tra i boschi. Lungo la cresta “Cesa Zoppa” raggiungiamo le Vedute, il tempo per effettuare una breve sosta e scrutare il panorama per poi iniziare l’ascesa al Monte Autore. Dalla vetta, che con i suoi 1855 mt è la più alta dei Simbruini, la vista è favolosa e, grazie alla giornata pulita ma non tersa, si scorge con facilità, da Nord: il Terminillo -a seguire- il Gran Sasso, il Velino, la Maiella, i monti Cantari e il Gennaro-Pellecchia.
Proseguiamo per la fonte, la neve aumenta di altezza e con essa il divertimento, la discesa è ripida fino a quando si vede la fonte degli Scifi, quasi ricoperta dal manto bianco. Partiti con l’intenzione di fare una breve sosta per consumare il mitico panino, ma le condizioni non erano propizie per cui siamo ripartiti per il ritorno sempre sul sent. 651.
A percorrere Il tracciato che sale a mezzacosta fino alle Vedute non c’erano segni di “passaggio antropico” e non abbiamo incontrato difficoltà, anzi è stato entusiasmante (Way: 13). L’ultimo tratto, dalle Vedute a Campo Minio, è stato una passeggiata defaticante lungo la strada dei Boschi che ha chiuso una piacevole giornata completamente sulla neve.
Il percorso, classificato di media difficoltà non per l’ascesa o lunghezza, ma per la neve non compatta, con accumuli in alcuni punti e tratti di sentieri per niente battuti (Way: 13 magnifici da scoprire ma che potrebbero celare delle insidie in particolare per i non esperti).
I Monti Simbruini sorprendono sempre in positivo, poiché regalano in ogni stagione una magia al visitatore.
Oggi, io e il mio amico Francesco, abbiamo trascorsa una bella giornata, forse un po’ troppo calda per la stagione, girando tra i sentieri innevati con le ciaspole.
Partiti da Campo dell’Osso abbiamo seguito il sentiero 651 lungo il quale si è potuto apprezzare le costruzioni, molto belle, di neve e ghiaccio. Il sentiero costeggia a debita distanza le piste da sci fino a Monna dell’Orso per poi proseguire nel bosco con un manto di soffice neve di una trentina di centimetri. Il sole che attraversa gli spogli alberi di faggio si riflette sulla neve in un silenzio assoluto plasmando un’atmosfera fiabesca che ci accompagna in continui saliscendi prima ad una radura e poi di nuovo nel bosco. Il sentiero, sempre segnato sia sulle rocce sia sul fusto degli alberi, ci guida all’affaccio sulla valle del Simbrivio, sui monti Cantari e sul piccolo borgo di Vallepietra, incastonato tra i boschi. Lungo la cresta “Cesa Zoppa” raggiungiamo le Vedute, il tempo per effettuare una breve sosta e scrutare il panorama per poi iniziare l’ascesa al Monte Autore. Dalla vetta, che con i suoi 1855 mt è la più alta dei Simbruini, la vista è favolosa e, grazie alla giornata pulita ma non tersa, si scorge con facilità, da Nord: il Terminillo -a seguire- il Gran Sasso, il Velino, la Maiella, i monti Cantari e il Gennaro-Pellecchia.
Proseguiamo per la fonte, la neve aumenta di altezza e con essa il divertimento, la discesa è ripida fino a quando si vede la fonte degli Scifi, quasi ricoperta dal manto bianco. Partiti con l’intenzione di fare una breve sosta per consumare il mitico panino, ma le condizioni non erano propizie per cui siamo ripartiti per il ritorno sempre sul sent. 651.
A percorrere Il tracciato che sale a mezzacosta fino alle Vedute non c’erano segni di “passaggio antropico” e non abbiamo incontrato difficoltà, anzi è stato entusiasmante (Way: 13). L’ultimo tratto, dalle Vedute a Campo Minio, è stato una passeggiata defaticante lungo la strada dei Boschi che ha chiuso una piacevole giornata completamente sulla neve.
Il percorso, classificato di media difficoltà non per l’ascesa o lunghezza, ma per la neve non compatta, con accumuli in alcuni punti e tratti di sentieri per niente battuti (Way: 13 magnifici da scoprire ma che potrebbero celare delle insidie in particolare per i non esperti).
Waypoints
Waypoint
5,823 ft
Monna dell'Orso
Il sentiero nonostante la neve è segnalato su tronchi degli alberi e su delle rocce.
Panorama
5,910 ft
Waypoint
Panorama sul borgo di VAllepietra, il Santuario della SS Trinità e i boschi dei Monti Simbruini
Panorama
5,894 ft
Le vedute
Le Vedute permettono un panorama sulla valle del Sinbrivio e sulle cime dei rilievi del frusinate.
Summit
6,237 ft
M.Autore (Way:9)
IL Monte Autore con i suoi 1855 mt permette un panorama magnifico sui rilievi del lazio e dell'Abruzzo (M. ti Terminillo, Gran Sasso, Velino, Maiella e Cantari. La discesa avviene sul sentiero 683a per fonte degli Scifi.
Waypoint
5,826 ft
Waypoint
La via dei Boschi, larga strada sterrata, congiunge Campo dell'Osso alle Vedute. In questo tratto non c'è bisogno di calzare le ciaspole.
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