725 CHAMPOLUC MASCOGNAZ PILAZ
near Champoluc-Champlan, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Oggi si parte da Champoluc con le ciaspole ai piedi. Guardando l'edificio dell'ufficio informazioni giriamo in leggera salita a sinistra seguendo la segnaletica gialla dei sentieri 14 e 15. Presto finisce l'asfalto, la strada finisce e si attraversa a destra il torrente tramite ponte. Continuiamo a salire fino a che il sentiero gira a destra. Qui occorre tenere la destra e scendere un po', anziché tenere la sinistra che sale verso le cascate di Mascognaz. Teniamo quindi il sentiero abbastanza pianeggiante che quasi parallelamente alla strada regionale scende verso sud, Pilaz e Brusson. Ad un bivio ben segnalato prima del parcheggio per Mascognaz, giriamo a gomito su a sinistra. Questo bel sentiero indicato con tracce rosse presenta all'inizio un cartello che prudentemente ricorda all'escursionista di informarsi sulla situazione della neve, per evitare di correre il rischio di imbattersi in valanghe. Questo tratto solitamente è battuto e quindi facilmente percorribile con ciaspole, informarsi presso ufficio informazioni di Champoluc. Dopo una ventina di minuti, ad una cappella ci si unisce al sentiero delle cascate e andando a destra in poco tempo si arriva a Mascognaz, grazioso villaggio alpino con struttura ricettiva. Dopo alcune foto scattate, si scende a valle sulla strada forestale sino al parcheggio. Da qui verso sud ci si dirige a Pilaz e quindi si fa ritorno a Champoluc sui prati battuti a bordo della SR strada regionale.
da wikipedia
Champoluc è il centro più importante della Val d'Ayas ed è situato nella parte terminale della valle stessa ad un'altezza di 1568 m s.l.m. Dopo l'abitato di Champoluc si incontrano ancora i villaggi di Frachey e Saint-Jacques d'Ayas. Ad un'altezza di 1975 m s.l.m., sopra l'abitato di Champoluc, si trova l'ampio pianoro denominato Crest, che prende nome dal villaggio di Crest, uno dei punti più importanti dell'area sciistica (esso è velocemente raggiungibile tramite un'apposita telecabina, e da esso parte un'altra funivia che porta all'Alpe Ostafa). La zona è ammantata da lussureggianti foreste di pini e larici, attrezzate d'estate per effettuare passeggiate, mentre d'inverno fanno contorno alle piste da sci.
Clima
Dal punto di vista legislativo il comune di Ayas ricade nella Classificazione climatica F in quanto i Gradi giorno della città sono 4781: non esistono quindi limitazioni né di periodo né di orario per quanto riguarda l'accensione degli impianti di riscaldamento. Il clima, alpino, è assai rigido durante i mesi invernali, quando non sono rare temperature minime notturne di -15, specie durante le nottate serene. Le precipitazioni non sono copiose, ma nel periodo invernale cadono unicamente sotto forma di neve, ad eccezione dell'inverno 2015-2016 dove sono caduti circa 25 cm, con temperature, anche di notte, sopra lo zero di parecchi gradi (es.+6) All'inverno, segue una primavera breve, fredda e piuttosto piovosa, spesso nevosa nella prima parte fino alla metà di aprile (ma sporadiche nevicate si possono osservare fino a giugno).
Nella primavera inoltrata, le temperature salgono in maniera considerevole, fino a raggiungere, nelle giornate più calde, i 20/22° In estate, il clima è gradevole e ventilato, con frequenti temporali diurni e massime tiepide, ma le notti sono molto fresche o addirittura fredde (a volte, si verificano gelate anche a luglio e agosto), tranne il luglio 2015, dove tra il 3 e il 10 si sono sfiorati i 28-30 gradi. L'estate non dura molto, e a settembre comincia l'autunno, anche se all'inizio si presenta come una stagione generalmente secca e soleggiata, nella seconda parte le temperature si abbassano in maniera considerevole, con abbondanti nevicate.
Fauna
Stambecco maschio avvistato nella Val d'Ayas
A Champoluc e nel circondario si riscontra una fauna molto vasta. Molto comuni sono le volpi, gli stambecchi, i camosci, i caprioli e le marmotte. Meno comuni, ma comunque presenti, sono i cervi, le linci, lepri bianche, tassi e molte altre specie.
Il comune di Ayas occupa la parte alta della valle omonima ai piedi delle grandi vette appartenenti alle Alpi Pennine, che segnano il confine italo-svizzero, separandolo da Zermatt, nella Mattertal (Canton Vallese). Tra le cime più importanti bisogna ricordare il Monte Rosa nella valle rappresentato dal Castore (4.226 m), il Polluce (4.091 m) e il Breithorn (4.165 m) e che danno origine, tra l'altro, al Grande Ghiacciaio di Verraz, principale bacino di alimentazione del torrente Evançon che percorre tutta la Val d'Ayas e sfocia nella Dora Baltea.
Altra importante vetta è lo Zerbion, montagna a forma piramidale alta 2.720 m che sovrasta l'abitato di Ayas e separa questo Comune da quello di Saint-Vincent.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[6]
Flora e fauna
Per quanto riguarda la flora, il paesaggio di Ayas è dominato dalle varie specie di flora alpina, come il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea), la genziana (Gentiana kochiana) e l'anemone (Anemone vernalis). Gli alberi che prevalgono nei boschi sono l'abete rosso (Picea excelsa), il pino cembro (Pinus cembra) e il larice (Larix decidua).
Le specie faunistiche che abitano il territorio di Ayas sono molto varie. Si possono trovare nelle zone lontane dai centri abitati le marmotte, nei boschi gli scoiattoli e le volpi e a volte nei cieli le aquile reali. Inoltre i fiumi e i laghi sono caratterizzati dalla presenza di pesci d'acqua dolce, come le trote marmorate.
Clima
Il clima è di tipo montano. Presenta inverni freddi ed estati fresche. Le precipitazioni sono più frequenti nelle stagioni intermedie. Durante la stagione estiva sono di tipo temporalesco, in quella invernale sono esclusivamente nevose. Essendo collocato in una valle con orientamento Nord-Sud, gode di buona insolazione durante tutto l'anno.
Origini del nome
Il toponimo latino, testimoniato a partire dal medioevo, è Agatius[7], che sembrerebbe essere il nome del primo colono romano. Tuttavia l'etimologia del termine è incerta, sono molte le opinioni. Per esempio, in omofonia con il toponimo del torrente Ayasse, nella valle di Champorcher, Ayas potrebbe derivare dall'aggettivo latino aquatica e indicare quindi un corso d'acqua. Secondo un'altra ipotesi, largamente meno accreditata in ragione della distanza linguistica, potrebbe derivare da giàs, in dialetto piemontese il recinto del gregge.[8]
Storia
Per quanto riguarda i primi insediamenti umani nella valle, si pensa che Ayas fosse popolata inizialmente dai Salassi. Questi si dedicarono all'agricoltura, all'allevamento, alla caccia e alla pesca fino alla conquista dei Romani (intorno al 25 a.C.). La Val d'Ayas divenne un'importante via di passaggio verso gli altri territori dell'Impero. In seguito questo suo ruolo si consolidò e i rapporti con il Vallese aumentarono. Da questo momento Ayas cominciò ad essere chiamato Krämertal, la valle dei mercanti. Verso il 515, all'epoca della dominazione delle Alpi occidentali da parte dei Burgundi, il territorio di Ayas divenne parte dei territori (secoli dopo istituiti in feudo) controllati dai monaci di San Maurizio, che risiedevano nell'abbazia di Saint-Maurice d'Agaune (in Vallese). In questo contesto si impose ai montanari della zona il cristianesimo, al quale erano stati fino ad allora estranei. È in questo periodo che furono costruite le prime chiese e le strade che collegavano i villaggi si intensificarono. A questa data risale la prima testimonianza certa di Ayas. In seguito il controllo della Chiesa su Ayas si rafforzò, fino a che il Papa con la bolla del 1176 non diede al Vescovo di Aosta Aimone di Quart tutto il controllo della vallata.
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da wikipedia
Champoluc è il centro più importante della Val d'Ayas ed è situato nella parte terminale della valle stessa ad un'altezza di 1568 m s.l.m. Dopo l'abitato di Champoluc si incontrano ancora i villaggi di Frachey e Saint-Jacques d'Ayas. Ad un'altezza di 1975 m s.l.m., sopra l'abitato di Champoluc, si trova l'ampio pianoro denominato Crest, che prende nome dal villaggio di Crest, uno dei punti più importanti dell'area sciistica (esso è velocemente raggiungibile tramite un'apposita telecabina, e da esso parte un'altra funivia che porta all'Alpe Ostafa). La zona è ammantata da lussureggianti foreste di pini e larici, attrezzate d'estate per effettuare passeggiate, mentre d'inverno fanno contorno alle piste da sci.
Clima
Dal punto di vista legislativo il comune di Ayas ricade nella Classificazione climatica F in quanto i Gradi giorno della città sono 4781: non esistono quindi limitazioni né di periodo né di orario per quanto riguarda l'accensione degli impianti di riscaldamento. Il clima, alpino, è assai rigido durante i mesi invernali, quando non sono rare temperature minime notturne di -15, specie durante le nottate serene. Le precipitazioni non sono copiose, ma nel periodo invernale cadono unicamente sotto forma di neve, ad eccezione dell'inverno 2015-2016 dove sono caduti circa 25 cm, con temperature, anche di notte, sopra lo zero di parecchi gradi (es.+6) All'inverno, segue una primavera breve, fredda e piuttosto piovosa, spesso nevosa nella prima parte fino alla metà di aprile (ma sporadiche nevicate si possono osservare fino a giugno).
Nella primavera inoltrata, le temperature salgono in maniera considerevole, fino a raggiungere, nelle giornate più calde, i 20/22° In estate, il clima è gradevole e ventilato, con frequenti temporali diurni e massime tiepide, ma le notti sono molto fresche o addirittura fredde (a volte, si verificano gelate anche a luglio e agosto), tranne il luglio 2015, dove tra il 3 e il 10 si sono sfiorati i 28-30 gradi. L'estate non dura molto, e a settembre comincia l'autunno, anche se all'inizio si presenta come una stagione generalmente secca e soleggiata, nella seconda parte le temperature si abbassano in maniera considerevole, con abbondanti nevicate.
Fauna
Stambecco maschio avvistato nella Val d'Ayas
A Champoluc e nel circondario si riscontra una fauna molto vasta. Molto comuni sono le volpi, gli stambecchi, i camosci, i caprioli e le marmotte. Meno comuni, ma comunque presenti, sono i cervi, le linci, lepri bianche, tassi e molte altre specie.
Il comune di Ayas occupa la parte alta della valle omonima ai piedi delle grandi vette appartenenti alle Alpi Pennine, che segnano il confine italo-svizzero, separandolo da Zermatt, nella Mattertal (Canton Vallese). Tra le cime più importanti bisogna ricordare il Monte Rosa nella valle rappresentato dal Castore (4.226 m), il Polluce (4.091 m) e il Breithorn (4.165 m) e che danno origine, tra l'altro, al Grande Ghiacciaio di Verraz, principale bacino di alimentazione del torrente Evançon che percorre tutta la Val d'Ayas e sfocia nella Dora Baltea.
Altra importante vetta è lo Zerbion, montagna a forma piramidale alta 2.720 m che sovrasta l'abitato di Ayas e separa questo Comune da quello di Saint-Vincent.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[6]
Flora e fauna
Per quanto riguarda la flora, il paesaggio di Ayas è dominato dalle varie specie di flora alpina, come il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea), la genziana (Gentiana kochiana) e l'anemone (Anemone vernalis). Gli alberi che prevalgono nei boschi sono l'abete rosso (Picea excelsa), il pino cembro (Pinus cembra) e il larice (Larix decidua).
Le specie faunistiche che abitano il territorio di Ayas sono molto varie. Si possono trovare nelle zone lontane dai centri abitati le marmotte, nei boschi gli scoiattoli e le volpi e a volte nei cieli le aquile reali. Inoltre i fiumi e i laghi sono caratterizzati dalla presenza di pesci d'acqua dolce, come le trote marmorate.
Clima
Il clima è di tipo montano. Presenta inverni freddi ed estati fresche. Le precipitazioni sono più frequenti nelle stagioni intermedie. Durante la stagione estiva sono di tipo temporalesco, in quella invernale sono esclusivamente nevose. Essendo collocato in una valle con orientamento Nord-Sud, gode di buona insolazione durante tutto l'anno.
Origini del nome
Il toponimo latino, testimoniato a partire dal medioevo, è Agatius[7], che sembrerebbe essere il nome del primo colono romano. Tuttavia l'etimologia del termine è incerta, sono molte le opinioni. Per esempio, in omofonia con il toponimo del torrente Ayasse, nella valle di Champorcher, Ayas potrebbe derivare dall'aggettivo latino aquatica e indicare quindi un corso d'acqua. Secondo un'altra ipotesi, largamente meno accreditata in ragione della distanza linguistica, potrebbe derivare da giàs, in dialetto piemontese il recinto del gregge.[8]
Storia
Per quanto riguarda i primi insediamenti umani nella valle, si pensa che Ayas fosse popolata inizialmente dai Salassi. Questi si dedicarono all'agricoltura, all'allevamento, alla caccia e alla pesca fino alla conquista dei Romani (intorno al 25 a.C.). La Val d'Ayas divenne un'importante via di passaggio verso gli altri territori dell'Impero. In seguito questo suo ruolo si consolidò e i rapporti con il Vallese aumentarono. Da questo momento Ayas cominciò ad essere chiamato Krämertal, la valle dei mercanti. Verso il 515, all'epoca della dominazione delle Alpi occidentali da parte dei Burgundi, il territorio di Ayas divenne parte dei territori (secoli dopo istituiti in feudo) controllati dai monaci di San Maurizio, che risiedevano nell'abbazia di Saint-Maurice d'Agaune (in Vallese). In questo contesto si impose ai montanari della zona il cristianesimo, al quale erano stati fino ad allora estranei. È in questo periodo che furono costruite le prime chiese e le strade che collegavano i villaggi si intensificarono. A questa data risale la prima testimonianza certa di Ayas. In seguito il controllo della Chiesa su Ayas si rafforzò, fino a che il Papa con la bolla del 1176 non diede al Vescovo di Aosta Aimone di Quart tutto il controllo della vallata.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Molto pittoresco il borghetto di Mascognaz
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Easy to follow
Scenery
Easy
Bello, bel percorso
Grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuto