Col de la Puina
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Trail stats
- Distance
- 5.18 mi
- Elevation gain
- 1,946 ft
- Technical difficulty
- Difficult
- Elevation loss
- 1,946 ft
- Max elevation
- 11,022 ft
- TrailRank
- 56
- Min elevation
- 9,048 ft
- Trail type
- Loop
- Moving time
- 3 hours 4 minutes
- Time
- 4 hours 37 minutes
- Coordinates
- 1548
- Uploaded
- December 6, 2019
- Recorded
- December 2019
near Malga Fiorentina, Veneto (Italia)
Viewed 1476 times, downloaded 43 times
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Itinerary description
E' un classico sia per lo sci alpinismo, sia per le ciaspole.
Si parte dal grande parcheggio un paio di km dopo aver scollinato il passo Staulanza verso s. Fosca. Si percorre la strada che porta al rif. Città di Fiume e si prosegue per la nuova carrareccia (della vergogna per molti) recentemente costruita fino a Forcella de la Puina
Poco prima della stessa ci si stacca a dx e si inizia a salire senza percorso obbligato. Si punta alla cima, cercando i passaggi meno ostici. Diciamo che la pendenza è notevole soprattutto nell'ultimo tratto e bisogna, quindi, valutare attentamente le condizioni della neve. Dalla panoramica cima (bella croce lignea) si scende nel versante del rifugio. La discesa è decisamente meno pendente della salita e la consigliamo anche per l'andata qualora non si abbia molta confidenza con le ciaspole per pendii importanti. Utili, sempre, i ramponi (non si sa mai). Arrivati al rifugio, per l'ampia carrareccia (battuta in inverno) si torna al punto di partenza.
Mi ripeto, ma se non siete confidenti delle racchette da neve, salite subito dal rifugio.
PS: il dislivello e la lunghezza sono corretti, l'altimetria, evidentemente, no.
Si parte dal grande parcheggio un paio di km dopo aver scollinato il passo Staulanza verso s. Fosca. Si percorre la strada che porta al rif. Città di Fiume e si prosegue per la nuova carrareccia (della vergogna per molti) recentemente costruita fino a Forcella de la Puina
Poco prima della stessa ci si stacca a dx e si inizia a salire senza percorso obbligato. Si punta alla cima, cercando i passaggi meno ostici. Diciamo che la pendenza è notevole soprattutto nell'ultimo tratto e bisogna, quindi, valutare attentamente le condizioni della neve. Dalla panoramica cima (bella croce lignea) si scende nel versante del rifugio. La discesa è decisamente meno pendente della salita e la consigliamo anche per l'andata qualora non si abbia molta confidenza con le ciaspole per pendii importanti. Utili, sempre, i ramponi (non si sa mai). Arrivati al rifugio, per l'ampia carrareccia (battuta in inverno) si torna al punto di partenza.
Mi ripeto, ma se non siete confidenti delle racchette da neve, salite subito dal rifugio.
PS: il dislivello e la lunghezza sono corretti, l'altimetria, evidentemente, no.
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