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Rifugio Cima d'Asta - invernale

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Trail stats

Distance
7.75 mi
Elevation gain
3,451 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,451 ft
Max elevation
8,125 ft
TrailRank 
32
Min elevation
4,642 ft
Trail type
Loop
Moving time
4 hours 38 minutes
Time
7 hours 41 minutes
Coordinates
2247
Uploaded
January 28, 2024
Recorded
January 2024
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near Malga Quarazza, Trentino-Alto Adige (Italia)

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Itinerary description

Sentiero eseguito in gennaio 2024, nessuna nevicata da 20 giorni, neve pessima. Fino alla fine della valle, abbastanza pestato, dopodichè la salita è stata più impegnativa a causa della crosta. Sentiero eseguito con ausilio di ciaspole/ramponi all'esigenza della neve.

Si parcheggia in Malga Sorgazza e si prosegue dritto verso il laghetto, imboccando la forestale, sempre dritto, per circa 2,60 km (arrivo alla teleferica): la salita fin qui è leggera e non impegnativa con soli 200 mt / d+.

Alla teleferica, ci addentriamo nel bosco, sentiero subito a destra, per entrare nella Val Malene per 1,3 km ed altri 200mt D+ .

Noteremo lungo questo tragitto, il Torrente Grigno, che attraverseremo alcune volte e alla nostra destra, le 3 cascate di Grattarole (quota 1800 circa).

Finita la valle, inizia la vera e propria salita verso il rifugio, tutto sul versante sinistro della Valle che con una serie di stretti tornanti, ci porterà in breve tempo a quota 2000mt, dove incontreremo un bivio per eventualmente imboccare altri sentieri della zona. Noi proseguiamo verso il rifugio, strada a destra.
La salita sembra leggermente più agevole in quanto si allungano di poco i km percorsi, e ormai abbiamo lasciato la valle, guardandola da sotto. Dinanzi a noi, inizia la parte rocciosa mista a neve/ghiaccio. Alzando leggermente la testa verso l'alto riusciamo ad intravedere il Rifugio.

Lungo tutto il percorso troveremo spesso le sculture in legno delle Marmotte che ci daranno la scusa per poter effettuare una pausa (necessaria) vista la difficoltà di risalita.

Arrivati a quota 2100 circa 5, 20 km, troveremo un'altro bivio con segnaletica, direzione sinistra per proseguire sempre al Rifugio di Cima D'Asta. Proseguiamo sempre dritti, finchè ormai raggiunta quasi la massima quota, non vedremo più le pareti rocciose se non all'estrema sinistra (appunto Cima D'Asta) dinanzi a noi una esteso pianoro, il rifugio è quasi sparito alla vista: siamo a quota 2300 con 5,90 km percorsi.

Manca l'ultima impettata che ci porterà dritti al rifugio e per chi vuole una breve deviazione al lago di Cima D'Asta che noi abbiamo evitato in quanto ghiacciato e completamente ricoperto di neve.

Su al Rifugio, si snodano tanti sentieri per percorrere diversi giri. Abbiamo completato la salita in circa 5 h di cammino. Dopo una breve sosta pranzo con panorama, abbiamo provveduto alla discesa, non meno impegnativa della risalita, in quanto ormai la neve ancor più trasformata dal sole, ha reso vane le nostre traccia di andata.

In discesa, abbiamo optato per un fuori traccia, scendendo un canalino che sbuca esattamente sopra la sorgente del Torrente Grigno. Questo ci ha permesso di raggirare tutta la parte esposta a sud di roccia con ghiaccio vivo, rendendo la discesa più agevole, veloce e sicura. Questa opzione da valutare solo se si è con persone che hanno esperienza, ricordarsi che è un fuori sentiero.

La discesa è proseguita con difficoltà fino a che non siamo entrati nel bosco, dove è stato possibile togliere ciaspole e ramponi e camminare liberamente fino all'arrivo della forestale, che è stata una piacevole, ma lunga, passeggiata.

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