Anello Casa Aldria, Poggio Merizzone

30 12 2020 Inizio escursione con partenza da Casa Aldria, raggiungibile superando la località Orsigna e proseguendo poi curvando a dx fino all'indicazioni del gruppo di case. Strada con fondo ghiacciato. Partenza con torcia frontale, neve sui 15 cm consistente. Imbocco il sentiero fra le case. La salita è subito ripida, ma per fortuna breve. Arriviamo all'incrocio di case Gavazzi e proseguiamo a diritto con indicazioni il Termine. Questo tratto di sentiero non è segnato. La neve copre tutto, è la prima volta che lo percorro, non ci sono riferimenti...mi affido al mio senso dell'orientamento. Arrivo in breve sulla strada via di Paoluccio. Mantengo la destra e proseguo per 100 m, poi curvo a sx. Dovrebbe esserci il sentiero ma rimane completamente nascosto dalla neve che si fa sempre più alta. Seguo la traccia gps.A volte si intravede un leggero avvallamento e qualche traccia di animale. Spesso, per abitudine, gli animali percorrono d'inverno i medesimi sentieri estivi e talvolta, corrispondono a quelli tracciati dagli uomini. Perciò può essere d'aiuto ma, mi raccomando, consultate sempre una mappa e portate con voi un GPS. La neve è immacolata e nel cielo si affaccia qualche scorcio di sereno. Dopo due km raggiungo il trivio del Rombicciaio. La nebbia, mia vecchia compagna, avvolge tutto. Solo nel secondo tratto appena percorso, appare la segnaletica cai AAB sentiero 143. Sono circondato dal silenzio, la neve rende tutto ovattato. Sono solo io e il rumore dei miei passi, più precisamente delle ciaspole sulla neve farinosissima. PACE assoluta. Imbocco al trivio il primo sentiero a sx Cai 101 direzione Porta Franca. Inizia a nevicare. Proseguo in salita fino a giungere sul crinale aggirando il Poggio Merizzone. Al quadrivio inizio la discesa sul sentiero Cai 5 verso Casa Aldria e, come in precedenza, devo stare molto attento a non deviare dal percorso estivo perché non vi è nessuna traccia evidente. Provvidenziale è la segnaletica Cai, anche se in alcuni tratti risulta difficile individuarla a causa della neve che ricopre i tronchi degli alberi. La nevicata si fa veramente fitta. La discesa diventa puro divertimento: posso tranquillamente correre rimbalzando sulla neve fresca. Una goduria. Passo di nuovo dall'incrocio di case Gavazzi e in pochi minuti, ripercorrendo il tratto dell'andata, giungo al punto di partenza. P.s. Dal freddo la batteria del telefono è andata in tilt. Perciò vi ricordo, quando andate per sentieri mai affrontati prima, di preparare l'escursione con attenzione onde cavarvela anche in caso di imprevisti. Consultate il meteo, e non sopravvalutate le vostre capacità. Non mi rimane altro che augurarvi una buona ciaspola e come sempre vi ricordo che è meglio trascorrere un'ora nella natura che dieci in palestra.
Alla prossima!