Anello del Monte Autore dal Campo dell'Osso nella stagione invernale
near Livata, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
In questo caldo inverno bisogna cogliere l'attimo anche puntando ad un'escursione semplice e veloce, l'ambiente innevato e fiabesco dei i Monti Simbruini farà il resto.
Lasciata l'auto nel vasto parcheggio di Campo dell'Osso si sale seguendo il 673c che fiancheggia la strada. La neve compatta non richiede l'uso delle ciaspole mentre i ramponi nello zaino non saranno necessari, purtroppo la neve seppur caduta copiosa nei giorni scorsi non è stata supportata dalle basse temperature, non essendoci tratti ghiacciati lungo tutto il sentiero anche con dei buoni scarponi invernali non si incontrano difficoltà. All'incrocio con il 651 si vira a destra e si inizia a salire regolarmente.
Sulla vetta di Monna dell'Osso 1745m si può apprezzare il primo ritaglio panoramico che permette di osservare tutto l'arco dei Monti Prenestini e dei Lucretili.
Proseguendo in leggera salita si arriva alla cresta panoramica che offre un ammirabile veduta sulla Valle del Simbrivio. Camminando a tratti sulla linea di cresta e a tratti nella faggeta si attraversano ampi spiazzi panoramici dai quali si intravede l'osservatorio astronomico e le costruzioni di Monte Livata.
In breve tempo si raggiunge l'area di sosta delle Vedute e seguendo il sentiero in salita ecco apparire la croce del Monte Autore.
Dai suoi 1855m il Monte Autore permette di avere un'ottimo colpo d'occhio sull'Appennino Centrale. Qualche nuvola all'orizzonte nasconde alcune delle vette principali ma la Majella, il Sirente e il Velino si stagliano nitidi all'orizzonte, molto meglio appare il più vicino Monte Viglio e al di sotto dei 1400 metri il bianco manto nevoso lascia spazio alla terra bruciata dal sole. Roma invece fa capolino seguendo la Valle dell'Aniene tra i Monti Prenestini e quelli Lucretili. Vallepietra e il Santuario della Santissima catturano lo sguardo lasciando le cime innevate.
Il sentiero in discesa è il 673c che attraversa la carrareccia e poi si inoltra di nuovo nella faggeta. Utilizzato in inverno dagli appassionati dello sci di fondo questo sentiero perde quota gradualmente fino a raggiungere Campominio dove il dislivello si appiana fino al parcheggio.
L'escursione si conclude con la speranza che torni a far da padrone un inverno più lungo e nevoso per la gioia degli appassionati della montagna e dei bambini che almeno oggi hanno di che divertirsi.
Lasciata l'auto nel vasto parcheggio di Campo dell'Osso si sale seguendo il 673c che fiancheggia la strada. La neve compatta non richiede l'uso delle ciaspole mentre i ramponi nello zaino non saranno necessari, purtroppo la neve seppur caduta copiosa nei giorni scorsi non è stata supportata dalle basse temperature, non essendoci tratti ghiacciati lungo tutto il sentiero anche con dei buoni scarponi invernali non si incontrano difficoltà. All'incrocio con il 651 si vira a destra e si inizia a salire regolarmente.
Sulla vetta di Monna dell'Osso 1745m si può apprezzare il primo ritaglio panoramico che permette di osservare tutto l'arco dei Monti Prenestini e dei Lucretili.
Proseguendo in leggera salita si arriva alla cresta panoramica che offre un ammirabile veduta sulla Valle del Simbrivio. Camminando a tratti sulla linea di cresta e a tratti nella faggeta si attraversano ampi spiazzi panoramici dai quali si intravede l'osservatorio astronomico e le costruzioni di Monte Livata.
In breve tempo si raggiunge l'area di sosta delle Vedute e seguendo il sentiero in salita ecco apparire la croce del Monte Autore.
Dai suoi 1855m il Monte Autore permette di avere un'ottimo colpo d'occhio sull'Appennino Centrale. Qualche nuvola all'orizzonte nasconde alcune delle vette principali ma la Majella, il Sirente e il Velino si stagliano nitidi all'orizzonte, molto meglio appare il più vicino Monte Viglio e al di sotto dei 1400 metri il bianco manto nevoso lascia spazio alla terra bruciata dal sole. Roma invece fa capolino seguendo la Valle dell'Aniene tra i Monti Prenestini e quelli Lucretili. Vallepietra e il Santuario della Santissima catturano lo sguardo lasciando le cime innevate.
Il sentiero in discesa è il 673c che attraversa la carrareccia e poi si inoltra di nuovo nella faggeta. Utilizzato in inverno dagli appassionati dello sci di fondo questo sentiero perde quota gradualmente fino a raggiungere Campominio dove il dislivello si appiana fino al parcheggio.
L'escursione si conclude con la speranza che torni a far da padrone un inverno più lungo e nevoso per la gioia degli appassionati della montagna e dei bambini che almeno oggi hanno di che divertirsi.
Waypoints
Comments (2)
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Ciao! Come hai trovato la qualità della segnaletica? Mi pare un altro mondo rispetto ai sentieri dei Monti Prenestini...
Ciao, segnaletica ottimale, per quanto riguarda i Prenestini speriamo ci mettano mano le sezioni CAI di zona.