Dolomiti d'Ampezzo: Ra Gusela (o Gusela del Nuvolau o Monte Gusela) e Nuvolau dal Ponte de Rucurto sulla SP 638 del Passo Giau
near Pocol, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ciaspolata che sale sulla vetta della “slanciatissima” Ra Gusela che domina sopra il Passo Giau.
Siccome con le ciaspole bisogna OVVIAMENTE fare il giro dal lato Nuvolau, si può combinare la più difficile Ra Gusela con il frequentatissimo e facile Nuvolau.
Serve neve sicura per Ra Gusela.
In gran parte comunque è facile, ma ci sono due brevi tratti – fondamentali e inevitabili per il completamento di questa versione del giro – che nella scala delle ciaspolate si possono definire difficili anche con neve buona.
Salita dal Ponte di Rucurto alla Gusela del Nuvolau o Ra Gusela o Monte Gusela
Dal parcheggio presso il Ponte di Rucurto, si inizia a seguire il tracciato del sentiero CAI 437, che con un tratto boschivo di media pendenza porta in un lungo dolcissimo valloncello che va a finire sotto il Rifugio Cinque Torri.
Oggi ho scelto questa via di avvicinamento, ma è chiaro che si può salire pure dalle varie altre e ben note direzioni – da questo lato si evitano gli impianti di risalita.
Dal Rifugio Cinque Torri si continua in direzione del Rifugio Scoiattoli come per la battutissima via normale per il Nuvolau, e poco prima di rimontare sulla dorsale finale del Nuvolau è evidente la bancata che scorre parallela un po’ più in basso che porta verso la Gusela del Nuvolau o Ra Gusela.
Oggi, tuttavia, ho tagliato prima dell’imbocco più dolce, seguendo altre tracce già presenti che passavano in mezzo a dei “gobboni” con un paio di tratti più ripidi della media dell’avvicinamento: se si prosegue un po’ di più verso il Rifugio Scoiattoli la svolta verso Ra Gusela è più facile.
Poi si segue la larghissima e facile bancata fin sotto il ripido finale che in certi punti, con la disposizione della neve di oggi, superava di poco i 30° di pendenza.
Oggi la neve era ottima – come da bollettino valanghe – fino agli ultimissimi metri dove ho trovato un breve crostone lavorato dal vento che richiedeva attenzione, specie in discesa.
A mio giudizio non c’è altro da dire, perché – per il “mondo ciaspole” – questo tipo di pendii sono da valutare di volta in volta, sia per le linee da tenere (in rapporto eventualmente a tracce già presenti) che per la compatibilità di giornata con gli attrezzi.
Se proprio si vuole arrivare in vetta bisogna sempre considerare di dover salire anche senza ciaspole: oggi era una buona giornata e non ho mai avuto dubbi sul fatto di tenerle per tutta la salita e tutta la discesa.
Per quanto riguarda la toponomastica, sempre incerta in montagna, sotto la Madonnina di vetta c’è scritto “Monte Gusella” con “due elle”.
Dalla Gusela del Nuvolau o Ra Gusela o Monte Gusela al Rifugio Nuvolau
Dopo la discesa dal ripido finale, si ritorna fin sotto una ripida diagonale che interrompe la continuità della fascia rocciosa della dorsale del Nuvolau … e poi si sale.
È chiaro che si può tornare fino all’inizio della dorsale del Nuvolau e salire per la super frequentata via normale.
La diagonale di oggi è comunque ben conosciuta e ho trovato due sciatori che scendevano mentre salivo, e ho visto poi un escursionista con ciaspole che saliva mentre io tornavo per la via normale.
Anche questa diagonale è ben ripida per il “mondo ciaspole”, e serve neve ottima.
Più si sale e più si è esposti, senza margine per eventuali scivolate o cedimenti della neve, ma vale anche per il finale della Gusela del Nuvolau.
Allo sbocco in alto si è a pochi passi dal Rifugio Nuvolau.
Per la discesa di rientro dal Rifugio Nuvolau oggi ho seguito sempre la via più semplice.
Considerazioni finali
Chi è abituato a percorsi di un certo tipo, può – con buone condizioni di base – affrontare i due tratti più impegnativi di questa versione del giro mantenendo un buon livello di attenzione.
Bisogna partire con l’idea di valutare le condizioni di giornata.
Il premio finale è … il panorama! 😊
Siccome con le ciaspole bisogna OVVIAMENTE fare il giro dal lato Nuvolau, si può combinare la più difficile Ra Gusela con il frequentatissimo e facile Nuvolau.
Serve neve sicura per Ra Gusela.
In gran parte comunque è facile, ma ci sono due brevi tratti – fondamentali e inevitabili per il completamento di questa versione del giro – che nella scala delle ciaspolate si possono definire difficili anche con neve buona.
Salita dal Ponte di Rucurto alla Gusela del Nuvolau o Ra Gusela o Monte Gusela
Dal parcheggio presso il Ponte di Rucurto, si inizia a seguire il tracciato del sentiero CAI 437, che con un tratto boschivo di media pendenza porta in un lungo dolcissimo valloncello che va a finire sotto il Rifugio Cinque Torri.
Oggi ho scelto questa via di avvicinamento, ma è chiaro che si può salire pure dalle varie altre e ben note direzioni – da questo lato si evitano gli impianti di risalita.
Dal Rifugio Cinque Torri si continua in direzione del Rifugio Scoiattoli come per la battutissima via normale per il Nuvolau, e poco prima di rimontare sulla dorsale finale del Nuvolau è evidente la bancata che scorre parallela un po’ più in basso che porta verso la Gusela del Nuvolau o Ra Gusela.
Oggi, tuttavia, ho tagliato prima dell’imbocco più dolce, seguendo altre tracce già presenti che passavano in mezzo a dei “gobboni” con un paio di tratti più ripidi della media dell’avvicinamento: se si prosegue un po’ di più verso il Rifugio Scoiattoli la svolta verso Ra Gusela è più facile.
Poi si segue la larghissima e facile bancata fin sotto il ripido finale che in certi punti, con la disposizione della neve di oggi, superava di poco i 30° di pendenza.
Oggi la neve era ottima – come da bollettino valanghe – fino agli ultimissimi metri dove ho trovato un breve crostone lavorato dal vento che richiedeva attenzione, specie in discesa.
A mio giudizio non c’è altro da dire, perché – per il “mondo ciaspole” – questo tipo di pendii sono da valutare di volta in volta, sia per le linee da tenere (in rapporto eventualmente a tracce già presenti) che per la compatibilità di giornata con gli attrezzi.
Se proprio si vuole arrivare in vetta bisogna sempre considerare di dover salire anche senza ciaspole: oggi era una buona giornata e non ho mai avuto dubbi sul fatto di tenerle per tutta la salita e tutta la discesa.
Per quanto riguarda la toponomastica, sempre incerta in montagna, sotto la Madonnina di vetta c’è scritto “Monte Gusella” con “due elle”.
Dalla Gusela del Nuvolau o Ra Gusela o Monte Gusela al Rifugio Nuvolau
Dopo la discesa dal ripido finale, si ritorna fin sotto una ripida diagonale che interrompe la continuità della fascia rocciosa della dorsale del Nuvolau … e poi si sale.
È chiaro che si può tornare fino all’inizio della dorsale del Nuvolau e salire per la super frequentata via normale.
La diagonale di oggi è comunque ben conosciuta e ho trovato due sciatori che scendevano mentre salivo, e ho visto poi un escursionista con ciaspole che saliva mentre io tornavo per la via normale.
Anche questa diagonale è ben ripida per il “mondo ciaspole”, e serve neve ottima.
Più si sale e più si è esposti, senza margine per eventuali scivolate o cedimenti della neve, ma vale anche per il finale della Gusela del Nuvolau.
Allo sbocco in alto si è a pochi passi dal Rifugio Nuvolau.
Per la discesa di rientro dal Rifugio Nuvolau oggi ho seguito sempre la via più semplice.
Considerazioni finali
Chi è abituato a percorsi di un certo tipo, può – con buone condizioni di base – affrontare i due tratti più impegnativi di questa versione del giro mantenendo un buon livello di attenzione.
Bisogna partire con l’idea di valutare le condizioni di giornata.
Il premio finale è … il panorama! 😊
Waypoints
Waypoint
7,862 ft
08 - Foto alla diagonale di salita verso il Nuvolau utilizzata al ritorno da Ra Gusela
Comments (3)
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Caro ZioMario, siamo appassionati trekking e ciaspole anche se non abbiamo molta esperienza sulle Dolomiti. Abbiamo visto che tu invece hai molta esperienza e fai delle gite molto belle.Tu organizzi anche dei giri a cui si possono unire altre persone? Noi saremo a Cortina per le vacanze di Natale. Grazie, ciao
Ciao OCTO8,
io non organizzo preventivamente dei gruppi per i miei giri, ma se qualcuno mi contatta per qualche uscita in cui zone e periodo più o meno coincidono mi fa piacere uscire in compagnia.
Al momento non ho pianificato in dettaglio le vacanze di Natale perché non so ancora se sceglierò il nord o il sud Italia.
Se rimango al nord farò uscite in giornata da casa mia cercando – compatibilmente i migliori «contesti di innevamento» – zone dove sono prevedibili frequentazioni e traffico non eccessivi, e Cortina purtroppo è un problema nei periodi di altissima stagione.
Quindi non credo che prima dell’Epifania verrò da quelle parti che di solito frequento al di fuori dei picchi stagionali.
Però magari possiamo incontrarci in altra occasione.
Buone ciaspolate! 😉
Grazie ZioMario! Speriamo di vederci