Ciaspole Santuario Clavalitè e Punta Fontana Fredda da Parcheggio Cheneil 19-FEB-22

Dal parcheggio prendiamo la strada che porta a Cheneil, ora tutta innevata. Subito dopo la cremagliera prendiamo sulla sinistra il ripido sentiero (oggi molto ghiacciato, indispensabili ramponcini o ciaspole), che ci porta al pianoro di Cheneil. Qui prendiamo il sentiero per il Santuario. Questo sale nel bosco con dolce pendenza. Oggi la neve è dura, ma non ghiacciata e la presa è ottima. Appena si esce dal tracciato, invece, si sprofonda. Quando usciamo dal bosco prendiamo a destra, seguendo la pista battuta, che si discosta un poco dal sentiero estivo. Superiamo un primo ripido dislivello, poi un brevissimo falsopiano, per poi affrontare un altro tratto più ripido che porta nella conca finale, sotto al Santuario e all'arrivo degli impianti di risalita. In vista di questi ultimi, le tracce piegano sulla sinistra raggiungendo il Santuario con un altra breve impennata. Per raggiungere Punta Fontana Fredda scendiamo fino all'arrivo della seggiovia e seguiamo la pista da sci fino al Colle di Fontana Fredda. Da qui, in cresta raggiungiamo la Punta Fontana Fredda salendo una prima punta, scendendo dall'altra e risalendo a Fontana Fredda. La cima è caratterizzata da un palo di una centralina meteo e da un basso ometto.
A rientrare seguiamo i nostri passi fino al Colle, poi, visto che le condizioni della neve lo permettono, scendiamo dal percorso estivo fino a ricollegarci al tragitto di salita. In questo tratto affondiamo in alcuni punti per la neve riportata dal vento. Se le condizioni non sono ottimali conviene tornare al Santuario e scendere dal tragitto dell'andata.
Arrivati a Cheneil, attraversiamo il grazioso centro abitato e risaliamo dopo un ponticello tenendo la sinistra. Dopo poche decine di metri imbocchiamo il sentiero per Cervinia sulla destra che ci porta ad una chiesetta, la Cappella di Notre Dame de Guerison. In questo tratto troviamo molto ghiaccio.
Rientrati sulla stradina innevata, andiamo a destra per tornare al parcheggio. Il primo tratto è parecchio ripido, poi la pendenza si addolcisce.