Baita Darè Copada e lo Spiz de San Piero
near Arsiera, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Lo Spiz de San Piero è una cima che si erge in quel del gruppo di Bosconero. Più precisamente ne è il confine a occidente. Vicino a lui il più piccolo ma molto bello Spiz de Copada.
Per salirlo ci sono diverse soluzioni che ci portano all'attacco, ma una sola via normale di salita, che affronta la parete ovest, mediante una traccia a terra (con neve è invisibile), una assai ripida erta tra una selva di baranci. Poco prima della vetta un canalino/rampa dove porre un pò di attenzione.
In questo caso si sale dal Passo Cibiana verso casera Copada e poi Baita Darè Copada.
Quest'ultima strategica per esplorare quei versanti.
Prima di iniziare il traverso su mugheta (traccia ben evidente) una sosta è dobbligo al pulpito di Forcella Le Calade. Il paesaggio che si gode da qui è UNICO sul gruppo del Bosconero. Tutte le cime sono quasi a portata di mano, dagli Sfornioi, passando per le bellissime e quasi (a torto) sconosciute Cime de la Pala Anziana a sx fino a alla Rocchetta Bassa a dx, con ben evidente il rifugio in basso. Più a ovest lo sguardo si perde sulle altre cime dolomitiche, con la Civetta che fa la parte del leone.
Ho notato che tutte le persone che sono salite con ciaspole per questo sentiero, di fatto si sono fermate proprio qui.
Infatti tutta la traccia verso Baita Darè Copada e oltre era da battere. Neve pesantissima per effetto di un improvviso rialzo termico (si stata in maniche corte...) dopo giorni di gelo. Ciò causa il fenomeno dello zoccolo, che rende molto faticoso procedere. Inoltre si sprofonda sul primo strato, molto consistente, evidentemente complice il vento.
Ciò ha reso davvero improbo l'avanzare verso la cima a cui non siamo arrivati perchè esausti. Ci si torna senz'altro, magari con meno neve o con temperature ben più rigide.
Comunque, al di la della Baita, ribadisco la bellezza della Forcella le Calade con un invito ad andarci. Traccia battuta e molto facile. E in inverno è tutto più bello...
Per salirlo ci sono diverse soluzioni che ci portano all'attacco, ma una sola via normale di salita, che affronta la parete ovest, mediante una traccia a terra (con neve è invisibile), una assai ripida erta tra una selva di baranci. Poco prima della vetta un canalino/rampa dove porre un pò di attenzione.
In questo caso si sale dal Passo Cibiana verso casera Copada e poi Baita Darè Copada.
Quest'ultima strategica per esplorare quei versanti.
Prima di iniziare il traverso su mugheta (traccia ben evidente) una sosta è dobbligo al pulpito di Forcella Le Calade. Il paesaggio che si gode da qui è UNICO sul gruppo del Bosconero. Tutte le cime sono quasi a portata di mano, dagli Sfornioi, passando per le bellissime e quasi (a torto) sconosciute Cime de la Pala Anziana a sx fino a alla Rocchetta Bassa a dx, con ben evidente il rifugio in basso. Più a ovest lo sguardo si perde sulle altre cime dolomitiche, con la Civetta che fa la parte del leone.
Ho notato che tutte le persone che sono salite con ciaspole per questo sentiero, di fatto si sono fermate proprio qui.
Infatti tutta la traccia verso Baita Darè Copada e oltre era da battere. Neve pesantissima per effetto di un improvviso rialzo termico (si stata in maniche corte...) dopo giorni di gelo. Ciò causa il fenomeno dello zoccolo, che rende molto faticoso procedere. Inoltre si sprofonda sul primo strato, molto consistente, evidentemente complice il vento.
Ciò ha reso davvero improbo l'avanzare verso la cima a cui non siamo arrivati perchè esausti. Ci si torna senz'altro, magari con meno neve o con temperature ben più rigide.
Comunque, al di la della Baita, ribadisco la bellezza della Forcella le Calade con un invito ad andarci. Traccia battuta e molto facile. E in inverno è tutto più bello...
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