Malga Stia
near Gares, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Gares - Malga Stia - Gares
Da Canale d'Agordo si prosegue in direzione di Gares. Parcheggio nei pressi dell’abitato, al termine dell'omonima valle. Giunti alla chiesa di Chiesa della Beata Vergine delle Grazie e di San Gottardo, ai margini del borgo, si risale la comoda stradina silvo-pastorale che conduce, con numerosi zig-zag, al bellissimo ripiano erboso di Malga Stia alternando tratti di bosco a spazi soleggiati (3.5 km, 1h circa). Siamo in uno dei più bei balconi panoramici delle Dolomiti, racchiuso dalle bancate laviche del Cimon della Stia e da quelle biancastre del versante nord dei Focobon. Oltre, dove esplode l'incessante fragore della cascata delle Comelle, il grandioso Altopiano delle Pale di San Martino. A sinistra, sopra le scure lave delle Cime di Pape, fa capolino la cima della Civetta, che si apprezza ancor più salendo tra i prati dietro la malga. Ma soprattutto focalizza l'attenzione l'Agner, con le strutture secondarie dei Lastei, che s'impone maestoso sopra la barriera lavica delle Cesurette, col ripiano di malga Campigat. La visione di questo gigante con il profilo dello spigolo nord di 1800 metri, pur lontano da qui, è impressionante. Rientro per il medesimo itinerario di salita.
NOTE: aperta nel periodo estivo come ristoro, Malga Stia è composta da un agriturismo di recente ristrutturazione, da una stalla parzialmente utilizzata come museo ed un pascolo di 70 ettari. Percorso frequentato, percorribile anche senza ciaspole (a meno di nevicate recenti).
Da Canale d'Agordo si prosegue in direzione di Gares. Parcheggio nei pressi dell’abitato, al termine dell'omonima valle. Giunti alla chiesa di Chiesa della Beata Vergine delle Grazie e di San Gottardo, ai margini del borgo, si risale la comoda stradina silvo-pastorale che conduce, con numerosi zig-zag, al bellissimo ripiano erboso di Malga Stia alternando tratti di bosco a spazi soleggiati (3.5 km, 1h circa). Siamo in uno dei più bei balconi panoramici delle Dolomiti, racchiuso dalle bancate laviche del Cimon della Stia e da quelle biancastre del versante nord dei Focobon. Oltre, dove esplode l'incessante fragore della cascata delle Comelle, il grandioso Altopiano delle Pale di San Martino. A sinistra, sopra le scure lave delle Cime di Pape, fa capolino la cima della Civetta, che si apprezza ancor più salendo tra i prati dietro la malga. Ma soprattutto focalizza l'attenzione l'Agner, con le strutture secondarie dei Lastei, che s'impone maestoso sopra la barriera lavica delle Cesurette, col ripiano di malga Campigat. La visione di questo gigante con il profilo dello spigolo nord di 1800 metri, pur lontano da qui, è impressionante. Rientro per il medesimo itinerario di salita.
NOTE: aperta nel periodo estivo come ristoro, Malga Stia è composta da un agriturismo di recente ristrutturazione, da una stalla parzialmente utilizzata come museo ed un pascolo di 70 ettari. Percorso frequentato, percorribile anche senza ciaspole (a meno di nevicate recenti).
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